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00:00:0020 e 30 buonasera, vi ritrovate all'appuntamento dedicato alla salute, l'avete letto oggi
00:00:29sul giornale di Brescia anche online parleremo di chirurgia della spalla ma non solo dell'atto chirurgico
00:00:36ma anche del posto operatorio e quindi parleremo anche di fisioterapia, di ripresa alla vita quotidiana
00:00:43e parleremo anche di anestesia. Lo faremo con i quattro ospiti che ho questa sera in studio, ho il piacere
00:00:50di riavere qui con me il dottor Giovanni Battista Vinanti responsabile dell'unità operativa di ortopedia
00:00:57sezione 3 dell'Istituto Clinico San Rocco di Ome, buonasera. Buonasera a lei. Un ben ritrovato anche al dottor Alberto Rossato
00:01:05il medico della stessa equip, buonasera. Buonasera, buonasera a tutti. E come anticipato prima parleremo di anestesia
00:01:12lo faremo con il dottor Nicola Stigliano anestesista e rianimatore dell'equip blocco operatorio terapia intensiva
00:01:18dell'Istituto Clinico San Rocco. Buonasera. Buonasera. Un ben trovato anche al dottor Giovanni Bua
00:01:25responsabile dell'unità operativa di riabilitazione del servizio di fisioterapia e recupero di riabilitazione funzionale.
00:01:32Buonasera. Buonasera a tutti, grazie. Allora una bella puntata perché so che vi interessa molto la spalla, il ginocchio
00:01:40quando parliamo di queste tematiche, insomma il pubblico è molto interessato da casa, so che stanno
00:01:48già arrivando i primi messaggi perché ovviamente avete letto il nostro articolo, ve lo ricordo, la regia
00:01:54l'ha messo in sovraimpressione, potete partecipare con noi in diretta chiamando il numero verde oppure
00:02:00scrivendo semplicemente dei whatsapp. I medici studio sono sempre molto disposti a rispondervi e quindi ad aiutarvi.
00:02:07Allora dottor Vinanti, inizierei da lei e le chiedo subito quali sono le patologie più comune che colpiscono
00:02:16ahimè la nostra spalla. Le patologie sono tantissime, infatti è una bella sfida per noi specialisti arrivare
00:02:25a una diagnosi cominciando a visitare il paziente. Direi che le patologie più frequenti ma anche più conosciute
00:02:31da parte dei pazienti e del comune utente sono lesioni tendine della cuffia dei rotatori, patologia molto frequente
00:02:41soprattutto nei pazienti di sopra dei 50 anni. Questo è un insieme di quattro tendini che dalla scapola si portano
00:02:50abbracciare la testa omerale e ai noi, perché anch'io ho passato i 50 anni ormai, non lo diciamo, pian pianino
00:02:58arrivano a cedere o per un trauma o proprio per usura progressiva del tendine. Un'altra patologia molto frequente
00:03:06è la capsulite, che è una banale infiammazione che poi pian pianino passa nella stragrande maggioranza di casi
00:03:12con le giuste terapie. Non ha bisogno di intervento chirurgico, però è dolorosissima. Quando mi vedo arrivare
00:03:19un paziente in ambulatorio con gli occhi un po' segnati perché è un mese che non dorme, comincio subito
00:03:24a pensare a questa patologia. Poi ci sono le lussazioni di spalla. La spalla, pensate un po', è l'articolazione
00:03:31del nostro corpo che ci permette il maggior range di movimento. Però al tempo stesso quindi si espone a un quadro
00:03:38di instabilità, facilmente perde i propri rapporti articolari, esce la spalla. Anche questo è frequente
00:03:44soprattutto nel paziente giovane, magari il paziente giovane sportivo. Ecco, potremmo riassumere in queste
00:03:50tre patologie poi, pochettino meno frequente per fortuna perché certe volte si arriva a dei disastri,
00:03:57c'è il danno artrosico, l'artrosi dove si rovina la cartilagine progressivamente all'interno della spalla
00:04:02e questo riguarda nella maggior parte dei casi il paziente anziano.
00:04:09Assolutamente. Non parliamo di anzianità sopra i 50 anni ma, dottor Rossato, le faccio...
00:04:14Qual è invece over 50 la lesione che colpisce di più?
