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https://www.pupia.tv - Lupi - Sono stati tre giorni di Assemblea Nazionale intensi, ricchi di confronto, idee e passione. Giorni che hanno confermato quanto Noi Moderati stia crescendo.
Siamo nati solo due anni fa, ma il nostro percorso parla chiaro: ogni passo avanti, ogni proposta, ogni momento di dialogo è un mattone della casa che stiamo costruendo #insieme e che consolida il nostro percorso. Siamo la quarta forza della maggioranza e siamo la casa dei moderati nel #centrodestra.
E questi tre giorni lo hanno dimostrato ancora una volta.
Continuiamo così: uniti, determinati e consapevoli del valore che possiamo portare al nostro Paese: la Forza della Responsabilità. (01.12.25)





La playlist di Maurizio Lupi: https://www.pupia.tv/playlist/Maurizio-Lupi
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Trascrizione
00:00Allora, siamo arrivati alla conclusione e credo che una ventina di minuti, oltre che
00:06veramente ringraziare di cuore tutti voi per la pazienza, anche quelli che, venendo da
00:13più lontani, hanno dovuto lasciarsi, ma per l'ottimo lavoro che abbiamo svolto in queste
00:18tre giorni. Giussi prima ha detto che, siccome era intervenuto Saverio, che gli aveva tolto
00:25tutto, pensate a me di intervenire alla fine di tutti i vostri interventi, che fatica si
00:30fa. Quindi, nel senso che evitare di ripetere le cose, ma è invece quel lavoro del noi che
00:37continuiamo a sottolineare, dalle tante persone che non ho salutato così passo, se no eccetera.
00:43Voglio solo ringraziare il nostro amico Lillo, che è qui con noi, lavora da sempre, Calogero
00:51Pisano, il nostro responsabile d'aula, lavora da sempre nel gruppo parlamentare alla Camera
00:59dei Deputati. Io vorrei partire da un'osservazione, tralasciando
01:06i ringraziamenti, i saluti, il Movimento Giovanile, noi donne, eccetera, eccetera, ma perché, non
01:11perché sono scontate, ma perché sono acquisite. Acquisite non vuol dire darle per scontate, vuol
01:16dire che sono il mattone da cui partire. E questo credo che sia la prima osservazione
01:21che voglio fare. Nel 2023, nel 2023, siamo nel 2025, in questa stessa sala, nel maggio
01:28del 2023, nacque noi moderati. Lo slogan che usamo nel 2023 era «Il futuro è adesso».
01:38e ricordo, per quei pochi o tanti che c'erano, che venivamo da una sconfitta elettorale per
01:45noi moderati. Pensavamo che il nostro progetto, nel settembre del 2022, unendo tante sigle,
01:54tante storie, che avevano ognuna di loro una storia importante, pensavamo che quella proposta
01:59potesse dare un risultato elettorale molto più importante di quello che poi abbiamo avuto.
02:03Lo ricordo perché non bisogna mai sottovalutare gli elettori che hanno il coraggio di mettere
02:08una croce sul tuo simbolo. Quei 250 mila, 260 mila elettori che scelsero noi moderati,
02:15con lo 0,9%. I sondaggi, a proposito dei sondaggi, per capire quanto sono... Ormai siamo
02:22nella democrazia dei sondaggi. Ma quindi ogni giorno si va a votare, quindi se sei positivo,
02:28se sei diminuito dello meno 0,1 sta andando male, se sei aumentato del più 0,2 hai superato
02:35un altro partito e vai avanti a gonfierele. Ricordo che i sondaggi allora, Saverio se lo
02:40ricorderà, c'era Pino, eccetera, gli altri amici ci davano il 3% alla somma di quegli amici.
02:47In quel maggio del 2023 decidemmo che... di non far diventare una semplice sigla sommatoria
02:56di partiti, quel noi moderati, ma di farlo diventare una casa, un'esperienza, una proposta
03:01per tutti. Di farla diventare quella che da sempre si voleva far diventare, sin dalla
03:08nascita del centrodestra, la loro casa delle libertà, una coalizione con, si dice, quattro
03:15gambe, dove ognuna delle quattro gambe era solida e dove ognuna delle quattro gambe portava
03:20una differenza e un arricchimento alla proposta unitaria di quel capolavoro che da trent'anni
03:26si chiama centrodestra. È l'unico capolavoro politico nella storia della Repubblica Italiana,
03:32della Seconda Repubblica Italiana, ma anche ce lo ha testimoniato la segretaria generale
03:36del Partito Popolare Europeo e Europea, che ha messo insieme, ha salvato l'Italia dalla
03:44fine della Prima Repubblica e che poi ha dato speranza a tante storie, che sono le storie
03:48che hanno fatto grande il nostro Paese. Dicevamo che lo slogan era il futuro adesso, perché
03:54avevamo la coscienza che era inutile piangerci addosso, ma che lo spazio politico, come nella
03:59vita ognuno di noi affronta con tutte le gioie che gli vengono e con tutte anche le sfide
04:04più difficili, lo abbiamo testimoniato, ci sono tanti amici che ce lo testimoniano, si
04:10affronta scendendo da quel balcone, rimboccandosi le maniche, giocando la propria libertà, il
04:15proprio coraggio, la propria dignità. Oggi, a distanza di due anni, abbiamo un nuovo slogan,
04:23che è la prosecuzione di quel futuro adesso, ed è quello che abbiamo costruito con le nostre
04:29mani, la forza della responsabilità per un'Italia che decide, per un'Italia che fa, per un'Italia
04:37che costruisce. Crediamo che la forza della responsabilità sia la proposta politica che
04:44oggi può ridare speranza e futuro ai tanti cittadini italiani che non hanno speranza
04:48e futuro. L'anno scorso, commentando un importante notista politico che ci aveva descritto un
04:56cespuglio, noi avevamo, lo ha ripreso Mara nel suo intervento, avevamo fatto un esempio
05:01di un grande scrittore, Guareschi, che diceva «conserva il seme, perché se hai conservato
05:07il seme, l'alluvione passerà, da quel seme nascerà una piccola pianticella, da quella
05:12piccola pianticella nascerà un arbusto più grande». Noi quel seme in questi due anni
05:18l'abbiamo confrontato, l'abbiamo conservato, quel seme l'abbiamo innaffiato con tante
05:24fatiche, con tante gioie, ma oggi abbiamo un albero robusto. Non ci possiamo accontentare?
