«La quota dei marchi cinesi di automobili nel nostro Paese è salita al 6%. Ma temiamo che la percentuale sia destinata a salire. Tutti i vari brand stanno pian piano aprendo concessionarie in Italia. A Oriente in Cina si producono quasi il 40% del totale delle auto di tutto il mondo. La pressione è destinata a salire» spiega Daniele Manca nella nuova puntata della sua videorubrica "Non solo numeri".«La colpa come spesso si sente dire è dell’Europa che avrebbe imposto regole molto severe in termini di rispetto ambientale e produzione della C02. Probabilmente sarà stato anche così. Anche se proprio l’Europa molto pragmaticamente sta rivedendo quelle regole e andando nella direzione di una neutralità tecnologica. A fronte di un rapido cambio delle condizioni di mercato (basta salire su un auto elettrica per capire dove stia il futuro) si sono agevolati pochissimo gli investimenti. Soprattutto in tecnologia. Qui in Italia molto più facile discutere se l’oro debba essere degli italiani o della Banca d’Italia o se il contante si possa usare fino a 5 mila o a 10 mila euro. E poi ci si meravglia se la produzione industriale continua a calare».
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