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  • 2 giorni fa
Una piazza e un duomo gremiti, con un silenzio gelido a fare quasi da contrasto con la folla immensa, le luminarie spente e le casette dei mercatini natalizi mestamente serrate, in un lutto spontaneo in un giorno che come ogni sabato doveva essere di festa. A Cervia sono stati celebrati i funerali di Viola Mazzotti, la 23enne morta martedì 25 novembre, investita da un camion che non le ha lasciato scampo su una pista ciclabile in via dell’Arcoveggio a Bologna. Le polemiche non hanno trovato spazio nel giorno dei funerali celebrati in duomo. A fare da sfondo gli abbracci delle amiche e degli amici, vicini per farsi forza l’un l’altro nel giorno del dolore, le lacrime di chi la conosceva appena: applausi alternati a silenzio e un corteo di palloncini viola che sono stati liberati in cielo all’uscita del feretro. Le lacrime soprattutto dei genitori e della sorella. Presente anche il presidente della Regione Michele de Pascale. A guardare un’intera città sospesa tra le navate del duomo e la piazza vengono alla mente la parole del padre pronunciate in una intervista all’indomani della morte della figlia: «Viola volava leggera sulla vita, non vedeva mai il male».

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