Sulla teoria della relatività (terza parte)

  • 8 anni fa
La fede nella "relatività generale" impone che la domanda "Cos'è reale?" debba essere preceduta dalla domanda "Dove ti trovi?". Che si ritenga vero questo DIKTAT, senza alcuna prova diretta, testimonia il tenore dei pensieri degli odierni einsteniani, "nuova" classe di manipolatori di capitali, che ci governa attraverso sempre nuovi aggiustamenti di prospettiva teorica, detti "membri additivi", in riferimento a oggetti di percezione impercepibili ma ai quali si attribuisce carattere di percepibilità. Questo tenore di pensieri è la nuova comicità. Almeno io vivo così questa ondata di assenza di pensare o di presenza di pensare completamente sconnesso dal percepire. Tale pensare sconnesso è purtroppo anche tragico come un quadro di Picasso o come un nuovo calcolo del PIL o come l'astratto che domina il concreto schiavo, scientificamente persuaso... che poi, risvegliandosi, spesso si suicida...