- 7 settimane fa
MILANO (ITALPRESS) - Nella ventitreesima puntata di Pianeta Donna, format dell'Italpress che ha come protagoniste le donne, Carola Salvato dialoga con Luciana De Laurentis, Head of Corporate Culture & Inclusion di Fastweb e Simona Alberini, presidente di ABB Italia.
Tema della puntata: "Ogni voce conta". Le tre parole chiave sono leadership al femminile, visione condivisa e impatto sociale.
abr/gsl
Tema della puntata: "Ogni voce conta". Le tre parole chiave sono leadership al femminile, visione condivisa e impatto sociale.
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NovitàTrascrizione
00:00Benvenute e benvenuti a una nuova puntata di Pianeta Donna, sono sempre molto felice
00:15di ritrovarvi così come di accogliere le nostre ospiti di oggi, Luciana De Laurentiis
00:21e Simona Alberini, ve le presenterò fra pochissimo, nel mentre introduciamo il tema di oggi, ogni
00:28voce conta e a proposito di voci, di esperienze lancerai il servizio.
00:36Nel mondo del lavoro contemporaneo la leadership sta attraversando un'evoluzione profonda, da
00:42strutture gerarchiche e verticali si passa sempre più verso modelli fondati sull'ascolto, sulla
00:48fiducia e su una visione condivisa, al centro di questo cambiamento emergono figure femminili
00:54capaci di guidare con empatia, lucidità e capacità trasformativa. Valorizzare la diversità, promuovere
01:01l'inclusione e costruire contesti in cui ogni voce possa trovare spazio sono elementi chiave
01:08di questo nuovo approccio alla leadership. In questo scenario lo smart working non è solo
01:13una modalità organizzativa, ma un paradigma che richiede nuove competenze, apertura al
01:18cambiamento e una cultura del lavoro basata sulla responsabilizzazione e sulla collaborazione.
01:25Comunicare in modo efficace, costruire relazioni solide anche a distanza, motivare i team in
01:31contesti ibridi sono diventate abilità imprescindibili per chi guida progetti e persone. È in questo
01:38spazio che la leadership femminile si distingue, mettendo in campo sensibilità, visione strategica
01:44e una forte attenzione al benessere collettivo.
01:53Bentornati e bentornate in studio, finalmente incontriamo la nostra prima ospite, Luciana
01:58De Laurentiis. Benvenuta.
02:00Grazie Carola e grazie a te per l'invito.
02:03Leadership del femminile, visione condivisa e impatto sociale. Ti ritrovi?
02:08Mi ritrovo, certo. In epoche di così grande trasformazione come quelle attuali, queste
02:14sono tre parole chiave, ma sono anche tre aspetti chiave, perché quello di cui c'è bisogno
02:21oggi nel mondo è proprio creare senso per le persone in queste onde trasformative e il
02:28senso lo si crea proprio attraverso questi tre aspetti chiave.
02:32Le nostre ospiti di oggi hanno realizzato una bellissima carriera, ma come sapete il
02:37loro viaggio, la loro evoluzione, il loro spazio di crescita è servito innanzitutto
02:42ad accrescere loro stesse e a portare in contribuzione qualche messaggio che possa soprattutto incoraggiare
02:48ed ispirare giovani donne, giovani uomini, magari all'inizio di una carriera o in una fase
02:53un po' particolare. Luciana De Laurenti è a capo della parte corporate e di internal
03:00communication di Fasted Vodafone, sicuramente un ruolo importante all'interno di un contesto
03:05importante, però sei anche promotrice e co-fondatrice di un'altra associazione Equal.
03:11Ti chiederei proprio un commento, che cosa significa operare in un'azienda importante che sicuramente
03:16dà grande responsabilità e partecipare attivamente all'interno di un'associazione?