00:04:19Allora, se parliamo...
00:04:20Ovviamente di spalla.
00:04:21Di spalla, certo. Parliamo prevalentemente in questo caso della cuffia dei rotatori.
00:04:26Quindi, appunto, abbiamo detto un insieme di quattro tendini che hanno una tendenza ad avere
00:04:31delle alterazioni di tipo degenerativo, per cui si espongono alla lesione, spesso che può essere
00:04:37anche senza un'eziologia traumatica ma proprio puramente degenerativa, legata a microtraumatismi
00:04:43o legata all'overuse o legata proprio all'età stessa. Su queste condizioni si possono inserire
00:04:48dei traumi, delle piccole cadute, dei piccoli traumatismi o anche in seguito a sforzi particolari
00:04:54e quindi si può verificare una lesione di questi tendini. Il più coinvolto è il
00:04:59sovraspinato, soprattutto in caso di eziologia puramente degenerativa. Quando c'è un trauma
00:05:05può essere coinvolto spesso anche un altro tendine che si chiama sottoscapolare o anche
00:05:10un altro tendine che si chiama sottospinato. Questi sono i tre tendini che principalmente
00:05:13si possono lesionare.
00:05:15E parlando di lesione della cuffia dei rotatori, peggiorano sempre nel tempo? È una questione
00:05:22di tempo? Tendenzialmente potremmo rispondere di sì, però c'è lesione e lesione. Come
00:05:28io spiego ai miei pazienti, quando si parla di lesione della cuffia dei rotatori si entra
00:05:32in un mondo. Per cui alcune patologie, alcune lesioni della cuffia dei rotatori sono lesioni
00:05:38che evolvono molto velocemente. Già nel giro di un paio di mesi si rischia di non uscire
00:05:44più a ripararle perché quando le lesioni coinvolgono più tendini, come diceva prima il dottor
00:05:50rossato, i monconi e i tendini si ritirano velocissimamente, si staccano la testa omerale
00:05:56e si ritirano. Altre lesioni invece sono molto più stabili perché la lesione riguarda
00:06:02una piccola parte del tendine, allora il tendine rimane ancora inserito, attaccato, ancorato
00:06:08alla testa dell'omero e quindi non si ritira. E quindi in questo caso il paziente può essere
00:06:13operato anche dopo diversi mesi. Quanto conta il tendine e quindi la qualità del tendine
00:06:22nella possibilità chirurgica poi? È fondamentale perché tendini estremamente degenerati hanno
00:06:29una scarsa capacità biologica di guarigione. Infatti si parla di lesioni che tendenzialmente
00:06:35non hanno indicazione a una riparazione chirurgica a oltre i 70 anni o oltre i 65 anni. Comunque
00:06:43utilizzando i corretti esami diagnostici, per esempio una risonanza magnetica, siamo già
00:06:47in grado di capire quale può essere la qualità del tendine e del muscolo relativo al tendine
00:06:52perché spesso possono essere gravemente atrofizzati. Se abbiamo tendini, se ci troviamo
00:06:57di fronte a un tendine troppo degenerato che non permette quindi una soluzione riparativa
00:07:02o un paziente troppo avanzato con gli anni, allora non si parla più di riparazione ma
00:07:08si potrà parlare eventualmente di altri tipi di interventi come per esempio la protesi.
00:07:12Ci sono delle protesi che si chiamano protesi inversa che sono in grado di funzionare anche
00:07:16senza la cuffia dei rotatori. Allora mi dicono che arrivano già i primi messaggi, vediamo
00:07:21il primo insieme. La lesione della cuffia può essere causata da usura, trauma o entrambi?
00:07:33Ci chiedono da casa?
00:07:36Rispondo io. Entrambi, l'abbiamo appena detto. Spesso ci può essere una base degenerativa
00:07:41perché lo stesso trauma a 20 anni è difficile che causi una lesione della cuffia dei rotatori,
00:07:46magari a 60 sì, però un trauma o una cirurgia traumatica si può inserire e quindi sicuramente
00:07:52è una delle concause della lesione della cuffia dei rotatori o può esserlo quantomeno.
