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  • 6 settimane fa
Il silenzio quasi sacro di un campo da tennis durante un momento cruciale, il respiro sospeso del pubblico, la tensione palpabile. E poi, un suono del tutto fuori luogo: il pianto insistente di un bambino. Non siamo in un parco giochi, ma al Cincinnati Open, durante uno dei match più combattuti del torneo al femminile. Protagonista del siparietto è la tennista britannica Emma Raducanu che, nel momento di massima concentrazione contro la numero uno al mondo, Aryna Sabalenka, ha dato vita a un surreale dialogo con l'arbitro, trasformando un momento di sport in un piccolo caso mediatico.

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Tennis, Emma Raducanu protesta per il pianto di un bambino
Il momento "incriminato" arriva nel set decisivo, con Emma Raducanu al servizio in una fase delicatissima della partita, sul 4-3 per l'avversaria e 40 pari nel game. Distratta dalle grida provenienti dagli spalti, la tennista britannica interrompe il movimento e si rivolge al giudice di sedia con una frase carica di frustrazione: «Va avanti così da, tipo, 10 minuti». La risposta dell'arbitro ha spiazzato tutti: «È un bambino. Vuole che lo cacci fuori dallo stadio?».



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La reazione del pubblico
Di fronte alla domanda retorica, Emma Raducanu ha scrollato le spalle, visibilmente contrariata. Ma a rispondere per lei è stato il pubblico: dalle tribune si sono levate diverse voci che urlavano «sì!», spingendo la giocatrice a indicare i suoi sostenitori con un sorriso complice. L'arbitro ha poi chiuso la questione, spiegando di non poter intervenire nell'immediato: «Posso fare un avviso, ma per il momento dobbiamo continuare». Nonostante l'episodio, la Raducanu ha mostrato un'incredibile tenuta mentale, vincendo un game fiume durato ben 22 minuti.

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Emma Raducanu sconfitta a testa altissima
Alla fine, però, la cattiveria agonistica di Emma Raducanu non è bastata. Dopo oltre tre ore di battaglia, la tennista ha ceduto alla numero uno del mondo al tie-break decisivo. Ad attenderla, all'uscita dal campo, c'era però la standing ovation di un pubblico rapito dalla sua grinta e persino l'applauso della sua avversaria, Aryna Sabalenka. Un epilogo che, al di là del risultato, conferma come la campionessa dello US Open 2021 abbia ritrovato la stoffa per lottare alla pari con le più grandi, anche quando a deconcentrarla ci si mette il più tenero degli imprevisti.

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