03:22Beh, significa innanzitutto connettere idee, progetti e persone. Io dico spesso che mi occupo
03:28di persone e di parole in tutti gli ambiti della mia vita, come hai detto bene tu, spesso
03:33noi siamo un condominio in cui abitano realtà diverse e di fatto io nella mia vita professionale
03:42sono passata dal mondo del turismo, che era quello per cui avevo studiato economia e gestione
03:48dei servizi turistici negli anni Ottanta e sulla riviera Adriatica, poi mi sono spostata
03:5330 anni fa in Lombardia e da 30 anni lavoro nel mondo delle telecomunicazioni, nei 30 anni
03:59in cui le telecomunicazioni hanno cambiato il modo di comunicare alle persone. E allora
04:05che cosa significa far parte di una realtà importante? Significa riuscire a capire qual è
04:11l'impatto che le nostre scelte e le scelte delle aziende che rappresentiamo hanno dentro
04:17e fuori il contesto semplicemente organizzativo. E l'impatto poi di un'associazione come quella
04:25di Equal, alla quale ho aderito dal momento fondativo, serve come spesso accade a portare
04:35fuori ciò che impari al lavoro e a portare dentro il lavoro ciò che impari fuori. Queste
04:40due cose arricchiscono noi come persone, oltre che noi come professioniste.
04:45Beh, sicuramente Luciano hai toccato dei punti fantastici e di una potenza incredibile perché
04:51quando noi integriamo diamo spazio, diamo voce. Il tema della puntata abbiamo detto è dare
04:58voce all'esperienza, alla nostra missione e a quello che siamo chiamati a fare sia durante
05:05le ore in cui svolgiamo il nostro lavoro, la nostra professione, ma sia nel trovare connubio
05:12tra ciò che è dentro e ciò che è fuori. So che tu hai anche scritto un libro, Smart Working
05:21la seconda stagione, dove hai cercato di interpretare la funzione dello Smart Working ma soprattutto delle
05:28abilità che oggi qualunque lavoratore deve in qualche modo allenare per essere pronto
05:35e desto nell'azione, in una fase di cambiamento che sembra davvero non solo accoglierci ma anche
05:44stimolarci e sfidarci. Sì, è il tempo di una trasformazione dei modelli di lavoro e anche quando ci sono venti
05:54contrari a certi tipi di innovazione esistono però delle istanze che le persone oggi portano
06:01nel mondo del lavoro e che prima invece rimanevano relegate forse altrove a una vita più professionale.
06:08Oggi la trasversalità a qualunque età e in qualunque momento della propria vita professionale di voler
06:13raggiungere un equilibrio il più possibile utile a sé e al sistema tra vita professionale e vita personale
06:21è ciò che guida queste forme ibride di lavoro. Quello che ho cercato di raccontare nel libro
06:28è che questo funziona, tanto più sono pronte le persone oltre a esserlo le aziende e le organizzazioni.
06:36Essere pronte come persone a sfruttare queste nuove forme di flessibilità del lavoro significa
06:43essere capaci di cambiare le proprie abitudini e non aspettarsi che siano le polisi, le leggi, le aziende
06:50o il governo a farlo per noi. Noi possiamo portare la nostra voce, possiamo sfruttare in modo consapevole
06:58nuovi vantaggi che la flessibilità e anche la tecnologia consentono, ma dobbiamo scegliere di farlo.
07:05Se semplicemente ci facciamo passare sopra la comodità di lavorare ogni tanto da casa,
07:12questo non è un vero modo intelligente di lavorare.
07:15Su questo aggiungerei che molto spesso più che smart è hard e più che piacevolezza organizzativa
07:22è un senso di oppressione, perché dobbiamo far stare dentro tutto, gli orari diventano infiniti
07:29ed è vero, c'è l'agilità, la libertà, la possibilità di scegliere, però il telefono
07:35non smette mai di spillare, le e-mail non smettono mai di arrivare.
07:38Quindi il tema dello smart working secondo me è un tema di etica, cioè riguarda l'etica
07:43del lavoro, il rispetto, la reciprocità, il fatto che aprire a uno spazio di libertà,
07:50di autonomia, soprattutto per quanto riguarda le donne che molto spesso sono veramente chiamate
07:55a uno spazio di fatica doppio debba essere perimetrato, perché altrimenti diventa fatigue.
08:04Perché altrimenti diventa fatigue e diventa anche un mito non utile alla narrazione.