05:33No, non ci possiamo accontentare, ma è un mattone da cui partire. Per questo io la prima
05:36parola sintetica delle nostre conclusioni è la parola orgoglio. Noi dobbiamo essere
05:43orgogliosi di quello che abbiamo messo in piedi. Noi dobbiamo essere orgogliosi perché dobbiamo
05:50avere la coscienza della nobiltà, orgoglio e nobiltà, della nobiltà della sfida che stiamo
05:57prendendo in essere, della nobiltà, del coraggio, della gratuità. Io sono commosso quando penso
06:04ai 500 candidati che nelle 11 elezioni regionali che si sono svolte hanno accettato con orgoglio
06:16e nobiltà la sfida della gratuità della politica. C'è lo sbarramento del 4 per cento? Non ce
06:21ne frega niente. Non cerchiamo un posto. I partiti sono diventati degli autobus dove
06:27si sale e si scende a seconda del sondaggio o del voto di turno. Non è la politica questa.
06:34Sono orgoglioso che degli amici possano essere consiglieri regionali, parlamentari, ma non
06:39è la politica che dà risposta al disagio dei nostri cittadini. 500 candidati, da quello
06:47che ha preso una preferenza a quello che ne ha preso 12 mila. Questo è il punto di cui
06:54sono orgogliosi. Che è un punto di partenza, non di arrivo. E permettetemi di fare una considerazione
06:59sui numeri. Perché, come i sondaggi li accettiamo, però il valore dei numeri si chiama realtà.
07:05Un grande scrittore, Bulgakov, diceva che la realtà è testarda e vale più delle opinioni.
07:12La nostra sfida è stata di un partito nato due anni fa, ditemi, con un quale partito nello
07:18scenario della democrazia in Italia negli ultimi anni, senza una risorsa, senza presidenti
07:23di regione, senza assessori, senza incarichi politici, pur essendo al Governo. E non è
07:29una rivendicazione. È la rivendicazione di un orgoglio. Ha presentato le liste con pochissime
07:36risorse. I bilanci dei partiti sono sotto gli occhi di tutti. Poi ognuno paragoni i voti
07:41che uno prende anche alle risorse che investe. Ma potremmo, ovviamente, allungarci troppo
07:47su questo. Nelle undici regioni – e io le cito solo perché voglio dire che in ognuna
07:52di quelle regioni ci sono stati degli eroi che hanno testimoniato la gratuità della politica
07:58e che cosa vuol dire tornare a quella politica. Nelle undici regioni che si sono votate nel
08:032024 e nel 2025 – in queste undici regioni – Marche, Calabria, Toscana, Puglia, Campania,
08:12Veneto, Umbria, Abruzzo, Molise, Piemonte e Liguria – abbiamo presentato le nostre liste
08:19e i nostri candidati. Abbiamo anche eletto dei consiglieri regionali, che saranno la nostra
08:23testimonianza. Su 10.528.000 voti espressi alle liste non valgono come i sondaggi, ci mancherebbe
08:33altro. Non valgono come i sondaggi. Abbiamo preso 280.000 voti. Undici regioni su venti.
08:44Per noi siamo soddisfatti, siamo orgogliosi di quello che ognuno di voi ha dato, ma per
08:52noi è il punto di partenza. E faccio anche un'altra considerazione che tra di noi, vedo
08:57qui gli amici del Comitato Direttivo, dell'Ufficio di Presidente, a voi del Consiglio Nazionale,
09:02Diciamo che il valore di questo nostro voto, 290.000, così per percentuale anche a quella
09:10sondaggista che continua a darci lo 0,6%, non è un problema. Noi andremo avanti, perché
09:15vale allo stesso modo. Però sono 280.000 voti veri, cioè di persone che hanno segnato.