00:07:58Benissimo. Allora, l'altro messaggio lo vediamo tra pochissimo. Vi voglio chiedere insomma
00:08:04in quali casi è necessario aspettare e in quali invece ritenete che si debba intervenire
00:08:12fin da subito. Ma io mi aggancerei anche a quello che dicevamo prima, l'evoluzione della
00:08:17lesione. È un concetto importante e il paziente proprio deve capire questo. Ci sono lesioni
00:08:21che evolvendo velocemente devono essere riparate. Quindi se ci troviamo di fronte a un paziente
00:08:28discretamente giovane, quindi facciamo finta che mi ritengo ancora giovane, quindi il 55enne
00:08:35che ha avuto un trauma, una lesione che coinvolge magari il tendine del sovraspinato completamente
00:08:41o magari anche un tendine adesso vicino come sottoscapolare o il sottospinato, il paziente
00:08:49deve essere portato in sala operatoria. Bisogna ripararlo perché sennò possiamo prevedere
00:08:54che questo danno evolva e porti negli anni a un'usura progressiva dell'articolazione intera
00:09:00e quindi è bene riparare. In altri casi quando la lesione è piccola, stabile, magari il
00:09:07paziente comincia ad avere più di 70-75 anni, poco sintomatica, allora si preferisce
00:09:14andare a impostare un trattamento conservativo, che vuol dire non chirurgico, per esempio
00:09:19infiltrativo, fisioterapico, come ci racconterà dopo il dottor Bua e si valuta a distanza la
00:09:26risposta al trattamento e quindi il dolore e il residuo.
00:09:29Allora, un altro messaggio da casa, chiedono che tipo di fisioterapia è più efficace per
00:09:36la cuffia dei rotatori. Dottor Bua.
00:09:40Allora, diciamo che il trattamento per la cuffia dei rotatori dipende sostanzialmente
00:09:47da qual è il danno che ha portato a una sindrome della cuffia dei rotatori, quindi se per cuffia
00:09:54dei rotatori si intende una infiammazione dei tendini della spalla, il problema nasce da
00:09:59il fatto che bisogna riconoscere in quale fase del percorso infiammatorio ci ritroviamo.
00:10:04Quindi, se siamo in una fase iniziale, quando abbiamo la presenza di una tendinite della
00:10:09spalla, quindi un'infiammazione del tendine, allora abbiamo la possibilità di intervenire
00:10:15per evitare che il processo infiammatorio vada col tempo a far degenerare il tendine stesso,
00:10:23quindi a determinare quella che viene definita una tendinosi e quindi una degenerazione del tendine.
00:10:28quindi intervenire in questa fase. In questa fase possiamo intervenire con una serie di
00:10:33trattamenti, molto indicati sono i trattamenti di terapia fisica, quindi l'applicazione di
00:10:40terapie quali la laser terapia ad alta potenza, la tecar terapia o la crioterapia, terapie
00:10:47che bloccano il processo infiammatorio e quindi evitano che il processo di irritazione del
00:10:53tendine conduca ad una degenerazione del tendine. Poi ci sono tutti i trattamenti di
00:10:58fisioterapia vera e propria, trattamenti che devono badare da una parte a ridurre tutte
00:11:03quelle condizioni di sovraccarico sui tendini, quindi usura determinata poi dal sovraccarico,
00:11:09quindi equilibrare il funzionamento della spalla e poi anche tutti quelli che sono gli squilibri
00:11:13posturali, anch'essi importanti in quanto molto spesso responsabili delle problematiche
00:11:19della spalla.
00:11:21Benissimo. Leggiamo un altro messaggio da casa, vediamo.
00:11:24Alberto, 50 anni, buonasera, sono in cura da un anno per un dolore alla spalla, dall'ecografia
00:11:31è risultato un evidente conflitto subacromiale con importante riduzione dello spazio di scorrimento
00:11:37subacromiale accentuato nelle prove dinamiche. Da allora sto eseguendo la fisioterapia, rinforzo
00:11:43muscolare e ginnastica mirata. Ho anche effettuato svariata infiltrazione di acido ialuronico
00:11:49e corticosteroidi, ma il dolore non accenna a diminuire quando faccio determinati movimenti.
00:11:55Come agire in questi casi visto la permanenza del dolore? Grazie e buona serata.
