Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 6 mesi fa
Presidio di protesta sotto la sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna, dei comitati che si battono sul quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese. «L'opera va fatta, ma non in quel modo», è il succo della loro protesta, che prosegue da mesi, in attesa che Rfi presenti la relazione finale dopo il dibattito pubblico che si è chiuso a fine gennaio. Presente anche Marco Casali, vicedirettore di Confagricoltura Bologna, che manifesta la solidarietà dell'associazione di categoria. «L'infrastruttura è necessaria- condivide- ma si riverbera in maniera negativa sulle aziende agricole. Distrugge la regimentazione delle acque e riduce la fruibilità dei terreni. Nell'impatto di quest'opera va tenuto conto anche il comparto agricolo». Armando Martignani, portavoce del coordinamento dei comitati della zona, attacca: «Dall'assessora Priolo finora abbiamo sentito tante belle parole, ma inconcludenti. La Regione non si assume la responsabilità di aver dato il via al progetto. Scaricherà tutte le colpe su Rfi, come al solito, ma è la Regione il deus ex machina di questa operazione». Anche i sindaci, contesta il comitato, «finora non hanno fatto nulla, come se avessero avuto l'ordine del silenzio. E' scandaloso che non abbiano neanche fatto informazione». Questo pomeriggio, in Assemblea legislativa, è attesa la risposta della Giunta regionale all'interpellanza del consigliere di Rete Civica, Marco Mastacchi. «L'investimento deve essere fatto- ribadisce Mastacchi, incontrando questa mattina il comitato davanti alla Regione- ma deve essere concorrente dal punto di vista progettuale e col minore impatto possibile sul territorio. Inoltre devono essere coinvolti i cittadini e devono essere informati di quello che sta succedendo. La gente non può scoprirlo da un tecnico che va a fare rilievi dicendo che nel cortile di una famiglia ci sarà un pilone ferroviario». 

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Siamo oppositori perché tutte le volte che abbiamo detto un no, ho accennato un no, abbiamo
00:05sempre fatto una controproposta chiara e molto precisa. Questo è il primo punto che mi piace
00:12che lei abbia sottolineato e che mi piace che sia sottolineato. Perché non lo vogliamo?
00:17Non vogliamo perché così com'è stata strutturata, com'è strutturato questo progetto, è una
00:22cattedrale nel deserto, una cerniera che da Bologna arriva fino a Castel Bolognese, alta
00:2818 metri che non dà nessun beneficio ma porta solamente danni all'economia, al territorio,
00:34alle città, a chiunque va a toccare. Il vostro progetto che cosa prevede? Il nostro
00:40progetto prevede di spendere meglio i 3 miliardi e 600 milioni che sono disponibili. In che
00:47modo? Si tratta di rifare un progetto come va fatto. Il problema centrale è che vogliono
00:54risolvere con questo problema la centralità del porto di Ravenna. Benissimo, ma non a tutti
00:59i costi. Il porto di Ravenna è giusto che venga interconnesso sulla rete ferroviaria,
01:07ma che senso ha passare da Solarolo, Imola, Bologna per poi andare di nuovo a Nord Italia?
01:14Quando nella tratta Rimini, Ravenna, Ferrara, Poggio Russo ci sono già gli svincoli per accedere
01:23al Nord e al Nord Est. Il presidio oggi è per dire che l'agricoltura sta subendo in modo
01:29ormai continuo e ripetuto la politica delle infrastrutture. Non la contrastiamo, però purtroppo
01:36lo sappiamo costantemente nelle nostre realtà aziendali, nelle nostre strutture fondiarie che sono
01:42chiaramente gravemente minate da queste opere. Non c'è solo il quadruplicamento di opere
01:48infrastrutturali importanti, c'è anche il raddoppiamento dell'autostrada, c'è il metanodotto
01:53Sestino-Binergio, cioè tutta una serie di opere invasive che devono tenere in considerazione
01:59l'agricoltura, gli agricoltori e le loro attività che sono di danni e che devono continuare a permanersi.
02:05Rendiamo conto che siamo uno dei territori più urbanizzati, felicemente sviluppati da un punto
02:11di vista economico, però questo non deve abbassare la soglia di attenzione rispetto
02:16alle realtà agricole. Quindi con l'agricoltura oggi è parte di questo sistema.
02:21Intanto nella mia interpellanza ho espresso qualche dubbio sulla comunicazione verso il territorio
02:27e verso i cittadini. Ho sollevato questo problema chiedendo che ci sia maggiore partecipazione
02:33da parte delle costituzioni, nei confronti della gente, anche aziende, eccetera. Poi
02:38durante le assemblee che si sono tenute nei mesi scorsi sono emerse le problematiche ma
02:46anche delle proposte alternative che risolverebbero i problemi. Quindi nella mia interpellanza chiedo
02:51appunto che vengano tenute in considerazione anche perché sono proposte che sono state fatte
02:56da progettisti importanti, quindi non dai semplici cittadini che potrebbero dire cose incoerenti
03:03con la realtà, ma sono proposte fatte da tecnici importanti.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato