«L'Italia ha alzato la terza Coppa Davis consecutiva, quarta della sua storia, comprendendo quella mitica vinta nel 1976 in Cile dalla squadra Panatta, Bertolucci, Barazzutti, Lucarelli. Capitano non giocatore Pietrangeli. Sapete bene che Domenico Procacci ci ha costruito la docu serie sportiva italiana più bella mai fatta.Quando verrà il momento di storicizzare il tennis azzurro di quest'epoca, i gusti saranno meno sapidi e divertenti. Perché questi ragazzi si vogliono bene, tifano l'uno per l'altro. E le rinunce di Sinner e Musetti, primi ieri a spedire il loro giubilo via Instagram, non sono vissute dall'ambiente come un'offesa alla nazione, ma come un'occasione di gloria per chi in classifica viene dopo di loro»: racconta così Paolo Condò nella nuova puntata della sua videorubrica "Un centimetro alla volta".«Il 2025 sarà ricordato per sempre come l'anno santo del tennis italiano, perché sinceramente Open d'Australia, Wimbledon, ATP Finals, Musetti entrato stabilmente fra i primi dieci del mondo. E adesso Cobolli e Berrettini con il sostegno forzatamente morale di Sonego, Vavassori e Bolelli. Loro erano pronti ma i due singoli artisti sono stati perfetti e di conseguenza hanno chiuso ogni spazio.Berrettini è un numero due quasi imbattibile, la sua classifica non rende minimamente il suo valore reale. Il numero uno Cobolli è un talento ancora in via di sviluppo. Come ha scritto Paolo Bertolucci, questa Davis può dare la spinta per salire ulteriormente».
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