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  • 2 giorni fa
Il maestro Riccardo Chailly presenta la Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitrij Shostakovich, scelta per inaugurare la stagione della Scala il 7 dicembre, definendola un capolavoro la cui esecuzione è motivo di gioia. Ricorda come la partitura abbia rischiato la sopravvivenza negli anni di Stalin, segnando l’allontanamento definitivo del compositore dal teatro d’opera.Chailly sottolinea il grande impegno richiesto a tutta la compagnia musicale. La produzione porta la firma del regista Nazhmudin Barkatov, deciso a rinnovare l’immagine scenica dell’opera. Barkatov sposta la vicenda in luoghi differenti da quelli fissati nell’immaginario tradizionale, pur rispettando il dettato musicale. Questa scelta, secondo Chailly, dona freschezza e vitalità allo spettacolo. Il direttore auspica che la combinazione di visione registica e forza della partitura conduca a un grande successo per questa pietra miliare del Novecento.

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Trascrizione
00:00L'idea di Lady Macbeth, di Shostakovich, nasce proprio dalla volontà di sottolineare la grandezza
00:13che rappresenta. Una partitura che ha sofferto la sua sopravvivenza, visto quello che è successo
00:20in Russia negli anni di Stalin. Ha allontanato per sempre Shostakovich dal teatro d'opera.
00:27Quindi abbiamo un capolavoro che dobbiamo gioire di poter eseguire il 7 dicembre.
00:38Per la Scala è un passo nuovo avere questo titolo in inaugurazione e credo che sia importante
00:44anche per la qualità che comporta non solo dell'orchestra, pagine straordinarie difficilissime
00:51peraltro da eseguire, ma anche il coro. Pagine difficilissime trattate da Shostakovich in maniera abrasiva,
00:59coraggiosa, nuova, con una complessità ritmica enorme da parte di tutta la collettività.
01:07Quindi un impegno grande che si unisce alla volontà di una nuova Lady Macbeth, dal punto di vista visivo,
01:13di Barkatov, il regista. Barkatov pensa che sia ora di cambiare l'immagine scenografica di quest'opera.
01:24Tutti l'abbiamo vista e conosciamo esattamente i luoghi e avvenimenti.
01:28E lui inserisce tutto quello che il testo musicale prescrive in luoghi differenti da quelli che sono,
01:36diciamo, gli immaginari collettivi già vissuti. E questo secondo me è anche un punto nuovo di freschezza
01:44del pensiero, anche dello spettacolo, che porterà, mi auguro, a un grande successo
01:49in questa grandissima partitura inevitabile del Novecento.
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