Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 2 giorni fa
«È vicino il tempo in cui dovremo scegliere le immagini dell'anno. Mi porto avanti, e scelgo la mia. Inaugurazione del secondo mandato di Donald Trump, Washington D.C., 20 gennaio scorso. I quattro moschettieri digitali. Da sinistra, Mark Zuckerberg, capo di Google. Jeff Bezos, capo di Amazon, con la moglie. Sundar Pichai, capo di Google. Elon Musk, capo di Tesla, Starlink e altro. Gli ultimi due distratti dal telefono, come spesso càpita anche a noi umani, ma non è questo il punto» racconta Beppe Severgnini nella nuova puntata della sua videorubrica "Fotosintesi".«Il punto è questa parata, che aveva fatto sorgere il dubbio: vuoi vedere che, dopo anni di promesse liberaleggianti, gli oligarchi del web sono prontissimi a schierarsi con Donald Trump? È andata così, ovviamente. C'è chi dice: devono pensare alle proprie aziende, e sanno che questo Presidente non tollera prese di distanze, astensioni, tanto meno critiche. Bisogna applaudirlo, e basta. Un'attenuante troppo generosa, forse. Perché, a turno, i padroni del web hanno mostrato uno zelo sorprendente, soprattutto quando c'è di mezzo l'Europa. Qualche giorno fa Elon Musk, furibondo per una multa, ha detto che l'Unione Europea è il Quarto Reich, e andrebbe abolita. Più o meno quello che sostiene la Casa Bianca nella nuova "Strategia per la Sicurezza Nazionale", e il Cremlino, non sorprendentente, approva. Tornando a loro. Siamo vostri clienti, e vorremmo continuare a esserlo. Vostri clienti, non vostri schiavi. Se pensate che l'Europa non possa stabilire regole, né imposte, vi sbagliate. Attenzione: anche la plebe digitale si ribella, se gli oligarchi esagerano. Chiedetelo a Elon Musk, appassionato di storia antica».

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00E' vicino il tempo in cui dovremo scegliere le immagini dell'anno. Mi porto avanti e indico
00:09la mia. Inaugurazione del secondo mandato di Donald Trump, Washington DC, 20 gennaio
00:16scorso. I quattro moschettieri digitali. Da sinistra Mark Zuckerberg, capo di Meta, Facebook,
00:24Instagram, Whatsapp, Jeff Bezos, capo di Amazon con la moglie, Sundar Pichai, capo di Google,
00:32Elon Musk, capo di Tesla, Starlink e altro. Gli ultimi due distratti dal telefono, come
00:38spesso capita anche a noi umani, ma non è questo il punto. Il punto è questa parata
00:45che aveva fatto sorgere il dubbio. Vuoi vedere che dopo anni di promesse liberaleggianti,
00:52gli oligarchi del web sono prontissimi a schierarsi con Donald Trump? E' andata così,
00:58ovviamente. C'è chi dice che devono pensare alle proprie aziende e sanno che questo presidente
01:04non tollera prese di distanza, astensioni, tantomeno critiche. Bisogna applaudirlo e
01:11basta. Un'attenuante troppo generosa, forse, perché a turno i padroni del web hanno mostrato
01:18uno zelo sorprendente, soprattutto quando c'è di mezzo l'Europa. Qualche giorno fa Elon
01:24Musk, furibondo per una multa, ha detto che l'Unione Europea è il quarto Reich e andrebbe
01:31abolito, più o meno, quello che sostiene la Casa Bianca nella nuova strategia per la sicurezza
01:37nazionale e il Cremlino non sorprendentemente approva. Tornando a loro, siamo vostri clienti
01:45e vorremmo continuare a esserlo, vostri clienti, non vostri schiavi. Se pensate che l'Europa
01:53non possa stabilire regole né imposte, vi sbagliate. Attenzione, anche la plebe digitale
02:00si ribella se gli oligarchi esagerano. Chiedetelo a Elon Musk, appassionato di storia dell'antica
02:07Roma.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato