Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • 6 mesi fa
Milano, 28 mar. (askanews) - I prodotti enogastronomici della Parma Food Valley come eccellenza del Paese e simbolo dell'italianità nel mondo. È quanto emerge anche da un'indagine Ipsos che rileva che, tra i cinque nostri migliori prodotti agroalimentari, il 27% degli intervistati ne cita almeno uno che proviene dalla zona di Parma, che ha anche ricevuto il titolo di Creative City of Gastronomy dell'Unesco. "Le sei filiere che compongono la Parma Food Valley - ha spiegato ad askanews Alessandra Foppiano, direttore esecutivo di Parma Alimentare e portavoce di Fondazione Parma Creative City of Gastronomy Unesco - sono il parmigiano reggiano, il prosciutto di Parma, la pasta, il pomodoro, le conserve ittiche, la trasformazione del latte, costituiscono nel 2023 un fatturato al consumo di 11,3 miliardi di euro, di cui 5 miliardi la quota export. I valori fondamentali della Fondazione sono la volontà di portare il brand Parma Food Valley nel mondo, unendo la forza istituzionale alla forza dei privati".Le aziende che fanno parte della Valley hanno nomi importanti: da Barilla a Mutti, da Parmalat a Delicius e, secondo i dati Istat sulla produzione, quello di Parma rappresenta il 5% dell'intero export alimentare italiano, cifra che sale al 32% se consideriamo la sola regione Emilia-Romagna. "È un'esperienza di territorio - ha aggiunto Andrea Belli, referente filiere produttive della Parma Food Valley - che sa valorizzare il sistema delle filiere produttive a tutto tondo. È una logica glocal, perché certamente è una logica di territorio, ma grazie al riconoscimento Unesco ha anche una prospettiva internazionale. Le filiere produttive e i consorzi fanno sistema e a volte, anche pur essendo competitor a scaffale, per la promozione e la valorizzazione del territorio si lavora tutti insieme". Con un preciso obiettivo: "Portare come ambasciatori nel mondo i nostri prodotti".E, tra i Paesi verso i quali Parma Food Valley esporta, Francia e Germania sono stabilmente ai primi due posti, ma la crescita maggiore nell'ultimo anno è stata fatta registrare dagli Stati Uniti d'America. Dato ancora più significativo alla luce di una situazione geopolitica complessa e minacciata anche dal ritorno dei dazi.

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00I prodotti non gastronomici della Parma Food Valley come eccellenza del paese e simbolo
00:05dell'italianità nel mondo, è quanto emerge da un'indagine Ipsos che rileva che tra i
00:10cinque nostri migliori prodotti agroalimentari, il 27% degli intervistati ne cita almeno uno
00:15che proviene dalla zona di Parma, che ha anche ricevuto il titolo di Creative City of Gastronomy
00:20dell'UNESCO.
00:21Le sei filiere che compongono la Parma Food Valley che sono il parmigiano reggiano, il
00:26prosciutto di Parma, la pasta, il pomodoro, le conserve ittiche, la trasformazione del
00:31latte, costituiscono nel 2023 un fatturato al consumo di 11,3 miliardi di euro, di cui
00:405 miliardi la quota export.
00:43I valori fondamentali sono la volontà di portare il brand Parma Food Valley nel mondo,
00:49unendo la forza istituzionale alla forza dei privati.
00:53Le aziende che fanno parte della Valley hanno nomi importanti da Barillamutti, da Parma
00:58Lattadelicious e, secondo l'artista sulla produzione, quello di Parma rappresenta il
01:035% dell'intero export alimentare italiano, cifra che sale al 32% se consideriamo la sola
01:09regione Emilia-Romagna.
01:10È un'esperienza di territorio che sa valorizzare il sistema delle filiere produttive a tutto
01:17tondo.
01:18È una logica global, perché certamente è una logica di territorio, ma grazie al riconoscimento
01:24Unesco ha anche una prospettiva internazionale.
01:26Le filiere produttive e i consorsi fanno sistema e, a volte, anche pur essendo competitor a
01:32scaffale, ma per la promozione e la valorizzazione del territorio, si lavora tutti insieme con
01:36un preciso obiettivo, portare come ambasciatori nel mondo i nostri prodotti.
01:42E tra i paesi verso i quali Parma Food Valley esporta, Francia e Germania sono stabilmente
01:46i primi due posti, ma la crescita maggiore nell'ultimo anno è stata fatta registrare
01:50dagli Stati Uniti d'America, dato ancora più significativo alla luce della situazione
01:54geopolitica complessa e minacciata anche dal ritorno dei Dazi.

Consigliato