09:22Il 52% di quei voti sono preferenze. Il 48% sono voti di lista. Mai fare l'errore che
09:31quei voti di lista che sono stati, che non hanno espresso la preferenza, sia per la capacità
09:36di Lupi, di Saveri Romano, di Lariacavo, piuttosto... No. È grazie ai 500 candidati
09:43che hanno messo la loro faccia, che hanno fatto conoscere noi moderati e che la gente
09:48ha capito che la casa di noi moderati è la casa di tutti. Orgoglio, quindi. Perché
09:57come... Adesso mi viene da ridere, perché siccome mi ha bruciato la citazione, la citazione
10:05Saveri Romano, abbiamo un Papa che salutiamo, Leone XIV e Agostiniano, quindi in un periodo
10:11come questo, citare un Papa Agostiniano fa sempre bene. Noi lo citevamo prima. La nobiltà
10:17della politica, dicevo, per chi ha fatto scienze politiche come me, è l'arte del governo delle
10:22città. Un grande presidente, Avel, che ricordiamo e per noi a cui abbiamo dedicato la nostra sala
10:29dell'ufficio stampa del partito, diceva che la politica è l'arte dell'impossibile.
10:35L'arte dell'impossibile. Rendere possibile ciò che sembra impossibile. Ecco, noi pensiamo
10:44che fare politica sia fare tutto il possibile per un bene che crediamo sia necessario condividere
10:51con gli altri. Bisogna avere a cuore la comunità, bisogna ritornare a quella politica che si chiama
10:57bene comune, che è il cuore e la radice della politica, quella con la P maiuscola. E lo dirò
11:03dopo di cui i partiti sono lo strumento che la democrazia si è dato e che la nostra Costituzione
11:11prevede. Partiti non sono una parolaccia. Il partito è lo strumento dell'orgoglio.
11:17Anticipo già subito. Se il partito non rappresenta la società civile, che partito è? I partiti
11:24sono lo strumento con cui la comunità, la Costituzione si dà per rappresentare la società
11:32civile. Ed è questa la ragione per cui i partiti sono deboli. Sono deboli perché non
11:37rappresentano più nessuno, non hanno radici nella società, non hanno interessi positivi
11:42da difendere. Tant'è che oggi ci rifugiamo sempre nel civico, come se il civico non fosse
11:47un politico. Io non sono un cittadino. Nella mia vita ho deciso, come voi, a un certo punto
11:54di dedicare un pezzo della mia vita al servizio del bene comune. Ho dovuto trovare all'inizio
12:00una lista. I movimenti civici, lo sottolineava la Gelmini anche nella discussione di ieri sugli
12:07ambienti locali, sono una ricchezza per la politica, perché nascono dai piccoli comuni,
12:12nascono dai comuni, ma non hanno vita e futuro se non trovano un'espressione politica più
12:18grande che si chiama partiti che le difende, che li apprezza, che li valorizza, che riprende
12:25vitalità in andata e ritorno alla società. Questo è il punto di differenza anche con altri
12:30amici. Non dobbiamo cercare il candidato sindaco, tant'è vero che perdiamo laddove facciamo
12:35queste cose, solo perché è civico. Noi dobbiamo cercare il candidato sindaco perché
12:41rappresenta il meglio possibile il valore della nostra proposta politica e il valore
12:45della coalizione. Questo mi sembra che sia il punto. Poi se è un politico, se viene dalla
12:50società civile, è indifferente. E altrettanto, fatemi sempre su questo tema fare una riflessione
12:58politica. Abbiamo visto in questi giorni l'unità, quanto sia importante la coalizione,
13:05quanto sia importante l'unità della coalizione. Ma attenzione a disperdere la storia politica
13:13del centrodestra. La storia politica del centrodestra da trent'anni a questa parte,
13:17casa delle libertà, aggregava tutti, ma li aggregava rispetto a un'unità e un disegno
13:24politico che condividevi. Non li aggregava per vincere contro l'altro. Quello era il
13:30difetto del centrosinistra. Non a caso è la casa delle libertà, che oggi deve ripetere
13:36all'infinito che loro sono testardamente unitari, e non lo sono. Quindi benissimo allargarci,
13:43benissimo aprirci a tutte le forze, ma ad una condizione che il centrodestra, l'ha detto
13:49ieri Salvini, e noi lo sottoscriviamo, rimane il centrodestra. Aderisci, aderisci al centrodestra.
13:57E la politica di chi dice «Voglio parlare con Lupi, così parlo perché è moderato, e
14:02non voglio parlare con Salvini o con Lameloni perché sono di destra», a noi non va bene.
14:07Perché è la politica che riduce tutto ad un calcolo e non alla condivisione di un progetto
14:13politico. Questo è il punto essenziale. E chi ha orecchi per intendere, intenda.