00:12:02Allora, sicuramente in questo caso abbiamo un paziente che bisognerebbe inquadrare bene,
00:12:10cioè capire quali sono effettivamente le indagini che ha eseguito e dall'ecografia bisognerebbe
00:12:17andare a valutare bene quali sono clinicamente le problematiche relative al tendine, perché
00:12:26se ha già eseguito delle fisioterapie, della ginnastica e ancora non abbiamo dei risultati,
00:12:34bisognerebbe probabilmente approfondire con una risonanza magnetica e in quel caso poi
00:12:38eventualmente valutare se sono presenti delle lesioni tendine ed eventualmente indirizzare
00:12:43all'ortopedico. Noi in genere quando cominciamo a seguire dei pazienti per problematiche di
00:12:48questo tipo, dopo un primo approccio in cui proviamo appunto a effettuare un trattamento
00:12:53di tipo conservativo, ci confrontiamo, ci relazioniamo poi con i colleghi, con gli ortopedici, in quanto
00:13:02ogni caso poi va inquadrato in relazione al decorso clinico e quindi va inquadrato in modo
00:13:10tale da indirizzarlo verso eventuali passaggi successivi che probabilmente sono quelli chirurgici.
00:13:16Benissimo, grazie. Abbiamo una telefonata da Milano, il signor Sergio, pronto, buonasera.
00:13:22Buonasera, senta vorrei chiedere a un dottore lì da voi, mia moglie è caduta in casa, si è rotta il femore
00:13:32e ha lussato leggermente l'omero. Davanti all'obiettivo dei dottori ha fatto tre mesi di riabilitazione,
00:13:41il professore ha detto direttamente, ha detto da lui che le ho parlato assieme, ha detto guardi,
00:13:46sta rimettendosi molto bene con il femore, però guardi non possiamo intervenire, perché mia moglie ha 82 anni,
00:13:55non possiamo intervenire, però vedendo che i legamenti sono tutti a posto, piano piano lei potrebbe fare
00:14:02la sua riabilitazione e di fatto le hanno fatto delle cosine fatte bene, perché ero là anche a vedere
00:14:07delle cose fatte bene e vedo che sta reagendo bene. Loro matematicamente cosa possono dirmi a me?
00:14:15Che va bene così, che deve continuare così oppure c'è l'intervento?
00:14:20Bene, allora così è un po' difficile forse, vero? Magari un supporto più al signor Sergio?
00:14:26Non abbiamo grandissimi elementi per dare una risposta di assoluta precisione, nel senso che
00:14:31il piano terapeutico parte sempre, sempre da una diagnosi di assoluta precisione, quindi un quadro di questo tipo
00:14:40vorrei mettere insieme da una banale radiografia arrivando idealmente a una risonanza magnetica,
00:14:45abbiamo parlato prima dell'ecografia, l'ecografia è un esame che a me non piace perché troppo spesso
00:14:52non vede tutto o vede addirittura sbagliato e quindi adoro la risonanza magnetica come esame diagnostico
00:15:00e mettendo insieme questi due esami e una buona valutazione clinica della signora si può capire
00:15:06effettivamente se ci sono delle buone prospettive. Da quello che accenna il marito della signora
00:15:12l'ecografia se non sbaglio suggerisce che i tendini, i legamenti come diceva sono integri
00:15:20e questa è una buona prospettiva per la signora. Un'altra buona prospettiva è quello che ci suggerisce
00:15:26l'andamento clinico, lei sta migliorando, quindi a 82 anni non ci sono lesioni tendine, non ci sono
00:15:32altri danni articolari, la prospettiva di recupero funzionale direi che è buona.
00:15:40Se la cosa non dovesse essere così a sei mesi, cinque mesi dal trauma ovviamente risulta
00:15:48imperativo approfondire il quadro con una risonanza magnetica.
00:15:52In questo modo la ringrazio molto perché lei è stato perfetto.
00:15:56Grazie a lei signor Sergio, grazie e buona guarigione per sua moglie. Vediamo abbiamo un altro messaggio,
00:16:02leggiamo.
