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  • 4 mesi fa
Nel 1998 Elon Musk era un giovane imprenditore di 27 anni con pochi soldi in tasca, ma già una visione ben chiara del futuro. In un'intervista rilasciata a “CBS Sunday Morning” con la giornalista Rita Braver, Musk raccontava i suoi primi passi nella Silicon Valley e condivideva le sue idee su cosa sarebbe diventato internet.
A distanza di quasi trent'anni, quelle parole fanno sorridere, stupiscono e in alcuni casi sembrano quasi profetiche. leggi anche Come ha fatto Elon Musk a diventare l'uomo più ricco del mondo L'inizio umile di Zip2
Musk, all'epoca co-fondatore e chief engineer di Zip2, raccontava di aver avviato la sua startup nel 1995, subito dopo aver abbandonato l'idea di intraprendere un percorso di studi post-laurea.
«Non avevo un soldo», spiegava, «l'ufficio era più economico di un appartamento, così ci siamo sistemati lì. Aveva il tetto che perdeva, era davvero un posto orribile».
Un dettaglio curioso e rivelatore della mentalità hacker e spartana di quegli anni: per ottenere l'accesso a internet a basso costo, Musk e il suo team hanno forato il pavimento dell'ufficio per collegarsi direttamente ai server dell'ISP che si trovava al piano inferiore.
La visione di Musk sul futuro di internet
Ma il momento più interessante dell'intervista arriva quando Musk, con sorprendente lucidità, espone la sua visione su ciò che internet sarebbe diventato: «Internet è il contenitore di tutti i media. È il punto di arrivo e di partenza. Vedremo stampa, trasmissioni televisive, forse anche la radio, fondersi tutte nell'internet. Sarà una rivoluzione per tutti i media tradizionali». leggi anche La previsione di Elon Musk sta diventando realtà. Ecco perché siamo sull'orlo di una grave crisi Secondo Musk, la grande forza del web era (ed è) la sua capacità di offrire una comunicazione bidirezionale intelligente, permettendo agli utenti di scegliere cosa vedere, quando e come.
Musk aveva ragione?
A distanza di 27 anni, le previsioni di Musk appaiono straordinariamente accurate.
Oggi internet è effettivamente il centro nevralgico di tutti i media: la stampa è ormai in gran parte digitale, la radio si ascolta in streaming, la televisione è diventata on demand grazie a piattaforme come Netflix, YouTube e Twitch. La comunicazione è diventata interattiva, personalizzata, immediata.
Anche il concetto di “due vie” di comunicazione si è ampiamente realizzato: dai social media alle app di messaggistica, passando per le recensioni online e le piattaforme partecipative, gli utenti non sono più solo spettatori, ma anche creatori di contenuti.
Dove ha sbagliato, se ha sbagliato?
L'unico aspetto che Musk forse sottovalutava è stato l'impatto dei grandi algoritmi e delle piattaforme centralizzate sul pluralismo dell'informazione. Se da un lato è vero che internet ha democratizzato l'accesso ai contenuti, dall'altro ha anche concentrato molto potere nelle mani di pochi colossi tecnologici.
Inoltre, l'”intelligenza” del web si è sviluppata, per così dire, in modi imprevisti. Oggi parliamo di intelligenza artificiale generativa e automazione, temi che nel 1998 erano ancora lontani dal dibattito pubblico.
Rivedere oggi quell'intervista è come fare un salto in un tempo in cui internet era ancora agli albori, ma le sue potenzialità più profonde cominciavano a emergere agli occhi dei più visionari. Musk, con i suoi 27 anni e un tetto che perdeva sopra la testa, era uno di loro. E anche se oggi il suo nome è legato a razzi, auto elettriche, intelligenza artificiale e politica, è in quelle parole che ritroviamo l'origine della sua ossessione per il futuro. leggi anche Tutti gli investimenti di Elon Musk in Italia in arrivo. Ecco dove
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Trascrizione
00:00Bene, quella era l'estate del 95. Non avevo soldi di alcun tipo.
00:04Ah, stavo lavorando, facendo ricerche nella Silicon Valley su un argomento completamente diverso
00:10e allo stesso tempo cercavo di avviare questa società.
00:13Quando è arrivato il momento di decidere se proseguire gli studi universitari o avviare questa azienda
00:18e ho deciso di avviare l'azienda, non avevo soldi.
00:21Come studente laureato avrei ricevuto una borsa di studio, dai uno stipendio e così via.
00:25Beh, quando ho avviato l'azienda non avevo nulla, non avevo alcuna fonte di reddito.
00:30Quindi abbiamo scoperto che in realtà un ufficio era più economico di un appartamento nella Silicon Valley.
00:37Così ci ritrovamo con questo minuscolo ufficio con il tetto che perdeva.
00:41Era il posto più disgustoso che potessi immaginare.
00:43Ci hai vissuto?
00:44E ci ho vissuto anch'io e mi facevo la doccia all'IMCA.
00:48È durato circa tre o quattro mesi.
00:51Il motivo per cui abbiamo scelto questo ufficio, oltre al fatto che era davvero economico,
00:55era la presenza di un fornitore di servizi internet al piano di sotto.
00:58Siamo riusciti a ottenere un accesso a internet molto economico,
01:01forando il pavimento e collegandoci direttamente al loro server.
01:04Sai, questo settore è così giovane e non sappiamo ancora bene dove sta andando,
01:14ma quale sarà il futuro di internet?
01:18Penso che internet sia il super insieme di tutti i media.
01:26È l'essenza e la fine dei media.
01:31Vedrà la stampa, le trasmissioni, probabilmente la radio.
01:37Tutti i media confluiranno in internet.
01:39E ciò che internet rappresenta è il primo mezzo di comunicazione bidirezionale intelligente.
01:50Permette ai consumatori di scegliere cosa vogliono vedere, quando vogliono vederlo.
01:55Se si tratti di radio, di carta stampata o di trasmissioni televisive,
02:01penso che rivoluzionerà tutti i media tradizionali.
02:04Grazie.
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