Nonostante questo, un giorno, pur di accontentare la moglie, Antonio accetta la proposta del commendator Bugatti, un industriale del luogo a cui Ada aveva chiesto un prestito, che gli offre di saldare il debito elargendo voti belli quanto immeritati a suo figlio. Solo l'irruzione del direttore Pereghi, che coglie il maestro in flagrante, lo fa desistere dal proposito. La dignità di Antonio comincia a vacillare. E anche la sua autostima in quanto capofamiglia, specialmente da quando la moglie decide davvero di impiegarsi come operaia.
Ma la vita è dura. E la disperazione della moglie - che ben presto si stanca di fare la vita dell'operaia, ma al tempo stesso non vuole tornare alle ristrettezze di prima - spinge il maestro a trovare delle soluzioni. Tutti i suoi tentativi vanno però a vuoto: prima tenta di ottenere più soldi dal Ministero, attraverso una rivendicazione sindacale; poi, si offre per tenere i ragazzi al doposcuola. Il suicidio dell'amico Nanini, bocciato per l'ennesima volta all'esame di abilitazione ed umiliato anche dagli studenti, dà il colpo di grazia al precario equilibrio di Antonio........