Ruoppolo Teleacras - Si penta prima di...

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) Teleacras Agrigento del 9 settembre 2011. Appello dei familiari delle vittime delle stragi del 93 : '' Provenzano si penta prima di morire ". Reazioni alle richieste di scarcerazione del boss malato.
Ecco il testo :
" E' stato lui a mandare Bagarella al nord, a Firenze, a piazzare le bombe, che hanno ucciso e provocato invalidita' . Dentro di noi la pieta' e' morta, e allora glielo chieda il suo avvocato : Bernardo Provenzano si penta prima di morire, perche' sarebbe un guaio se morisse senza avere detto tutto cio' che sa ''. Ecco l'appello dell' Associazione dei familiari delle vittime delle stragi del 93, il giorno dopo l' intervento dell'avvocato del boss, Rosalda Di Gregorio. "Provenzano compie 79 anni il prossimo 31 gennaio. E' malato. E' detenuto a Parma, dove vi e' un Centro clinico. E' tormentato dalle recidive di un cancro alla prostata, e dall' ischemia, che gli ha distrutto parzialmente il cervello. E' dissociato dalla realta', non ricorda piu' nemmeno perche' e' in carcere. Non e' capace di gestirsi da solo. Rischia la morte. Ha tremori e movimenti rallentati, tipici della sindrome di Parkinson. Quindi basta con il 41 bis. Sia detenuto ma in condizioni civili". L'avvocato Di Gregorio disegna cosi' la cartella clinica di Provenzano, e si rammarica : "l' unica ancora di salvezza e' una richiesta di scarcerazione al tribunale di Sorveglianza di Bologna. Serve pero' una perizia medica di parte. E cosi' come anche riscontrato dai familiari di Provenzano, non vi e' un medico disponibile per una visita privata''. Dal carcere di Parma rispondono che Provenzano e' malato, ma non in condizioni gravissime, e che e' curato. E' lo stesso carcere, eccolo, che ha ospitato, ad esempio, il patron della Parmalat, Callisto Tanzi. E cosi' anche il senatore Beppe Lumia, componente della Commissione antimafia, secondo cui : ''il diritto alla salute del boss Bernardo Provenzano non e' in discussione. Le nostre strutture carcerarie sono nelle condizioni di garantire tutte le cure e l'assistenza necessaria anche per i detenuti in regime di 41 bis. Nessuno sconto puo' essere concesso a chi si e' reso responsabile di crimini gravissimi. Piuttosto mi auguro che Provenzano maturi al piu' presto la decisione di collaborare con la giustizia. E' questa l'unica strada per instaurare un rapporto chiaro e trasparente con lo Stato, fuori da qualsiasi trattativa a cui lui era abituato".