14:21La seconda osservazione, perché invece, dopo l'orgoglio e la nobiltà della politica,
14:27secondo me noi dobbiamo essere molto coscienti, ed è questo il compito che ci è stato assegnato
14:31da queste tre giorni. E ce l'hanno detto tutti. Se non siamo coscienti che c'è un rischio
14:38enorme nel nostro Paese, e ci accontentiamo dei nostri voti, delle cose che ovviamente
14:45stiamo costruendo, che la democrazia sta rischiando un lento suicidio. Questo è il punto di riflessione
14:54che noi dobbiamo avere, che quel futuro adesso ci ha messo in campo, intuivamo di dover scendere
14:59in campo. Perché l'astensionismo è enorme. E la colpa non è dei cittadini, ma la colpa
15:09è di noi politici. Se ci sono il 60% ormai che alle elezioni regionali non vanno a votare,
15:16più del 50% di astenuti, una domanda dobbiamo iniziare a farcela. Qual è la ragione per cui
15:22la cosa più preziosa che noi abbiamo, la cosa più preziosa su cui i nostri antenati
15:27hanno dato la vita per avere la democrazia, il diritto di voto alle donne, il diritto di
15:33voto al suffraggio universale, si sta così lentamente spegnendo. Questo è il punto che
15:40deve vederci la nostra riflessione politica e anche la risposta a qual è la differenza
15:45con gli altri. Non per cercare una differenza con gli altri nostri amici, ma per sottolineare
15:51il nostro compito, che sono due cose diverse. Noi moderati, hai coraggio di assumersi la
15:58responsabilità e di dire con chiarezza perché c'è questo suicidio lento della democrazia,
16:04facendo una proposta politica, partendo a quel slide fondamentale che ci ha presentato
16:10noto, ma non servono solo per noi moderati, dovrebbero servire alla politica intera. Quando
16:16ci sono 18 milioni di cittadini che non vanno a votare, quando 9 milioni di questi cittadini
16:22sono moderati e abbiamo detto chi sono i moderati, chi sono i moderati? L'avete visto anche come
16:30si autodefiniscono, quali sono le parole che mettono in campo? Responsabilità, concretezza,
16:36diritti, equità tra diritti e doveri. Sono persone normali, come noi, che fanno il loro
16:44dovere, che si svegliano la mattina e vanno a faticare e vanno a dormire la sera. Perché
16:48non votano più? Perché non credono di più nella politica? Perché la politica si è allontanata
16:54da loro. Non è più una politica che decide, è una politica che ha sostituito il dialogo
17:00al dibattito. Quando l'anno scorso feci un convegno con un grande psichiatra sul tema
17:08del narcisismo, mi guardò e mi disse «Voi politici ormai avete sostituito al dialogo
17:15il dibattito. Il dibattito è la cosa più semplice, affermare le proprie idee e non ascoltare
17:20gli altri». Per cui fai i talk show, fai le cose, arriva chiunque. Noi in questi tre
17:25giorni abbiamo dialogato, cioè abbiamo messo in campo le nostre idee, i nostri valori e
17:31le abbiamo confrontati con gli altri, ci siamo arricchiti. Ma innanzitutto le abbiamo confrontati,
17:36le abbiamo confrontati tra di noi. E devo dire che la cosa più bella di questi giorni
17:41è stata, anche se ovviamente i giornalisti giustamente non c'erano, è stato quel dibattito
17:46che abbiamo fatto dalle 19 fino alle 22. E io ero commosso a vedere anche quello che
17:52alle 21.58 parlava con altri dieci amici ed era qua, sul parco, orgoglioso di parlarne.
17:59Ero orgoglioso di aver sentito la ragazza di 18 anni che mi citava Kant, figuratevi, di
18:05Salerno, Napoli, adesso non ricordo più, di Napoli. Ero orgoglioso di aver sentito un
18:11nostro candidato che mi ha detto «Io con orgoglio ci sono altri amici che non cito il partito
18:15che ogni tanto fa campagna, annessioni e campagna acquisti contro di noi, che voleva che io
18:20passassi e mi candidassi nelle sue liste». E io ho detto «No, no, perché credo la mia
18:25adesione, anche se non ho nessuna speranza di essere eletto, ha preso 3.000 preferenze,
18:30è in noi moderati, perché quella è la nostra casa». Come risponde questo contenuto al suicidio
18:36della democrazia? Ritornando a far capire che la politica è decidente, che è concreta,
18:43che si assume il bisogno degli altri, che parla delle questioni che sono al centro. Ma
18:49non solo, cioè, citando Sant'Agostino, la speranza a due figlie, una è la rabbia di
18:56vedere le cose come non vanno, l'altra è la speranza di capire che possono cambiare.
19:02Questo è il nostro compito. Non solo la rabbia, tanti amici denunciano la rabbia e noi condividiamo
19:08la rabbia. Non c'è sicurezza, giusto? Ma come rendiamo le nostre città più sicure? E c'è uno
19:14dei problemi più grossi, vedete che non sto ripetendo le cose degli altri amici, ma non perché
19:18non siano importanti, perché sono già… cioè, le abbiamo acquisite nel nostro programma politico.
