Ospite della Milano Football Week, Walter Zenga ha parlato di Inter: dalla scelta di Chivu come nuovo allenatore al Mondiale per Club. L'ex portiere ha commentato anche il momento della Nazionale
00:00Con Walter Zenga, la Milano Football Week della Gazzetta dello Sport, abbiamo parlato della tua carriera, dell'Inter, della Nazionale e del Siracusa.
00:11Ripartiamo dalla Nazionale con le sonore di Spalletti, la scelta di Gattuso, cosa ne pensi?
00:15Come ho detto prima, Reino ha un curriculum importante perché magari non ce lo ricordiamo ma ha allenato squadre di un certo livello come Milan, Napoli, Marsiglia, Valencia.
00:28È passato attraverso situazioni delicate che l'hanno fatto crescere, anche se l'ultimo campionato non l'ha vinto, ma comunque ha portato a termine un campionato non facile in Croazia.
00:39Se sarà lui ritengo che sia la scelta, non dico giusta, ma la scelta più logica.
00:44Hai parlato anche della scelta dell'Inter invece di puntare su Kivu, un allenatore sì, senza troppa esperienza tra i professionisti, ma che proprio per questo può far bene,
00:53e soprattutto se viene supportato da una società che gli sta alle spalle ai fattori sempre di Fabregas e del Como.
00:58È quella la strada che deve provare a seguire l'Inter?
01:02Cristian è un gran bravo ragazzo, una persona che conosco molto bene, un amico e quindi non posso che augurargli il meglio.
01:08Certo ha davanti un percorso non semplice perché all'Inter devi vincere e gli ultimi quattro anni con Simone l'Inter è arrivato due volte in finale di Champions, ha vinto un campionato, ne ha sfiorati altri due.
01:23Quindi questo è il macigno più pesante che deve portare avanti.
01:27La società deve aiutarlo in tutti i modi, possibili e immaginabili, e deve anche aiutarlo con una campagna acquisti di livello.
01:37Walter tu lo sai bene, tra perdere una finale e per perdere una finale 5-0 c'è differenza.
01:41Questo non ha funzionato secondo te e quanto è impiuto sulle zone realizzate?
01:45No, perdere una finale la perdi comunque.
01:48Non è che se la perdi 2-1 o la perdi 5-0 non l'hai persa.
01:52E sì, è stato difficile ed è difficile commentare una prestazione del genere.
01:57Infatti è come se non l'avessimo mai giocata, è come se non ci fosse mai stata.
02:02E quindi quando non hai una spiegazione logica diventa complicato trovare qualcosa.
02:10Bisogna ripartire, bisogna ripartire sempre e bisogna anche pensare che questo resterà per sempre come una cosa negativa.
02:20Anche se la rimuovi, però ci sarà sempre questa macchina.
02:24Walter l'Inter riparte con il Mondiale per Club, con Kivu, allenatore giovanissimo, e dopo il 5-0 della finale di Champions.
02:31Come si affronta una competizione così importante con questi cambiamenti, con quello che è successo il 31 di maggio a Monaco?
02:38E fin dove può arrivare? Perché comunque l'Inter rimane una delle squadre più forti di tutta Europa.
02:41Si affronta con la consapevolezza che Inter, Juve, Paris Saint-Germain, le grandi squadre, Barcellona, Compagnia Bella, Manchester City, sono sempre le favorite a prescindere.
02:53E quindi favorite a prescindere vuol dire che devi vincere.
02:56Non è importante se è il torneo di fine agosto o se è il campionato.
03:01Questo può essere un problema, quello che dicevo prima, ma la sensazione più importante è sempre quella di non partecipare tanto per, ma di farlo con cognizione di causa.
03:13Cioè lo faccio perché sono lì, non è che vado lì a farmi 15 giorni e poi me ne torno indietro.
03:20Voglio partecipare.
03:21Come ho detto prima lei, non si cancellano le cose, non si possono cancellare, ma si può ripartire e si può valutare il perché sono successe determinate cose.
03:31E secondo Zenga è più una sfida difficile lavorare per far ripartire l'Inter o la nazionale italiana?
03:37No, è sempre difficile.
03:39Allora, non c'è una cosa semplice perché quando hai vinto poi ti devi confermare, quando non hai vinto devi ripartire.
03:46Il problema fondamentale non è se una situazione è più difficile o una è più facile.
03:52Il problema fondamentale è sempre lo stesso.
03:54È una programmazione, non farsi trovare spiazzati.
03:58Cioè nel mondo del calcio, adesso faccio il dirigente, il trovarsi spiazzato di fronte ad alcune cose vuol dire non averle valutate.
04:06E se non le valuti e tu che sei dentro diventa complicato.
04:10Devi essere sempre pronto, devi sempre avere un piano A, un piano B.
04:14E devi sempre essere pronto a intervenire anche nel momento dell'emergenza.
04:19Questo può valere sia nel caso dell'Inter che nel Calcio.
04:21Ma vale per tutti, vale per il Siracusa come vale per mio figlio che gioca a Casale
04:25o per altre persone che hanno molto più esperienza di me o hanno molta responsabilità più di me.
04:32Sarebbe piaciuto a Zenga giocare questo mondiale per club?
04:35No.
04:37Perché?
04:38Perché non è una cosa che mi entusiasma.
04:41Come ti ho detto prima, ho giocato il mondialito nell'83.
04:46Eravamo cinque squadre ed era carino.
04:49Questo è un mondiale che, sì, probabilmente guarderò qualche partita, ci mancherebbe.
04:53Ma non è che ci divento matto a guardare il programma e a dire
04:56Ah, stanotte alle 3 metto la sveglia perché mi guardo e monterei, che ne so, io contro un'altra squadra.
05:01Sì, me la guardo.
05:03Me la guardo, però non con quell'entusiasmo pauroso.
05:06Sai, è come quando tu finisci una cosa e ci hai messo tanto,
05:12arrivi che hai bisogno di tirare un po' un respiro, no?
05:17E poi ti mancano le partite, è un po' un cane che si morde la coda, no?
05:21Ci mancano le partite, però dopo sono troppe.
05:23Però che si sveglia?
05:23Voglio vedere in quanto si svegliano alle 3 del mattino per vedere le partite.
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