00:16:03Allora buonasera, da un primo accertamento preliminare mi hanno riscontrato alla spalla
00:16:10sinistra possibile conflitto di nero borsite, mi hanno consigliato l'ecografia, domanda è
00:16:17l'esame più idoneo, sembra che questo telespettatore ci abbia sentito, oppure era meglio la radiografia,
00:16:22la risonanza e quali possono essere gli sviluppi e le cure? Ringrazio anticipatamente.
00:16:27Mi aggancio alla risposta di prima, penso di aver già quasi risposto. Certo è che
00:16:34già due telespettatori ci hanno introdotto in un'altra patologia, o meglio una variante
00:16:42di una delle patologie che abbiamo accennato prima. Parliamo di un problema dei tendini
00:16:47stimolato da un problema conflittuale. Cosa vuol dire? Vuol dire che c'è un ossicino
00:16:53sopra questi tendini, che dà fastidio al tendine stesso e crea un conflitto, che può
00:16:58portare progressivamente all'usura del tendine e addirittura alla rottura. Si può valutare
00:17:04questo in ecografia molto difficilmente, è un problema meccanico, dinamico sì, ma meccanico
00:17:10e lo si valuta molto bene attraverso una risonanza magnetica. Bisogna valutare la conformazione
00:17:15dell'osso, che è l'osso, si chiama acromion, tant'è che il conflitto viene definito conflitto
00:17:21subacromiale, lo si vede in risonanza magnetica, non lo si può vedere in ecografia.
00:17:27Bene, ottima risposta, nel senso che è un dubbio che sinceramente potevo pormi anch'io.
00:17:35Allora, un altro messaggio, poi continuo con le mie domande. Vediamo lesione del cercine
00:17:42da operare? Dipende dall'età. Una lesione del cercine vuol dire che questo paziente ha
00:17:49subito verosimilmente una lussazione della spalla, una lussazione glenomerale e quindi
00:17:54ha subito un trauma che ha portato la spalla a dislocare, cioè l'omero a uscire dalla sua
00:18:00sede. La possibilità che questa lesione possa dare ancora problemi in futuro è molto legata
00:18:06all'età, quindi in questo caso dipende strettamente dall'età del paziente, oltre poi dal tipo di lesione
00:18:12che ha avuto, però ecco, in linea di massima dovremmo capire l'età del paziente, nel senso
00:18:17che più il paziente è giovane, più facilmente questa lesione è da operare, perché questo
00:18:22paziente avrà un'altissima probabilità, se ha meno di 20 anni, di rilussarsi, vicino
00:18:29al 100%. Un paziente in età più avanzata potrebbe avere una probabilità molto minore, un paziente
00:18:34alla mia età potrebbe avere una probabilità bassa, quindi in quel caso anche una lesione del
00:18:38cercine potrebbe non essere chirurgica, ma se è un ragazzo giovane facilmente ad operare.
00:18:43Quindi se parlo di cuffia dei rotatori in un giovane, la mia domanda sarebbe stata operare
00:18:51sì o no e sì?
00:18:51No, questa non è una lesione della cuffia dei rotatori, ma è una lesione del cercine, quindi
00:18:56entriamo nell'altro grande universo che non è più quello della cuffia dei rotatori, ma
00:19:01è quello dell'instabilità della spalla.
00:19:02Bene, grazie, così ho capito.
00:19:04Allora, dottor Vinanti, in questo caso la domanda la pongo a lei, per la cuffia dei rotatori
00:19:08giovani è meglio operare oppure no?
00:19:11Meglio operare.
00:19:11Ah, comunque è meglio operare, va bene.
00:19:14In linea di massima sì, dipende dal tipo di lesione, però possiamo prevedere che la lesione
00:19:20evolva negli anni e quindi il paziente arrivi, essendo giovane, magari alla mia età con grossi
00:19:27problemi perché la lesione è evoluta. Quindi se è sintomatica, se crea dolore, perché
00:19:33di partenza ci deve essere questo, se la lesione è a tutto spessore, perché ricordiamoci che
00:19:41questi tendini non sono dei filetti, sono proprio delle bande che hanno una base di impianto che
00:19:46è 3 cm per 2, quindi sono strutture piuttosto voluminose, grosse e quindi se la lesione è
00:19:54soprattutto a tutto spessore, è l'indicazione assolutamente chirurgica.