08:10Che cosa voglio dire? Che proprio parlando di donne dovremmo smettere di pensare
08:15allo smart working come una cosa utile per esempio per le mamme con i figli piccoli,
08:21ma non c'è cosa meno vera di questo, nella mia esperienza e nell'organizzazione dove
08:26da molti anni è presente l'accesso allo smart working, sono molto di più i colleghi
08:31uomini magari che le colleghe donne perché nell'ambito in cui lavoro sono di più gli
08:36uomini a essere presenti che sfruttano con grande vantaggio queste forme di flessibilità
08:41lavorativa che come hai detto bene non sono il frutto di rigide regole, ma sono una nuova
08:47filosofia di lavoro basata sull'autonomia, la fiducia, il rispetto, la flessibilità.
08:52Però attenzione, se noi releghiamo queste forme di flessibilità a qualcosa di utile
08:57in particolare per le donne, rischiamo che le donne in qualche modo si rimettano all'interno
09:06delle loro case mentre qualcun altro prende in ufficio le decisioni più importanti.
09:10Invece questa è una delle cose che dobbiamo evitare.
09:14Ringraziamo Luciana perché effettivamente è un punto che va sempre sottolineato e questa
09:20è una domanda che ho piacere di farti, poi chiaramente non la voglio contestualizzare
09:24all'interno di Fast & Vodafone, la contestualizza all'interno del tuo percorso di lavoro è
09:30ma gli uomini ad esempio, anche quando devono rimanere più a casa, si vergognano a dirlo?
09:37Qual è la tua esperienza?
09:39Perché c'è questa convenzione che per le donne sia più facile, per gli uomini uscire
09:44dall'azienda sia più difficile.
09:46E' proprio questo il mito che voglio sfatare, non è una condizione di genere, è una condizione
09:51di consapevolezza e di nuovo di scelta.
09:53Quella flessibilità che citavi è una flessibilità anche della propria fase di vita personale
10:01e professionale, nel senso che possono esistere fasi della propria vita che indipendentemente
10:06dai figli, anche in un'età molto più avanzata, potrebbe avere bisogno di maggiore flessibilità
10:12per un altro tipo di caring, per esempio quello verso i genitori anziani che riguardano tutti,
10:17non solo chi ha figli o non li ha, ma in generale questa non è una condizione legata al genere,
10:24è una condizione legata al nuovo senso che diamo come esseri umani al lavoro in questo
10:32periodo e su questo le aziende possono fare la differenza quando riescono a far incrociare
10:39le esigenze e le possibilità, in una flessibilità che deve rimanere reciproca.
10:46La reciprocità sicuramente è un tema sentitissimo, così come una parola che a me piace, non la
10:55usano mai, equanimità, che non è esattamente sinonimo di equità, è qualcosa di ancora più
11:02profondo, perché abbiamo bisogno di rendere il nostro contesto un contesto paritario, ma
11:11non perché tutti debbano fare necessariamente tutto, perché una madre ha evidentemente una
11:16funzione diversa rispetto all'uomo all'interno di un contesto familiare, fosse altro perché
11:22ha generato una piccola creatura, però è evidente che tutto quello che avviene dopo, l'esperienza,
11:28la condivisione, lo spazio proprio anche di adesione all'esperienza genitoriale deve
11:34essere sempre più condivisa. Allora ti faccio una domanda, lo smart working è sempre stato
11:40un tema clou importantissimo per i giovani, nella mia precedente esperienza guidavo un'importante
11:47organizzazione e mi sono sempre resa conto che i giovani era la prima cosa che ti chiedevano,
11:52come sta andando da voi? Questa si conferma una richiesta, intendiamoci, in un contesto
11:59lavorativo come quello del Nord Italia in cui la scelta c'è, se un giovane può scegliere,
12:04sceglie un luogo dove questa flessibilità esista, poi è chiaro che dipende dal contesto economico,
12:10geografico e sociale. Tuttavia anche qui vorrei sfatare un mito, non è vero che i giovani vogliano
12:16solo lavorare da remoto, si rendono conto dell'importanza di forme ibride di lavoro perché
12:22per esempio la vicinanza anche fisica a colleghi più esperti permette di accelerare l'apprendimento,
