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  • 19/06/2025
L'Italia non è un Paese per padri che vogliano prendersi cura dei figli fin da piccoli. A sostenerlo è il Rapporto Sosef (State of Southern European Fathers, Padri dei Paesi dell'Europa meridionale: Spagna, Portogallo e Italia), diffuso oggi, secondo il quale l'Italia non solo ha il tasso di occupazione femminile più basso (53% nel 2024) ma registra il più alto divario tra congedo di maternità (21 settimane) e congedi di paternità (10 giorni lavorativi cioè due settimane); questi ultimi sono i più brevi d'Europa, la Spagna prevede 16 settimane.

[idarticle id="2572468" title="Tre mesi all'80 per cento per entrambi i genitori, riscritte le regole del congedo parentale"]

Illustrato oggi dalla sociologa Annina Lubbock e dalla antropologa Barbara Vatta (entrambe della onlus Centro per la salute di bambine e bambini, Csb), in conferenza stampa all'Ordine dei Giornalisti, il Rapporto mostra una Italia "ferma bloccata da barriere sociali, strutturali e normative che frenano la piena partecipazione dei padri alla cura e una sua piu' equa condivisione, molto piu' di quello che avviene in Spagna e Portogallo".

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00:00L'Italia non è un paese per padri che vogliano prendersi cura dei figli fin da piccoli.
00:04A sostenerlo è il rapporto Sosef, diffuso oggi, secondo il quale l'Italia non solo ha il tasso di occupazione femminile più basso, 53% nel 2024,
00:15ma regista il più alto divario tra congedo di maternità, 21 settimane, e congedi di paternità, 10 giorni lavorativi, cioè due settimane.
00:24Questi ultimi sono i più brevi d'Europa. La Spagna prevede 16 settimane.
00:30Dal survey State of Southern European Fathers, che è stato realizzato in Italia, Spagna e Portogallo, sulla cura e la paternità,
00:40emerge che in tutti e tre i paesi, Italia compresa, i padri stanno facendo molto di più, sono più impegnati nella cura,
00:49però quello che emerge è che in tutti gli ambiti che riguardano la cura, gli ostacoli alla cura, l'Italia è più indietro.
00:56L'Italia, si sapeva, è più indietro rispetto ai paesi nordici, e questo lo sapevamo, ma è più indietro anche rispetto ai suoi cugini,
01:05Spagna e Portogallo.
01:08Ci sono tre grandi questioni strutturali che sono di impedimento al maggiore coinvolgimento dei padri nella cura in Italia.
01:16Uno è il bassissimo livello di occupazione femminile, noi abbiamo il livello più basso di Europa,
01:24è una percentuale molto elevata di donne, soprattutto al sud, che sono solo casalinghe.
01:29La seconda grande questione è la bassa offerta di congedi di paternità ben retribuiti.
01:38L'Italia è ferma dieci giorni, ricordiamo che la Spagna ha 16 settimane che il governo adesso porterà a 20.
01:47Abbiamo anche un problema di carattere culturale in Italia.
01:51Quello che emerge dall'indagine è che un buon 20% dei padri italiani ha una visione molto tradizionale dei ruoli di genere nella cura,
02:04cioè di chi tra uomo e donna deve fare cosa.
02:10D'altra parte abbiamo una fortissima domanda da parte dei genitori, sia padri che madri,
02:16di avere maggiore facilità a conciliare la famiglia e il lavoro, che è il grande ostacolo.
02:23E abbiamo una forte domanda di migliorare l'offerta dei congedi, soprattutto i congedi per i padri.
02:31I due terzi chiedono anche, sono favorevoli al congedo paritetico, per esempio.
02:37Quindi per modificare questa situazione bisogna agire sulle questioni strutturali che abbiamo detto,
02:44l'occupazione, i congedi e la grande questione culturale degli stereotipi.

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