19:23Poi concludo adesso con tre o quattro punti politici su cui noi ovviamente vogliamo
19:29batterci e continuare a lavorare. Dicevo appunto, dialettica e dialogo, pensate che il tema
19:41dell'astensionismo, secondo me, va esattamente sul tema della teoria del… siamo diventati
19:48una società del singolarismo. Siccome cito sempre gli antichi, mi hanno dato una citazione
19:54di una cantante che io non conosco, ma che dicono, molto famosa, che è Shakira, che fa una
19:59canzone, pensate, pensate, sono stati i giovani che ieri facevano il karaoke, che fa una canzone
20:05incredibile. Siccome l'ha lasciato il compagno, il marito, la persona con cui stava, dice,
20:13finalmente sono sola. Primo ero fragile, perché ero dentro un rapporto, adesso sono sola. La forza
20:20è che sono sola. Pensate ai nostri ragazzi, il messaggio che arriva. La comunità è invece il
20:27luogo in cui una persona naturalmente si sente coinvolta. Quel noi è il nostro punto di forza.
20:34Quei moderati sono il metodo con cui noi portiamo avanti le nostre battaglie. Ma se noi ci ricordiamo
20:40quel noi, quell'insieme, che vale per tutti ed è stato anche il tentativo di questi giorni non di far
20:45fare la carrellata uno all'altro, ma di valorizzare ognuno di noi per le proprie storie, per il
20:51contributo e per la differenza che poteva portare. Allora, andiamo ovviamente su tre passaggi politici
21:01che avete detto, ma io voglio riprenderle come nostre battaglie. La prima, siccome l'abbiamo
21:08vista in questi giorni, siamo tutti contenti che si è riconosciuta che la coalizione è fatta di
21:14quattro partiti. E credo che questo sia in due anni il nostro risultato più importante.
21:20Ma non perché ci hanno riconosciuto questo, ma per la dignità del contributo che noi abbiamo
21:25portato. Perché in politica, e questo è il passaggio che voglio fare, valgono tutti
21:31i voti, tutti sono utili e tutti i voti sono utili. Ricordiamocelo, deve ricordarcelo la
21:37coalizione. Tutti sono utili, lo ha testimoniato l'altro giorno Giorgia Meloni, dicendoci l'utilità
21:44che noi abbiamo avuto. Eppure non abbiamo gruppi parlamentari enormi. Non abbiamo gruppi
21:49parlamentari enormi, abbiamo nove deputati e tre senatori. Eppure Giorgia Meloni è venuto
21:55a dirci grazie al vostro contributo, grazie alle vostre battaglie, grazie alla qualità.
22:00Ci sono altri gruppi che hanno cento deputati, che ne hanno sessanta, ottanta. Quindi la coalizione
22:05si fonda su un principio fondamentale dell'utilità di tutti, della differenza del contributo di tutti.
22:12voti. Così come tutti i voti sono utili. Perché se non ci si ricorda, e qui ognuno di
22:18voi potrebbe fare testimonianza e non finire, che anche un voto puoi perdere anche di un
22:24voto. E questo principio della democrazia dimostra l'utilità di tutti i partiti che fanno
22:30parte della coalizione. Ma questo non può essere solo a parole. Questo deve diventare
22:35anche un riconoscimento operativo. Noi non chiediamo poltrone eccetera, chiediamo dignità
22:40nei territori, chiediamo dignità nelle regioni, chiediamo dignità a livello nazionale per
22:46il contributo di utilità, di qualità, di contributo e di voti che stiamo portando. Devo
22:53dire che il collegamento e la presenza dei tre presidenti regionali che abbiamo avuto qui
22:59ci ha dimostrato questa cosa, nel senso che c'era Occhiuto, Calabria, c'era Bucci a
23:05proposito della Liguria e dei movimenti civici, abbiamo fatto il collegamento con Stefani,
23:08lì non abbiamo avuto per pochissimi voti il consigliere regionale. Stefani ha riconosciuto
23:13la nostra utilità, ha detto voi fate parte della coalizione e troveremo le modalità per
23:18cui anche il vostro partito possa essere rappresentato. Ecco, noi vogliamo dire questo.
23:23Per questo, se la coalizione è fondamentale in una democrazia del bipolarismo e dell'alternanza,
23:30la legge elettorale non può che essere sempre più indirizzata verso questa rappresentazione.
23:38Quindi per noi, e lo dico ripetendo l'intervista che feci io, ma che tanti anche nostri amici
23:43hanno fatto, ci sono tre principi fondamentali che nella legge elettorale che siamo disponibili
23:48e che vogliamo cambiare devono essere, per noi moderati, principi cardine.
23:53Sapendo, come premessa, che noi non vogliamo la legge elettorale che si cambi solo per vincere,
23:58anche perché, siccome molti di noi fanno politica da più di trent'anni,
24:02che sanno che tutti quelli che hanno cambiato il sistema elettorale per vincere hanno poi perso puntualmente.
24:07Quindi, questo mi sembra che sia il punto essenziale.
24:10Ma lo vogliamo per dare sempre di più stabilità ad una democrazia decidente con la riforma del primariato.
24:15Primo, va bene proporzionale con premio di maggioranza, ma deve esserci due condizioni.