12:28permette altre forme di connessione. Ricordo sempre che la parola collega arriva da legare
12:36con e quindi i giovani è vero, lo chiedono, ma oggi questa è una richiesta che si fa sempre
12:43più trasversale e a proposito di quello che dicevi prima, credo che il vero focus sia
12:50l'alleanza più che la parità. Noi non dobbiamo pensare a fornire l'uguaglianza totale a chiunque,
13:01perché questo non è di questo mondo e quindi nemmeno delle organizzazioni. Noi dobbiamo invece
13:06puntare sulle pari opportunità che sono una cosa un po' diversa rispetto alla pura uguaglianza,
13:12lo dicevi molto bene poco fa. Il tema vero dell'alleanza è che non bisogna allearsi
13:19per negare le differenze verso l'uguaglianza, ma bisogna allearsi per partire da quelle diversità
13:26e costruirci sopra dei ponti, attraversarli costruendo un ambiente che sia rispettoso di
13:32queste differenze e di queste unicità e fornisca effettive vere pari opportunità. Questo dentro e fuori
13:38le organizzazioni. Ti vorrei chiedere che cosa fa un communication manager all'interno
13:45di un'organizzazione? Intanto ha la responsabilità di far sì che la comunicazione interna e quella
13:50esterna siano assolutamente coerenti, allineate, credibili e altrimenti non funzionano né fuori
14:00dentro e fa in modo che le persone abbiano tutte le informazioni e tutti i livelli maturazionali
14:07che servono per vivere al meglio il loro ruolo all'interno dell'organizzazione e quindi per
14:12vivere anche meglio come persone, facendo in modo che si trovino all'interno di un ecosistema
14:20di cui siano consapevoli e che sia anche in allineamento con le loro realtà valoriali
14:27e le loro aspettative.
14:31Immagino che le parole siano importanti per te e presumo che tu le scelga con grande attenzione.
14:37Mi puoi dare una tua definizione? Che cosa significa comunicare?
14:43Significa partire da un verbo senza tempo che è ascoltare, perché quando parliamo di
14:50comunicazione tutti hanno in mente la trasmissione del messaggio, però c'è qualcosa che arriva
14:55prima e che ha a che fare col metterlo in comune quel messaggio. Per metterlo in comune
15:00la mia prima attenzione deve essere rivolta a chi c'è dall'altra parte e spesso si parte
15:05dall'ascoltarla quella persona lì, noi invece molto troppo spesso siamo concentrati
15:11a come rispondere alla persona e quindi a come trasmettere di nuovo il nostro punto
15:16di vista o il nostro messaggio, se voglio invece mettere in comune è bene che io dedichi
15:23tanta parte del mio lavoro e questo fa parte davvero del mio ruolo all'ascolto, perché il
15:29racconto permette alle persone di mettere ordine nei loro pensieri e quindi anche a chi
15:35li deve raccogliere di decidere che cosa fare di quel racconto.
15:40Tornando al tema parole, comunicazione e linguaggio, in che modo le parole che tu scegli possono incidere,
15:49cambiare il modo anche di percepire e percepirsi all'interno di un'organizzazione?
15:54In generale di nuovo il linguaggio consapevole è un linguaggio rispettoso, la scelta che dobbiamo
16:01fare è scegliere parole che siano rispettose sia nei confronti delle persone a cui le stiamo
16:11rivolgendo più o meno consapevolmente e sia dell'organizzazione che rappresentiamo in ogni caso
16:17qualunque cosa stiamo facendo o dicendo in qualità di persone riconoscibili come appartenenti
16:22a un'organizzazione fa di noi un media di quella organizzazione e io dico spesso che
16:27il media più credibile di un'azienda è la persona che ci lavora, però anche lì bisogna
16:33esserne consapevoli e la scelta di parole rispettose crea un ecosistema il più possibile rispettoso,
16:40accogliente, safe da un punto di vista psicologico, le parole sono ciò che ci rende esseri umani
16:47quindi sceglierle con cura significa avere rispetto per il nostro essere umano.
16:52In chiusura, guardando la telecamera, immaginando un pubblico misto, qual è il tuo messaggio?
17:02Che cosa hai imparato da questo tuo percorso?
