Roma, 10 dic. (askanews) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato all'inaugurazione di "Benu", l'installazione luminosa e permanente dell'artista Eugenio Tibaldi, nella Casa Circondariale Femminile di Rebibbia, a Roma. Alla cerimonia hanno partecipato anche detenute che hanno preso parte al laboratorio sull'opera."La cultura è il terreno migliore, più alto per costruire futuro, per cui recupero e rinascita - ha detto Mattarella - è significativo questo, perché questo è l'anno cinquantesimo dell'ordinamento penitenziario italiano. Che è stato una svolta nella vita degli istituti penitenziari, con il rifiuto e il divieto di trattamenti contrari al senso di umanità; con la riaffermazione, ben costruita e ben disposta e raffigurata, obbligatoria, del fine rieducativo della pena; e anche del progetto e della missione degli istituti di costituire, prevedendole, opportunità di socializzazione"."Tutte queste attività, tutte queste iniziative - ha aggiunto il capo dello Stato - fanno sì che gli istituti di pena non siano isolati dal mondo esterno, ma facciano parte - come è doveroso - del mondo esterno, del mondo della nostra Repubblica".
00:57Esatto, per dire che ce l'abbiamo legando all'interno e quindi mi hanno chiesto di fare due teste che combattono tra loro.
01:04Mi hanno chiesto di fare due teste che combattono tra loro.
01:17Ecco, la cultura è il terreno migliore, più alto per costruire il futuro, per cui recupero e rinascita appunto.
01:27E' significativo questo capodipartimento, perché questo è l'anno cinquantesimo dell'ordinamento penitenziario italiano, che è stata una zolta nella vita degli istituti penitenziari,
01:50con il rifiuto e il divieto di trattamenti contrari al senso di umanità, con la riaffermazione ben costruita e ben disposta e raffigurata,
02:04obbligatoria del fine rieducativo della pena.
02:09E' anche del progetto e della missione degli istituti di costituire, prevedendole, opportunità di socializzazione.
02:25Tutte queste attività, tutte queste iniziative fanno sì che gli istituti di pena non siano isolati dal mondo esterno,
02:36ma facciano parte, come è doveroso, del mondo esterno, del mondo della nostra Repubblica.
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