24:21Adesso, avete sentito, sono tutti d'accordo con le preferenze.
24:24Il Parlamento metta l'introduzione delle preferenze.
24:27Siamo tutti d'accordo?
24:30Non si capisce perché il parlamentare europeo deve essere eletto con le preferenze,
24:36il consigliere regionale con le preferenze, il consigliere comunale con le preferenze,
24:38il parlamentare no.
24:39Così noi, la gente si allontana sempre di più da noi, perché non li può scegliere, perché sono catapultati.
24:44Prendiamo il sistema delle preferenze delle europee, tre preferenze, laddove c'è l'alternanza,
24:52e questo diventa un sistema ancora di più di partecipazione e di rappresentazione.
24:58Secondo concetto.
25:01La coalizione è importante?
25:03Ci devono essere i listini di coalizione.
25:05Nelle elezioni regionali, quando si inventò le prime leggi regionali con l'elezione diretta
25:13del Presidente, c'erano i listini.
25:16Ma non c'erano i listini per avere i catapultati, c'erano i listini perché il listino rappresentava
25:23esattamente la possibilità della unità della coalizione e della rappresentazione di tutti
25:29sono utili e tutti i voti sono utili.
25:31Se non ci sono i collegi, devono esserci i listini di coalizione.
25:35Terzo elemento, non indifferente, forse qui c'è una discussione aperta, in un sistema
25:40di coalizione è il coraggio di scegliere chi guida la coalizione.
25:44È la tradizione del centrodestra.
25:45Da sempre è stata la tradizione dei trent'anni del centrodestra.
25:48Gli elettori del centrodestra scelgono chi guida la coalizione, è la nostra unità.
25:54Tant'è vero che quando ci presentiamo dai sindaci o ci presentiamo in regione si sceglie
25:58il candidato presidente. Perché non lo dovremmo fare indicando il nome, poi lo mettiamo sulla
26:03scheda, lo mettiamo a parte, lo mettiamo di qua, che il campo largo dica chi sarà il
26:08presidente del Consiglio che vuole guidare il Paese dal 2027 al 2031.
26:12Il centrodestra, mi sembra che ce l'abbia già il presidente che guida la sua coalizione
26:17perché l'ha scelto, non Lupi, non Tajani, non Salvini, nella stessa Meloni, ma fino a
26:21prova contraria, cioè quando gli elettori non si esprimeranno un'altra volta.
26:25Si chiama Giorgia Meloni e quindi per noi la candidata presidente della coalizione è
26:30Giorgia Meloni, anche nelle prossime.
26:36Ultime osservazioni sulla legge di bilancio, nel senso che sono, non ripetendo tutte le
26:41nostre battaglie, solo per dire quello su cui ci aspettiamo, ovviamente un miglioramento
26:46e il gruppo al Senato farà queste battaglie, abbiamo visto un'apertura.
26:49Intanto fateci esprimere da questa Assemblea non solo la solidarietà ma il giudizio.
26:54Netto, chiaro, contro le vergognose strumentalizzazioni che l'opposizione, come sempre, incapace di
27:01dare un'alternativa, sta facendo nei confronti del ministro Giorgetti.
27:07La magistratura faccia quello che deve fare, apra tutto, eccetera.
27:11Ma pensare, come sempre, di utilizzare la magistratura, che è il difetto più grande,
27:16per far venire meno oggi uno dei ministri che più ci sta rappresentando e che più sta
27:22facendo esattamente quello che noi moderati vogliamo fare, responsabilità, concretezza,
27:27attenzione ai fondi pubblici, al debito pubblico, eccetera, eccetera, mi sembra che sia una cosa
27:32vergognosa.
27:33Noi abbiamo messo al centro la famiglia e ce lo ha riconosciuto, lo dico anche per i giornalisti
27:38che si stanno ascoltando e che ringrazio. Fatemi ringraziare anche Radio Radicale, che da tre
27:42giorni segue i nostri lavori. 3,9 miliardi di euro nel triennio 2024-2026 per la famiglia.
27:54Noi moderati è utile? Credo che sia utile, almeno per questo, nel senso che se diciamo
27:59che la famiglia è un pilastro fondamentale, lo facciamo. Non ricordo, ovviamente, tra
28:05l'altro l'ufficio parlamentare di bilancio ricorda che, grazie a tutti l'impatto netto
28:11sulla famiglia, dal 2026 al 2028 è di 18,6 miliardi. Due sottolineature che non sono
28:19state riprese tante dai giornali, qui è una battaglia di tutti noi. La funzione sociale
28:23degli oratori. È la prima volta che vengono dati 18 milioni di euro agli oratori, perché
28:29gli oratori sono una presenza sociale, ovviamente su progetto. Aver portato il tetto del 5 per
28:35mille, l'ha ricordato, intanto non parla nessuno del terzo settore, forse noi moderati potrà
28:41essere portavoce degli interessi di tutto il mondo del volontariato in questi anni.