17:05Ho imparato tantissime cose, però una in particolare la tengo a mente tutte le volte che magari ci
17:15sono delle frustrazioni, delle difficoltà da affrontare, delle incertezze che oggi fanno
17:20parte di un mondo in trasformazione e cioè che A bisogna sempre attingere alla nostra
17:27personale energia e quindi dobbiamo alimentarla perché altrimenti questa viene meno proprio
17:33quando ne abbiamo più bisogno. B noi non vediamo il mondo per come è, noi vediamo spesso il mondo
17:42per come siamo noi, per quello che ci è successo prima, per l'esperienza che ci portiamo dietro.
17:49Dobbiamo imparare ad allargare quella visione tenendo conto anche della visione degli altri
17:55perché potrebbe arricchire la nostra, non significa che dobbiamo modificarla, però ampliarla
18:00sì perché il rischio è che vediamo solo un pezzo di quello che invece accade veramente.
18:05Noi vogliamo vedere l'insieme e quindi ti chiediamo e quindi cosa possiamo fare?
18:12Beh quello che dicevo prima dell'ascolto degli altri vero, genuino, curioso non significa piegarsi
18:20a un punto di vista che non è il nostro, significa averne rispetto, andare a curiosare perché
18:27magari tra la sua visione e la nostra è spunta una in comune più ampia e più valida per tutti e due.
18:38Ringrazio nuovamente Luciana per essere stata qui con noi e sono pronta a introdurvi la seconda ospite
18:45Simona Alberini che so essere già collegata. Benvenuta Simona.
18:50Eccomi qui, buongiorno Carola, grazie dell'invito, buongiorno a tutti.
18:54Siamo davvero felici di averti soprattutto perché tu sei una donna capace di ispirare nuove riflessioni.
19:02Capiremo a breve perché. Guidi con grande successo un'azienda importante, sei presidente di ABB Italia.
19:09Vuoi raccontarci qualcosa di più?
19:11Certo, volentieri Carola. Grazie davvero per l'invito.
19:15Si, ricopre il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione di ABB SPA,
19:20una società italiana facente parte di un gruppo multinazionale che opera in quattro settori principali,
19:26elettrificazione, motori, motion, process automation e robotica.
19:32ABB ha circa 5.000 dipendenti in Italia e io accanto al ruolo di presidente del consiglio di amministrazione
19:39sono il responsabile di tutte le funzioni di holding e di country e quindi mi interfaccio con tantissime persone nella mia azienda.
19:48Quello che cerco di fare tutti i giorni, Carola, nel mio lavoro è banalmente, e voglio dare questo messaggio semplice ma ricco di contenuti,
19:57che è fare bene quello che faccio. Noi donne poi principalmente ci teniamo tantissimo, abbiamo questo commitment secondo me nel DNA di tentare di fare bene tutto quello che facciamo e ci impegniamo tantissimo nel fare questo.
20:10Non solo, visto che ho la fortuna e il privilegio di ricoprire un ruolo di vertice, ovviamente non lo faccio solo per me, non desidero che solo io possa fare bene il lavoro,
20:21ma cerco di costruire un ambiente nel quale tutte le donne e tutti i dipendenti di ABB possano lavorare e sentirsi bene dove sono e in quello che fanno.
20:31Investo tantissimo, personalmente e insieme ad ABB e insieme ai gruppi di lavoro di ABB, tutta l'attività che noi qualifichiamo come diversity, equity e inclusion,
20:42per fare in modo di diversità, equità e inclusione, per operare termini italiani, per fare in modo che tutte le persone, specialmente le donne perché parliamo ovviamente di certificazione di genere,
20:56di gender diversity, ma tutte comunque le persone vengano a lavorare in azienda e possano trovare il loro commitment, stare bene dove stanno, fare le cose fatte bene.
21:06Questo ovviamente è il risultato di un lavoro di anni, di un impegno di ABB che ci crede e che cerca quindi di costruire un ambiente in cui tutti si possano sentire bene.
21:17Grazie, grazie tante. Simona, io sono partita da questa domanda perché volevo mettere in luce che oggi ricoprire incarichi così importanti all'interno di organizzazioni così prestigiose è possibile,
21:30soprattutto per le donne e anche guidare realtà che sono centrate nel mondo dell'innovazione.
