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  • 2 settimane fa
ROMA (ITALPRESS) - Il direttore editoriale di Italpress, Italo Cucci, analizza la domenica sportiva parlando della vittoria dell'Italia del tennis in Coppa Davis e del calcio italiano.

ic/gm/gtr

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Trascrizione
00:00Sì, il tennis ha dato una bella lezione al calcio, ma non mi riferisco a quella storia
00:19degli ascolti televisivi, una roba da ridere, il calcio è eterno, i campionissimi della
00:26racchetta passano, come tutto passa, no, la lezione è un'altra, molto pratica e molto
00:32sportiva, ci sono gli allenatori italiani, la gran parte, che si presentano o prima o
00:38dopo la partita a lamentare l'assenza di Tizio, di Cario, Sempronio, soprattutto, ah, mi manca
00:45quello che fa i gol, ah, mi manca il portiere, gli manca sempre qualcosa, anche se ricordo
00:52i tempi in cui le squadre avevano una quindicina di titolari, mentre adesso ne hanno 25, che
00:59non si sa a cosa servono, perché c'è sempre qualcuno che manca, beh, il tennis ha vinto
01:06la Coppa Davis e gli mancava l'immancabile, vale a dire Sinner, gli mancava Musetti, mamma
01:16mia, ma come si fa? Avete visto come si fa? Si fa squadra, si fa coraggio, si fa impegno,
01:25anche un po' di pazia, via, non ci sta male, perché alla fine avete visto la scena bolognese,
01:32una scena patriottica, di ragazzi contenti di aver vinto, dedicando addirittura il loro
01:40successo a quello che se ci fosse stato, vincere una Coppa Davis diventava una cosa normalissima,
01:49invece vinta con questi ragazzi, come a Stradinari, un'impresa indimenticabile, è stata una cosa
01:59del tutto Stradinari.
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