ROMA (ITALPRESS) - Più controlli sugli investimenti esteri nell’Unione Europea. La Commissione per il Commercio Internazionale del Parlamento Ue ha infatti approvato con 31 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astensioni le nuove norme. Un maggior numero di settori, come i servizi mediatici, le materie prime critiche e le infrastrutture di trasporto, sarà soggetto a screening obbligatorio da parte degli Stati membri. L’obiettivo è individuare e affrontare i rischi per la sicurezza o l'ordine pubblico legati agli investimenti esteri. Anche le procedure che si possono applicare ai meccanismi nazionali di screening saranno armonizzate e la Commissione avrà il potere di intervenire di propria iniziativa o in caso di disaccordo tra i Paesi. Se l'autorità di screening ritiene che il progetto di investimento estero pianificato possa avere un effetto negativo sulla sicurezza o sull'ordine pubblico, dovrà autorizzarlo ma prevedendo misure di mitigazione oppure vietarlo. L'attuale quadro di regole per il controllo degli investimenti esteri diretti era entrato in vigore nell’ottobre del 2020.
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