00:19:59Parliamo anche di calcificazione, perché è un dramma per molte persone. In questo caso
00:20:07come ci si comporta con le calcificazioni?
00:20:11Allora, è un'altra patologia che coinvolge sempre i tendini nella cuffia dei rotatori,
00:20:15molto frequente, molto frequente soprattutto nelle donne, nelle donne quarantenni. È una lesione
00:20:21molto particolare perché spesso può essere anche un riscontro occasionale. Non sempre
00:20:27la tendinopatia calcifica è sintomatica, qualche volta lo è, spesso lo può essere.
00:20:34Fortunatamente è una patologia tendenzialmente con un decorso benigno. Nell'85% dei casi
00:20:40tende verso una risoluzione anche spontanea, ma proprio la fase del riassorbimento, la fase
00:20:45della guarigione può essere dolorosa perché scatena una reazione infiammatoria. Quindi quasi
00:20:49sempre il nostro compito è cercare di accompagnare la fase finale della patologia curando il
00:20:54sintomo, cercando di sfiammarla. Qualche volta invece questo non accade o se il sintomo è
00:21:00troppo pronunciato, però parliamo in circa del 15% dei casi si può arrivare anche a una
00:21:05soluzione chirurgica.
00:21:07È interessante anche precisare che i pazienti si meravigliano sempre che la tendinopatia calcifica
00:21:13non è un sassolino messo in mezzo alla spalla. È come della sabbietta, della pasta dentifricia
00:21:20all'interno proprio del tendine. Per questo si chiama tendinopatia calcifica. E la si vedeva
00:21:26bene in quell'immagine che la regia aveva proiettato prima. Si vede quella nuvoletta a ridosso
00:21:33della testa omerale sotto quell'ossicino che si chiama cromion. Quella nuvoletta lì è proprio
00:21:38all'interno del tendine.
00:21:40Molto interessante. Allora, vi chiedo quanto dura in media una protesi moderna?
00:21:48Proprio perché è moderna non possiamo saperlo.
00:21:51Perché cosa facciamo noi?
00:21:53Quindi moderno, diamo un età al moderno, andiamo indietro di quanti anni? Perché comunque
00:22:00si stanno evolvendo tanto le protesi che le insegnate voi.
00:22:03Le protesi di spalla hanno avuto una crescita, un miglioramento sul proprio design negli ultimi
00:22:125-6 anni, veramente importante. E questo si unisce anche a una sopravvivenza dell'impianto
00:22:23molto più lungo rispetto alle prime protesi di spalla che sono state messe magari 30-40
00:22:29anni fa. Oggi noi possiamo prevedere che una protesi ben messa di spalla possa durare
00:22:35anche 25-30 anni. Quelle che mettevamo 25-30 anni fa ci raccontiamo ai congressi che durano
00:22:45una quindicina d'anni, ma erano protesi completamente diverse. Oggi sono molto più performanti e anche
00:22:51molto più piccole, meno invasive, vanno molto meno dentro nell'osso e quindi ci permettono
00:22:59di fare questo tipo di intervento dando delle garanzie migliori ai nostri pazienti. Però
00:23:04rimane sempre l'articolazione un po' più delicata alla spalla rispetto a un'anca, rispetto
00:23:09a un ginocchio. Eppure la stessa protesi che noi andiamo a fare alla spalla è un pochettino
00:23:14più delicata. Quindi bisogna spiegare ai nostri pazienti che la devono gestire bene.
00:23:18Ci sono dei segnali per cui capiamo che la protesi che abbiamo non sta funzionando bene
00:23:25o più?
00:23:26Speriamo che non ci siano perché speriamo sempre che vadano bene.
00:23:29Certo, però ci sono anche i casi, diciamo, insomma.
00:23:32Sì, fortunatamente sono rari. Ovviamente il dolore e la limitazione funzionale. Cioè
00:23:37un cattivo recupero del movimento è un segno, un sintomo che qualcosa non funziona. Ecco,
00:23:44sempre accompagnato al dolore vuol dire che probabilmente è qualcosa da rivedere in quel
00:23:48tipo di paziente.
00:23:50Tornando un attimo all'artrosi. È vero che anche senza traumi possiamo comunque svilupparla?
