Non servirà una coppa per segnare il vero trionfo di Amanda Anisimova a Wimbledon 2025. La 23enne americana ha ritrovato sé stessa prima ancora che la vittoria: semifinale sull’erba londinese, ingresso imminente nella Top 10 del ranking WTA e, soprattutto, una rinascita personale che rende la sua parabola sportiva un caso emblematico. Dopo il buio della depressione e un ritiro temporaneo, Amanda è tornata più consapevole, più forte, più felice. Una storia che parla di talento, ma soprattutto di vulnerabilità e determinazione.
[idgallery id="2598093" title="Da Morgan Riddle a Trinity Rodman, le fidanzate dei tennisti dettano stile al Grande Slam"] Amanda Anisimova, da prodigio del tennis alla grande crisi Il tennis di Amanda Anisimova è esploso quando lei era ancora un’adolescente. A 17 anni, nel giugno 2019, ha raggiunto la semifinale al Roland Garros, lasciando il segno con colpi fluidi e precisi che sembravano appartenere a una veterana. Ma sotto la superficie dorata, si nascondeva una pressione crescente. Poche settimane dopo, nell'agosto 2019, la giovane tennista ha affrontato uno dei dolori più devastanti della sua vita: la morte improvvisa del padre Konstantin, che era anche il suo allenatore. Il lutto ha lasciato ferite profonde, mai del tutto sanate, e ha rappresentato una frattura emotiva cruciale.
[idarticle id="2596607,2560724" title="Grande Slam di stile. Da Lily Collins a Monica Barbaro, i look delle star a Wimbledon 2025,Non solo Sabalenka. Da Coco Gauff a Naomi Osaka, le tenniste dall'animo fashion"] Quando la testa non regge il peso del talento Nel 2022, dopo essere arrivata ai quarti di finale a Wimbledon, in molti la paragonavano a Coco Gauff, considerandola «la prossima grande speranza del tennis americano». Invece di diventare un trampolino, quel risultato ha segnato l’inizio di un crollo. Nei dieci tornei successivi, Amanda ha vinto solo quattro partite. I ritmi incessanti del circuito hanno logorato la sua salute mentale portandola alla depressione e a una decisione drastica: nel maggio 2023, si è fermata del tutto. «Spingevo sempre, senza mai prendermi una pausa. Sembrava ingiusto continuare come se non fossi un essere umano», ha raccontato a The Guardian durante il Madrid Open del 2024.
[idgallery id="2207374" title="Stress e salute mentale: come conquistare benessere sul lavoro"] Una pausa dal tennis per riscoprire sé stessa Amanda ha scelto il silenzio e la distanza come via di guarigione. Ha viaggiato, ha vissuto momenti che per anni le erano stati negati, ha frequentato l’università in presenza a Nova Southeastern in Florida, dove studiava business e psicologia. Si è dedicata alla pittura, trasformando le sue opere in donazioni a favore di enti che si occupano di salute mentale, povertà e infanzia. «So di essere stata fortunata a potermi permettere una pausa. Non tutti possono farlo, ma per me continuare non era più un’opzione», ha dichiarato.
[idarticle id="2594090,2584905,2269260" title="Tutti gli uomini di Wimbledon. L'eleganza all'inglese di Lorenzo Musetti e David Beckham,Tathiana Garbin: «La squadra delle tenniste è il mio orgoglio»,Lavoro e burnout, c'è una cultura aziendale tossica? Ecco chi soffre di più e perché"] Il rientro in punta di piedi nel mondo del tennis Il ritorno è avvenuto senza clamore, ma con costanza. All’Australian Open 2024, partita dal numero 442 del ranking, ha raggiunto gli ottavi. Una sconfitta contro Aryna Sabalenka non le ha tolto l’entusiasmo: era la prima volta, dal 2022, che vinceva tre partite di fila in uno Slam. Poi, a inizio 2025, è arrivato il successo a Doha, il suo primo titolo WTA 1000, e la risalita lenta ma sicura fino alla Top 20. «Penso che la mia professionalità e il mio impegno abbiano fatto un giro completo. Ora tutto è incentrato su come posso prepararmi al meglio», ha spiegato.
[idgallery id="2345596" title="Grande slam di stile. Gli outfit più chic per assistere ad una partita di tennis"] Amanda Anisimova a Wimbledon 2025: l’erba che sa di rinascita A Wimbledon, Amanda Anisimova è tornata da testa di serie numero 13. Il tabellone l’ha vista affrontare un match teso e intenso contro Linda Noskova, vinto 6-2 5-7 6-4, agli ottavi di finale e un più perentorio 6-1 7-6 con Anastasia Pavlyuchenkova nei quarti. Ora, in semifinale, troverà la numero uno al mondo, Aryna Sabalenka. Ma, al di là del risultato, è il percorso ad averla cambiata: «Sapevo che ogni match sarebbe stato una battaglia. Sto davvero apprezzando il viaggio». Le sue parole, dopo aver travolto Putintseva 6-0 6-0 al primo turno, sono il manifesto di un nuovo equilibrio: «Essere testa di serie era già qualcosa di speciale. Mi ha ricordato tutto il lavoro fatto quest’anno».
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