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MILANO (ITALPRESS) - La Fondazione Intesa Sanpaolo Ente Filantropico ha consegnato alle Gallerie d'Italia a Milano, nel consueto evento annuale dedicato alle Università, le borse di studio che da nove anni eroga per i progetti di dottorato in discipline umanistiche. Questa edizione, che ha confermato l'ammontare complessivo di 375 mila euro, ha premiato le Università di Chieti-Pescara, Basilicata, Verona, Palermo e Foggia.
xh7/sat/azn

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00:00La Fondazione Intesa San Paolo, ente filantropico, ha consegnato alle Gallerie d'Italia Milano nel consueto evento annuale dedicato alle università le borse di studio che da nove anni eroga per i progetti di dottorato in discipline umanistiche.
00:18Quest'edizione, che ha confermato l'ammontare complessivo di 375 mila euro, ha premiato le università di Chieti Pescara, Basilicata, Verona, Palermo e Foggia.
00:28Per noi è un momento importante nella vita della Fondazione, è ormai da nove anni che contribuiamo a questa iniziativa dei dottorati di ricerca in materie umanistiche.
00:42Abbiamo giunto poi dopo da ultimo, nel corso degli ultimi anni, anche i premi di laurea sulla disabilità, che per noi la tutela del diritto allo studio per le persone con più bisogno è uno degli asset fondamentali della Fondazione.
00:56E che quindi per noi questo momento di cerimonia, di premiazione, diventa un momento veramente importante durante l'anno e la vita della Fondazione.
01:06Ci fa particolarmente piacere, fra l'altro, fare questa cerimonia e dare questi premi proprio nella giornata internazionale dei diritti e dei disabili,
01:14che insomma viene in qualche modo, riusciamo a far stare insieme tutto e insomma dare un senso ancora più ampio a quello che è questa giornata e questa premiazione.
01:22La Fondazione ha infatti assegnato anche sei premi per tesi di laurea magistrale di ricerca sperimentale per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità.
01:31Tra le tesi premiate, quella di Vanessa Casu, dottoressa magistrale in scienza della comunicazione all'Università La Sapienza di Roma, che si è occupata della narrazione della disabilità nei media.
01:43Io ho deciso di fare la tesi proprio su questo, quando ho capito che era un'enorme cavolata quello che avevo capito sul mondo della disabilità in generale,
01:51perché quello che diventi è quello che vuoi diventare sempre, quindi la disabilità sei tu che decidi di farla diventare un limite
01:58o decidi di farla diventare semplicemente una condizione diversa, perché 2 più 2 fa 4 esattamente come 3 più 1 ad esempio, no?
02:05Cioè, che cosa importa se io raggiungo il numero 4 tramite 3 più 1 e tu lo raggiungi tramite 2 più 2? Non importa, l'importante è il risultato finale.
02:15Per cui ho analizzato come i media tradizionali si siano evoluti verso i nuovi media, quindi le serie TV, Amazon Prime, Netflix, insomma tutte le nuove piattaforme
02:25e come l'autorappresentazione sia stata proprio tanto, tanto, tanto importante.
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