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  • 1 settimana fa
Ruotolo ha ricordato Siani a CasaCorriere Festival

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Trascrizione
00:00Ciao Giancarlo, sono passati 40 anni dalla tua morte, 40 anni da quella sera di settembre
00:19in cui la camorra decise che la tua colpa era semplicemente quella di fare il tuo mestiere,
00:25dare una notizia, raccontare i fatti, informare i cittadini e io continuo a trovarla insopportabile
00:34che in un paese democratico un giornalista possa essere ucciso solo perché ha scritto
00:39la verità. Caro Giancarlo c'è quella foto bellissima che ci ritrae insieme in una conferenza
00:46stampa in prefettura e di qualche mese prima che ti uccidessero i signori della morte. Io
00:52oggi ho i baffi bianchi, tu invece hai quell'età per sempre. 40 anni dopo le cose non sono
00:59cambiate come avremmo sperato. Pensa Giancarlo, ancora oggi mettono una bomba davanti casa
01:06di un giornalista, di Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report. Ancora oggi una cronista
01:13di Fanpage trova la testa di un capretto scuoiato davanti alla porta di casa, non in Sicilia
01:20o in Calabria, ma nella ricca Lombardia, a Monza. E la prova che il tuo sacrificio come
01:27quello di tanti altri non ha insegnato abbastanza a questo paese. E sì, è vero, anche noi giornalisti
01:35abbiamo una responsabilità. Ci sono giornalisti che rischiano e fanno il loro dovere, ma ci
01:40sono anche i caporali per dirla con Totò, quelli che abbassano la testa o che diventano complici
01:47del potere. Io sono convinto che se quella notizia che tu avevi scritto l'avessero scritta
01:53in tanti, se il rischio fosse stato condiviso, forse oggi saresti vivo.
01:59Oggi in Italia ci sono 29 giornalisti sotto la protezione dello Stato, minacciati dalla
02:15criminalità organizzata. 29 in tempo di pace. E fuori dai nostri confini il panorama è
02:24persino più cupo. In Messico più di 174 giornalisti ammazzati. A Malta, Daphne, Caruana, Galizia,
02:32saltate in aria in pieno giorno. In Medio Oriente, a Gaza, oltre 250 giornalisti uccisi dall'esercito
02:40israeliano. Insieme a centinaia di familiari, una strage silenziosa.
02:45E poi c'è la delegittimazione quotidiana. Anche qui, in Europa, la crisi delle democrazie
02:58liberali coincide con la crisi della libertà di stampa. È il segno che l'informazione
03:03non è libero, non è indipendente. Ricordarti significa capire che senza giornalismo libero
03:20non c'è democrazia. Ricordarti significa dire che non possiamo arrenderci alle minacce,
03:29alla violenza, al silenzio. Caro Giancarlo, se oggi fossi con noi, saresti ancora per strada
03:39a cercare una notizia. Noi, nel tuo nome, continueremo a difendere il diritto alla verità.
03:45E allora, permettimi di chiudere con il finale di un bellissimo monologo di un altro grande
03:51napoletano, Edoardo De Filippo, che sapeva guardare il mondo con lucidità disarmante.
03:59E' sempre cose niente. Tutte le situazioni così le abbiamo risolte.
04:09E' cose niente. E' cose niente. Non teniamo che mangiare. E' cose niente.
04:15Ci manca il necessario. C'è niente. O padrone muore e io perdo il posto.
04:20Vabbò, cose niente. C'è niente. Ci negano il diritto alla vita. E' cose niente.
04:26sempre cose niente. No, Giancarlo. Non è cose niente perdere la libertà di stampa.
04:33Ciao, Giancarlo.
04:56Ciao, Giancarlo.
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