00:23:57È vero, è vero perché è una patologia degenerativa e quindi spesso ci può essere una componente
00:24:04che è costituzionale, ereditaria. Per cui sì, probabilmente spesso può essere una componente
00:24:11esclusivamente di tipo degenerativo, però ovviamente sono sempre pazienti che hanno
00:24:16lavorato una vita, che hanno una certa età, che magari qualche microtrauma l'hanno subito,
00:24:21che magari hanno fatto dei lavori anche usuranti e quindi è sempre una concausa.
00:24:25Do giusto un accenno un po' alla chirurgia, perché la parte dell'anestesia a me ha sempre
00:24:32affascinato molto ed è, dicevamo, un po' anche quella esclusa.
00:24:38È misteriosa.
00:24:38Vero, è misteriosa, però voi anestesisti e reanimatori vivete sempre un po' nell'ombra.
00:24:44Eppure il vostro lavoro è fondamentale quanto quello degli altri.
00:24:50Noi siamo entrati qualche giorno fa all'interno dell'ospedale di San Rocco, proprio per far
00:24:58vivere anche a chi ci guarda da casa quello che succede all'interno di un ospedale.
00:25:03Abbiamo assistito con il collega Berta e la collega Signorelli proprio ad un'anestesia
00:25:10pre-operazione spalla.
00:25:12E allora le chiedo, quali sono i più comuni tipi di anestesia utilizzati durante gli interventi
00:25:22di spalla?
00:25:23E poi un'altra domanda, scusi, immagino che i pazienti vi riempiano di domande, perché
00:25:29verso l'anestesia c'è sempre un po' di dubbio e paura, vero?
00:25:33C'è sempre un po' di timore, sì.
00:25:33C'è sempre un po' di timore.
00:25:35Per quanto riguarda la chirurgia della spalla, sostanzialmente nel 99% dei casi si esegue
00:25:42una tecnica di anestesia locoregionale che si chiama blocco del nervo del plesso brachiale
00:25:47per via interscalenica, associato o a un'analgo sedazione, una sedazione profonda, oppure a un'anestesia
00:25:54generale.
00:25:56Alcuni casi, ma sono casi specifici, richiedono soltanto l'anestesia generale perché ci sono
00:26:01limitazioni di natura, soprattutto polmonare.
00:26:06Quando un paziente viene da me in visita pre-anestesiologica, in generale io spiego la tecnica di anestesia
00:26:12locoregionale in questo modo.
00:26:14Praticamente noi utilizziamo un ago che è collegato a un ecografo e facciamo una punturina
00:26:20in questa regione del collo che è ricca di terminazioni nervose, fra le quali le terminazioni
00:26:25nervose che vanno alla spalla.
00:26:27Attraverso l'ecografo visualizziamo le strutture nervose e quindi le blocchiamo con dei farmaci
00:26:33che praticamente vanno a chiudere le porte del dolore.
00:26:37Questo ci permette di avere un buon controllo del dolore nell'intraoperatorio ma anche nel
00:26:41postoperatorio.
00:26:41A ciò poi associamo una sedazione profonda per cui il paziente dorme, però è facilmente
00:26:47risvegliabile.
00:26:48Sotto il nostro diretto controllo c'è una serie di monitor che ci permettono di capire come
00:26:53vanno i parametri vitali del paziente.
00:26:55Però lei raccontava poco fa, visto proprio con le immagini, per far capire anche a casa
00:27:00che è una parte che solitamente uno...
00:27:03Sì, diciamo che il paziente ha sempre paura dell'anestesia, qualsiasi tipo di chirurgia
00:27:07si faccia, però è normale perché non è facile accettare l'idea che si perde il controllo
00:27:13della coscienza e che si dorma.
00:27:16Come mai lei ha scelto di fare questo lavoro?
00:27:18Ho scelto di fare questo lavoro perché fra le varie specialità era quella che mi sembrava
00:27:22più completa, quindi o avrei fatto questo oppure mi piaceva fare il medico di condotto
00:27:27del mio paese giù in Calabria.
00:27:30Grazie mille.
00:27:31Allora, noi ci dobbiamo fermare d'obbligo per la prima pausa, mi hanno sguidato dalla
00:27:35regia perché abbiamo tantissimi messaggi, quindi non preoccupatevi, al ritorno li leggiamo
00:27:40tutti, a tra poco.