28:47Educazione e formazione, piena attuazione del principio di susserire età. Noi abbiamo
28:51tre richieste a questo punto su cui stiamo lavorando. L'Isee, e grazie al nostro intervento
28:57che per la prima volta l'esclusione della prima casa dall'Isee è stata tolta, come
29:03ha detto la Meloni, la casa non è una ricchezza, è un diritto, ma abbiamo fatto un'osservazione
29:08che basta vivere nelle grandi città, e questo è uno dei temi su cui noi moderati si deve
29:12impegnare di più. La casa, il diritto alla casa, in particolare sui giovani. Nelle grandi
29:17città è impossibile ormai avere casa. L'altro giorno mi sono imbattuto su una persona che
29:23mi ha detto che io avevo introdotto il canone concordato. Voi sapete tutti che cos'è il
29:28canone concordato. Pensate che a Milano, in zona fiera, il canone concordato, che ha
29:35anche un'agevolazione fiscale al 10%, sapete quanto è? 1.900 euro al mese di affitto.
29:43Questa è la situazione che abbiamo davanti. E non è colpa, ovviamente, dei proprietari
29:48di casa. O si interviene in questa situazione, per questo noi abbiamo fatto la battaglia
29:54sugli affitti lunghi. Non per andare contro i proprietari di casa, ma perché dobbiamo
29:59utilizzare, se abbiamo poche risorse economiche, quelle risorse per favorire chi risponde di
30:04più al bene pubblico, all'interesse comune. C'è bisogno di case in affitto? Bene, ti premio
30:09fiscalmente, anche con zero, a condizione che però metti quelle case in affitto, non
30:13a 1.900 euro, ma a 500, 400, 600 euro. Perché accade questo? Non per cooperizzare gli affitti
30:21brevi, ma se non capiamo che il mercato si è distorto e non interveniamo su questo, questa
30:27è una delle battaglie che abbiamo fatto. Poi abbiamo richiesto, ovviamente, la questione
30:32dei libri scolastici. Speriamo che avvenga. Ce l'ha riconosciuto anche Antonio, siamo
30:36solo contenti. E infine c'è una battaglia delle battaglie che vedrà Maristella Gelmini
30:41con Giusy Versace e metteremo anche Ilaria Cavo dall'altra parte, così almeno un po'
30:46di stalker ce l'avrà anche lei, che per noi è veramente una battaglia di libertà.
30:53E lo ha detto anche qui, tutta la coalizione l'ha messo nel suo programma, l'abbiamo sottoscritto
30:58tutti e quattro, l'effettiva parità scolastica nel nostro Paese. Abbiamo dato 165 milioni
31:04di euro in più alle scuole paritarie, in particolare alle materne e ai ragazzi disabili
31:10che frequentano le nostre scuole paritarie. C'è un principio che vale più dei 20 milioni
31:15che abbiamo chiesto, che è il buono scuola a livello nazionale. Per la prima volta aiutare
31:19le famiglie più deboli a scegliere se mandare in una scuola paritaria o in una scuola statale,
31:23non perché sono poveri o perché non se lo possono permettere. Chi può permettersi oggi
31:28di pagare 4-500 euro al mese dirette in una scuola paritaria, quando guadagnano magari
31:331.600 euro in due, alla fine diventano 3.000 euro. Quindi il buono scuola e questa possibilità
31:40che in questa legge di bilancio un segnale possa essere dato, mi sembra che il ministro
31:44Giorgetti su questo abbia perso, per noi può essere una battaglia qualificante identitaria
31:49che credo tutti noi condividiate. Concludo. Ce ne sono tantissime altre battaglie, ovviamente,
31:58ma ne parleremo dopo, così come mi è piaciuto che negli interventi dei nostri amici, io ricordo
32:04che un'altra bellissima sessione è stata quella dopo la ricerca di Noto, legata agli interventi
32:09appunto dei nostri, di Alessandro Colucci, di Pino Galati che ha tenuto e che ha fatto una
32:15sintesi puntuale, ma anche di Cannizzaro, del nostro responsabile del tesseramento e
32:21dei nostri due amici che hanno declinato, che cosa vuol dire un welfare, Renata Polverini
32:26e bene gli stati generali, Renata andiamo sugli stati generali del welfare e Andrea Costa
32:31sulla sanità. Sulla sanità noi diciamo una cosa che non si è ancora attuata nei tre
32:35anni e che sarà ovviamente, credo, una delle battaglie che non si concluderà in questo
32:41anno. Ormai la sanità non è solo la cura fisica, la sanità è la cura integrale della
32:46persona e se la persona è al centro non possiamo più dimenticarci che è la cura della psiche,
32:51che è la cura dell'animo, è fondamentale. Lo psicologo di base è diventato una necessità.
