Ruoppolo Teleacras - "Solo lui"

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) Teleacras Agrigento dell' 8 dicembre 2011.
Dopo l' arresto di Michele Zagaria, solo uno e' il piu' ricercato in Italia. Matteo Messina Denaro resiste alle redini di Cosa nostra siciliana.
Ecco il testo :
Lo ha confermato anche il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso : "la cattura di lui, "Capastorta", Michele Zagaria, capo dei Casalesi, e' epocale, come lo fu l'arresto di Bernardo Provenzano a Corleone, e ancora prima Toto' Riina a Palermo". Sono stati tanti e adesso e' solo uno, Matteo Messina Denaro. Dopo Zagaria, " Diabolik " , cosi' e' inteso il boss di Castelvetrano, e' l'ultimo latitante eccellente, di massima pericolosita'. E' ricercato dal 1993, 18 anni, e il prossimo 26 aprile compie 50 anni di eta'. Le operazioni Golem 1 e 2 hanno bruciato terra verso Matteo Messina Denaro. Anche il fratello, lui, Salvatore Messina Denaro, e' stato ammanettato, processato e condannato. Lui, invece, di fede corleonese, stragista, ergastolano per le bombe del 93 per le quali avrebbe custodito l'esplosivo in una cava trapanese, e' ancora uccello di bosco, anche se chi lo insegue lo ritiene ormai braccato e isolato, nonostante il suo impero di milioni frutto di droga, estorsioni e appalti. Al capo di Cosa nostra si e' rivolto lo scorso 18 novembre il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, che ha predicato cosi' : "Matteo Messina Denaro e' un nostro diocesano, si costituisca, sapra' come fare". Lui, il latitante, sarebbe invece un irriducibile. A Bernardo Provenzano, in un pizzino, ha scritto : "io non andro' mai via di mia volonta'. Ho un codice d'onore da rispettare". Anche il killer Gaspare Spatuzza, da uomo libero, parlando con gli amici si vantava cosi' : "con me ho sempre una mitraglietta, perche' se mi fregano mi voglio portare appresso almeno 2 o 3 sbirri". Adesso e' pentito. Gli altri due ricercati in Sicilia, dopo Messina Denaro, secondo la lista del Ministero degli Interni, sono Vito Badalamenti di Cinisi e il palermitano Giovanni Motisi "U pacchiuni" .