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  • 14 ore fa
Milano, 24 nov. (askanews) - Piazza San Marco a Milano oramai è quasi vuota dopo il funerale di Ornella Vanoni, restano ancora i giornalisti e qualche fan, quando arriva in ritardo Giuliano Sangiorgi, il cantante dei Negramaro. "Non potete immaginare la mia rabbia ma tremo, perché sono arrivato in ritardo e sono arrabbiato. Avrei voluto salutarla in maniera migliore. Lei ne avrebbe riso. Ma credo che questo sia anche quello che ci unisce, l'ironia fino alla fine" ha detto ai cronisti."Io per lei ho scritto 'Arcobaleno' e mi sembra sia quello che resterà di lei: una moltitudine infinita di colori, che attraverseranno le generazioni. Questa canzone rimane un manifesto di vita. Facevamo delle grandi videochiamate, era un mito di una umanità incredibile. Era per me un modo semplice di vivere un mito che resterà per intere generazioni. Sono arrabbiato ma non ho mancato l'appuntamento".

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Trascrizione
00:00Potete immaginare la mia rabbia, tremo non solo mentre canto ma tremo adesso perché sono arrabbiato
00:04ma tremo anche perché avrei voluto salutarla in una maniera migliore insomma
00:09però credo che questo sia anche un po' quello che ci finisce, questa ironia fino alla fine
00:14Cosa ti resta di Ornella? Hai detto in realtà ora comincia la sua vicenda, ascoltaci, cosa resta di Ornella?
00:20Di Ornella resterà tutto quello che è, non quello che è stato, quello che è stato e debilifico
00:26quello che è e che sarà per sempre, cioè io per lei ho scritto a Cobaleno
00:31e oggi mi sembra che è quello che resterà di lei, una moltitudine incredibile, infinita di colori
00:37che attraverseranno le generazioni per sempre, quindi aver collaborato insieme in ultimo
00:45per questa canzone che rimanda comunque un manifesto di vita dopo un grigio
00:49è come essere partecipi di quel sorriso che voleva lei e che in questo momento sto facendo
00:55anche se in maniera forzata ma ce la devo fare, ce la devo fare tutti
00:58e questo credo che sia un segno sempre più a me la noni, cioè anche questo ritardo ripeto
01:04essere un po' ribelli e a ribellarsi a questi ritardi italiani sembra quasi ironico
01:09ma avrebbe sorriso molto e riso molto di questo ritardo all'ultimo appuntamento
01:16faceva queste videochiamate da grande amica, da grande familiare per cui mi chiamava Fofoso
01:21perché ero il meridionale per eccellenza per lei e quindi scherzava in qualsiasi ora del giorno e della notte
01:26e per me comunque rimaneva Ornella Manoni da un certo punto di vista, cioè il mito
01:32però dall'altro lato si avvicinava con questa sua umanità in una maniera incredibile
01:36però rimane questa distanza siderale che io vorrò mantenere perché non la racconto
01:41perché sono dall'altra parte insieme a voi a vedere un mito che si rapporta con una persona
01:45con un'umanità incredibile, quindi quelle videochiamate sono ricordo che voglio in realtà condividere
01:50per far capire quanto fosse semplice poi vivere con un mito che invece resterà nei secoli
01:57dei secoli per sempre e nelle nuove generazioni, quindi io adesso mi sto calmando
02:01perché quel ritardo mi ha fatto veramente arrabbiare, però all'appuntamento Ornella ci sono arrivato
02:06e tu stai dovendo e fra poco diventi arcoboleno
02:09Grazie
02:11Grazie
02:13Grazie
02:15Grazie
02:17Grazie
02:19Grazie
02:21Grazie
02:23Grazie
02:25Grazie
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02:29Grazie
02:31Grazie
02:33Grazie
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