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  • 8 mesi fa
PALERMO (ITALPRESS) - “Dal punto di vista delle infrastrutture la Sicilia e la Calabria sono le due regioni dove ad esempio Anas ha investito di più, per la prima volta credo nella storia del paese, e sicuramente anche sul fronte ferroviario. Noi abbiamo importantissimi cantieri in Sicilia che hanno avuto problemi anche di ritardo dei lavori a causa della mancanza d'acqua che c'è stata quest'anno, per le talpe per fare le gallerie ma che sono ripartiti. È evidente che tutto si lega anche alla realizzazione del ponte sullo Stretto perché questo collegherebbe l'intero territorio nazionale e farebbe diventare sostanzialmente la Sicilia un grande collegamento con tutto il bacino del Mediterraneo per l'intero paese. Per noi è fondamentale perché vuol dire nei periodi di punta impiegarci tre minuti per attraversare lo stretto invece che quasi due ore o a volte anche più di due ore. È evidente che questo vuol dire cambiare completamente la mobilità, vuol dire calmierare i voli aerei, vuol dire gestire le situazioni e rendere completamente diversa anche l'appettibilità della regione sugli insediamenti industriali. Vuol dire avere l'alta velocità che collega con il resto del paese ma anche con il resto d'Europa e vuol dire poter investire anche su tutta la rete ferroviaria siciliana che oggi è isolata per forza di cose dal resto del continente perché anche se mettessimo la rete ad alta velocità poi dovremmo perdere due ore per traghettare il convoglio sul continente. È un unicum significherebbe cambiare la mentalità al paese". Così Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine del "Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo", al Teatro Massimo di Palermo.
"Noi dobbiamo essere un Paese che torna a fare grandi cose, che fa capire al mondo che l'Italia è ancora quell'Italia che sa stupire, che sa fare grandi cose anche in prospettiva del fatto che il futuro dell’Europa sarà sempre più sul Mediterraneo, sempre più sul bacino di questo splendido mare, sul Nord Africa dove gli italiani dovranno essere i protagonisti e non comparse - aggiunge -. Per esserlo dobbiamo dimostrare che a casa nostra siamo in grado di fare grandi cose”. “Bisogna accettare delle sfide - sottolinea Rixi - e fare in modo che il nostro paese possa diventare sempre di più un paese all'avanguardia e possa far tornare a sognare i nostri giovani e soprattutto a sognare che qua possono avere un futuro. Perché se noi non lasciamo il paese più ricco di come l'abbiamo trovato rischiamo di determinare poi la povertà delle prossime generazioni. Quindi le infrastrutture sono fondamentali e collegare la Sicilia alla Calabria vuol dire dare una risposta in tutto il Mezzogiorno d'Italia. E’ un'opera complessa, sicuramente avvenieristica, però sono le grandi cose che fanno grandi un paese. Se no, vuol dire che noi ci dobbiamo abituare aessere un paese in lento declino, come purtroppo ogni tanto si sta abituando il continente europeo, che è l'unico continente che non cresce. Io non credo che il futuro dei nostri figli o dei nostri nipoti può essere in un continente che non cresce. Quindi credo che il nostro paese abbia il dovere di tornare a esercitare una forte influenza sul Mediterraneo e far capire che noi italiani non siamo secondi a nessuno. Io ci credo e bisogna solo ogni tanto riuscire ad avere la costanza nelle cose ed avere un progetto comune”. xd6/vbo/gtr

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00:00La Sicilia e la Calabria sono le due regioni dove, ad esempio, ANAS ha investito di più,
00:08lì va per la prima volta, credo, nella storia del paese e sicuramente anche il tema ferroviario.
00:17Noi abbiamo importantissimi cantieri in Sicilia che hanno avuto problemi anche di ritardo
00:21dei lavori a causa della mancanza d'acqua che c'è stata quest'anno per le talpe,
00:27ma sono ripartiti, è evidente che tutto si lega anche alla realizzazione del ponte sullo stretto
00:33perché questo collegherebbe l'intero territorio nazionale e farebbe diventare, sostanzialmente,
00:41la Sicilia un grande collegamento con tutto il bacino del Mediterraneo per l'intero paese.
00:47Per noi è fondamentale perché vuol dire, nei periodi di punta, impiegarci tre minuti
00:53a attraversarlo stretto invece che quasi due ore, a volte anche più di due ore.
00:57È evidente che questo vuol dire cambiare completamente la mobilità, vuol dire calmirare i voli aerei,
01:03vuol dire gestire le situazioni e rendere completamente diversa anche l'appettibilità della regione
01:10sugli insediamenti industriali, vuol dire avere l'alta velocità che collega con il resto del paese
01:16ma anche con il resto d'Europa e vuol dire poter investire anche su tutta la rete ferroviaria siciliana
01:24che oggi è isolata per forza di cose dal resto del continente perché anche se mettessimo la rete
01:30ad alta velocità e capacità poi dovremmo perdere due ore per traghettare il convoglio sul continente.
01:36Quindi è evidente che è un unicum, chiaramente vuol dire far saltare, cambiare la mentalità al paese.
01:45Noi dobbiamo essere un paese che torna a fare grandi cose, che fa capire al mondo che l'Italia,
01:50ancora quell'Italia che sa stupire, sta a fare grandi cose anche in prospettiva del fatto che il futuro
01:56dell'Europa sarà sempre più sul Mediterraneo, sempre più sul bacino di questo splendido mare,
02:02sul Nord Africa dove gli italiani dovranno essere protagonisti e non comparse.
02:06Per esserlo dobbiamo dimostrare che a casa nostra siamo in grado di fare grandi cose.
02:11Le infrastrutture sono fondamentali e collegare la Sicilia alla Calabria vuol dire dare una risposta
02:18in tutto il mezzogiorno d'Italia. È un'opera semplice? No, è un'opera complessa, sicuramente avvenieristica,
02:26però sono le grandi cose che fanno grandi un paese, se no vuol dire che noi ci dovremmo abituare
02:32a essere un paese in vento declino come purtroppo ogni tanto si sta abituando al continente europeo
02:38che è un continente che non cresce. Io non credo che il futuro dei nostri figli o dei nostri nepoti
02:43può essere in un continente che non cresce, quindi credo che il nostro paese abbia il dovere di tornare
02:48a esercitare una forte influenza sul Mediterraneo e far capire che noi italiani non siamo secondi a nessuno.
02:54Io ci credo e bisogna solo ogni tanto riuscire ad avere la costanza nelle cose e ad avere un progetto comune.
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