21:36Vorrei farti una domanda perché credo possa essere utile, come osservi il cambiamento in atto soprattutto in un mondo sempre più ibrido e digitalizzato in cui l'innovazione chiama anche a nuove modalità di interazione con i propri collaboratori dipendenti?
21:58Certo, allora come hai detto tu innovazione è proprio la parola d'ordine oggi e insieme all'innovazione tanta velocità Carola.
22:07Oggi il mondo del lavoro è sempre più veloce e soprattutto gli ambienti multinazionali sono sempre un pochino più avanti e quindi anche il cambiamento lo manifestano in maniera molto più veloce.
22:18A noi, a me come donna principalmente, resta il fatto di essere molto adattiva, cioè di avere un modello che si adatti al cambiamento continuo che noi viviamo nell'ambiente lavorativo.
22:31Ci sono vari modi sia di avere la leadership, di esercitare la leadership e di cambiare, ma sicuramente, se posso dare un consiglio, è quello che io faccio,
22:40è lasciarci proprio aperti al cambiamento, lasciarci aperti a inventare anche nuovi modi di lavorare.
22:47Spesso noi lavoriamo, come dire, con dei buyers, ragioniamo in determinate maniere, mentre il mondo del lavoro è anche molto creativo.
22:56Si possono trovare delle soluzioni di leadership, delle soluzioni di lavoro.
23:00Pensiamo banalmente allo smart working. Prima del covid, lo smart working in Italia non sapevamo nemmeno bene che cosa fosse.
23:07Oggi un'azienda addirittura ce lo mette nel pacchetto. Chiunque viene a fare un colloquio e dice, ma quantomeno ho lo smart working assicurato.
23:16Quindi io direi, mi darei un suggerimento e mi permetterei di dare un suggerimento a tutti, è quello di essere creativi, sentire, essere creativi, essere aperti, essere aperti al cambiamento,
23:27adattarci, perché continuativamente ci verrà chiesto di farlo. A volte dobbiamo essere veloci nel cambiamento, veloci nell'adattarci.
23:33Spesso noi siamo resistenti in qualche maniera, resilienti ma resistenti. Invece qualche volta dobbiamo, come dire, lasciarci andare, farci portare anche dalle wave
23:43che ci sono nelle multinazionali, nella società, nel mondo che viviamo, nella vita. Questo proprio mi sento di dirti.
23:50Grazie Simona. Per noi rappresenti comunque un grande auspicio, perché di fatto per tutte le giovani donne e giovani uomini che ci stanno seguendo,
24:01la carriera è fatta soprattutto di piccoli passi che creano valore e poi germogliano e poi si rivelano nella loro possibilità.
24:12Siamo in chiusura. Prima di salutarci vorrei un tuo messaggio ai 30 secondi, non di più. Guarda la telecamera che cosa vorresti dire ai giovani che ci stanno seguendo.
24:21Beh, allora sicuramente di avere tanta fiducia, di avere tanta positività. Come dicevi tu, ogni giorno mettiamo dei semini, ogni giorno seminiamo
24:30e a tutta l'età continuiamo a seminare, carola, e per chiunque ci stia ascoltando. Quindi dobbiamo insistere in quello che crediamo, fare quello che crediamo
24:39e continuare a mettere dei piccoli semini che poi raccoglieremo più avanti. Qualche volta ci possono essere delle fasi di negatività, di frustrazione,
24:47perché la vita e il lavoro non è sempre una crescita, ci sono gli up and down, però non perdere mai la fiducia, essere sempre positivi
24:55e come dicevo prima, creare, aprire sempre il cervello, le idee a creare cose nuove che nel lavoro oggi si possono veramente fare
25:03a differenza magari di qualche anno fa in cui le cose erano un pochino più conservative.
25:07E con questo ringrazio sentitamente le nostre ospiti, Luciana De Laurentiis e Simona Alberini per essere state qui con noi.
25:17È stata una bellissima puntata, ringrazio Ida Alpress per accoglierci, Global Women in PR per sostenere questo format
25:23voi tutti e tutte per seguirci, continuate da farlo e se non potete guardare il video potete sempre ascoltarci.
25:30Grazie, alla prossima!
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