33:00Quanto il medico di base? Se siete d'accordo, noi sullo psicologo di base e sullo psicologo
33:06scolastico dobbiamo fare. Non ci sono risorse, abbiamo messo altri 7 miliardi di euro sulla
33:10sanità. Si prenda una quota di questi 7 miliardi e li si destini a questo. Così come
33:15ultimo passaggio di contenuto, perché ci sono state tante polemiche e Saverio lo ha
33:21ovviamente ribadito, noi siamo in economia, lo avete visto nel panel, nell'alleanza scuola
33:28lavoro e alleanza lavoratore e imprese. Scuola, lavoro e imprese. Questo è tutti i alleati,
33:37non uno contro l'altro. Contrattazione collettiva, premi di produttività, eccetera. Perché noi,
33:41ricordiamocelo, noi moderati, a proposito delle differenze, crede all'economia sociale
33:46di mercato, che vuol dire libero mercato ed equità sociale. Saverio, a nome di tutti
33:54noi, ha fatto la battaglia sul conto corrente obbligatorio. Io voglio qui fare un passaggio
34:00importante. Le banche sono un pilastro fondamentale della nostra economia. Ha fatto bene Messina
34:06a fare con orgoglio, l'amministratore delegato di Banca Intesa, con orgoglio a rivendicare
34:12che non devono essere additate. Noi non siamo i populisti che dicono che le banche mangiano,
34:17eccetera. No, sono uno strumento fondamentale, fondamentale dell'economia, a condizione che
34:23queste risorse siano date all'economia reale, cioè messe a disposizione alle famiglie, alle
34:28imprese, eccetera. Ma l'equità sociale è importante, per cui quando facciamo la battaglia
34:33per il conto corrente unico, di base per tutti, oppure per dare un contributo alle cose, non
34:40è una battaglia contro, a proposito di ponti, è una battaglia per metterci insieme. Ho
34:46fatto alcune declinazioni, sono stato molto lungo, sono 30 minuti, voglio concludere a questo
34:51punto, non posso più citare Sant'Agostino, ma vi cito Avel, che secondo me è un altro, perché
34:57hai ragione, Saverio sulla speranza. E poi, tra l'altro, su tutto il tema, mi ha fatto molto
35:05piacere anche il giudizio che ha ripreso Antonio sul tema della politica estera, abbiamo avuto
35:10una possibilità di approfondimento enorme sul tema della politica estera. E devo dire che anche da
35:15qui, anche noi lo diciamo, l'ha ripetuto Tagliani, l'ha detto ieri Salvini, che le dichiarazioni di
35:20questa signora, che dovrebbe essere una relatrice, cioè è una signora normale, non dovremmo neanche
35:25dagli retta, uno dice, la pensi. Il dramma vero è che questa è relatrice, questa signora
35:30albanese, all'ONU, all'Organizzazione delle Nazioni Unite. E come fai a dire quella cosa
35:36che hai detto, dove l'ONU dovrebbe difendere i diritti di tutti? E la libertà di stampa
35:42è il diritto principale e fondamentale di tutte le libertà, lo abbiamo detto anche nell'attentato
35:47Aranucci, un attentato alla stampa è un attentato alla cuore dello Stato. Quindi quella dichiarazione
35:55è inammissibile e quella signora non può più fare la redatrice dell'ONU, se ne faccia
36:00una regione, faccia la candidata, faccia dove vuole, ma non può più occuparsi dei diritti
36:06dei palestinesi piuttosto che i diritti degli altri, perché l'iscredita con quell'atteggiamento
36:12non è credibile per quelle battaglie. Io non ascolterò mai più un argomento fatto
36:17da questa signora, perché è di parte, perché è parziale. Bene, allora, concludendo, abbiamo
36:23il 2,9% nelle 11 regioni, ragazzi, questo è solo un mattone, un mattone su cui costruire.
36:34All'oratorio si cantava una canzoncina, così mi prenderete tutti in giro, mattone su mattone
36:39viene su una grande casa, che fatica che si fa. La fatica me la testimoniate tutti
36:45voi e fatevi un applauso. La coscienza, se vuoi vi faccio anche la canzoncina che faceva
36:54mattone su mattone viene su una grande casa. Allora, la fatica la facciamo, ma la casa la
37:01stiamo costruendo. E sappiamo che la speranza non è l'ottimismo, la speranza è diversa
37:09dall'ottimismo. Lo diceva Havel, grande Presidente, ricordatevi che la speranza non c'entra niente
37:16con l'ottimismo. Noi siamo ottimisti, perché siccome abbiamo preso quei voti, speriamo di
37:20prendere il 20%. No. La speranza è diversa dall'ottimismo, diceva Havel. La speranza è la
37:28certezza che quello che stai facendo è utile e ha sempre un significato. Se noi abbiamo
37:34questa certezza, l'anno prossimo saremo qui a vedere che tanta acqua è passata sotto i
37:39ponti. E quindi io vi ringrazio, vi dico, non so come sono commosso per quello che voi
37:45mi date e ci date a tutta la classe dirigente. La conclusione non può che essere che ringraziare
37:50il nostro coordinatore regionale del Lazio, perché gli abbiamo detto che la faremo sempre
37:55qui, in modo che tu potrai, come sempre, aiutarci. Alzati Marco, perché ti applaudiamo
38:01solo perché ovviamente tutti gli amici sanno che ci sei. Magari andremo in Liguria così
38:07la prossima volta. Grazie a tutti e all'anno prossimo, ma andiamo avanti nel lavoro. Grazie,
38:13viva noi moderati!
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