00:27:54Eccoci di nuovo in diretta, leggiamo subito i vostri messaggi, vediamo.
00:27:58Buonasera, dopo un'operazione artroscopica e una successiva recidevante, scusate l'ustazione,
00:28:09è consigliabile un nuovo intervento o fisioterapia mirata?
00:28:14Ecco, allora questo paziente prima ha avuto una lussazione, quindi la sua spalla è uscita
00:28:19fuori di posto, l'evento traumatico ha creato un danno che i colleghi hanno riparato per via
00:28:28artroscopica. Per via artroscopica si riesce a fare gran parte delle riparazioni articolari
00:28:35di spalla, qualche volta può essere utile rivolgersi ad interventi a cielo aperto.
00:28:44Noi che siamo dedicati a questo tipo di chirurgia di spalla, particolarmente a quella artroscopica,
00:28:51riusciamo a coprire la maggior parte degli interventi, anche quelli in esiti lussazione
00:28:55di spalla. Se è recidivato possiamo stabilire se può rispondere a un trattamento riabilitativo
00:29:03o ci dobbiamo orientare verso un nuovo intervento artroscopico o non, a seconda del danno che
00:29:10il nuovo evento traumatico lussante ha creato, perché una lussazione di spalla può ricreare
00:29:15una lesione del cercine, quello che raccontava prima il dottor Rossato, quindi il cercine è
00:29:22quella struttura su cui si attaccano i legamenti, che sono quelle strutture che legano la spalla,
00:29:27la tengono insieme, quindi se si rompono la spalla non sta più insieme e quindi si lussa.
00:29:33Oppure ci possono essere addirittura delle fratture osse, quindi viene a mancare un pezzo
00:29:38di un piattino che tiene ferma la testa omerale, si chiama glena scapolare, se manca quello
00:29:43è un po' difficile che la riabilitazione possa dare un buon risultato, perché meccanicamente
00:29:50la spalla proprio non può stare dentro. Quindi la prima cosa è stabilire l'entità del danno
00:29:55e anche qui risonanza magnetica e tanto spesso io suggerisco di associare alla risonanza magnetica
00:30:02anche un'attacca, perché l'attacca mi studia molto molto bene l'osso.
00:30:07Bene, leggiamo il prossimo messaggio, vediamo.
00:30:13Buonasera, dopo un'attacca e un RM mi hanno diagnosticato una capsulite adesiva in fase in freezing,
00:30:19ho 46 anni, pratico arti marziali, come faccio ad escludere altre conseguenze e a riprendere
00:30:25la piena mobilità motoria grazie a M?
00:30:28Allora, intanto la diagnosi di capsulite adesiva o frozen shoulder è una diagnosi puramente
00:30:35clinica, quindi non serve né la risonanza né tantomeno l'attacca, perché si valuta
00:30:41la rigidità, la rigidità di una spalla spesso può essere dovuta alla capsulite adesiva,
00:30:46ma non solo, quindi la risonanza e l'attacca che ha eseguito servono per escludere altre
00:30:51possibili cause, più che per fare la diagnosi in sé di capsulite adesiva.
00:30:55è una patologia benigna, tendenzialmente benigna, ma ha bisogno di pazienza, tanta
00:31:02pazienza perché può durare mesi, può essere un percorso anche abbastanza complesso, soprattutto
00:31:07per un paziente come questo signore, che mi sembra un paziente particolarmente attivo,
00:31:11quindi abituato a fare sport, abituato a muoversi molto e quindi capisco che possa essere difficile
00:31:16doversi rinunciare a tutte queste attività. Però è una patologia che si cura con una strategia
00:31:23di solito conservativo, fisioterapica spesso, con infiltrazioni, con terapia medica, ma che
00:31:29tendenzialmente nella quasi totalità dei casi porta a una restituzza di integrum, quindi
00:31:34si guarisce.
00:31:34Bene, ottime notizie direi. Allora, leggiamo il prossimo messaggio, vediamo.
00:31:42Buonasera, 58 anni, mi hanno riscontrato delle alterazioni artrosiche del trochite omerale,
00:31:49dell'articolazione acromion claveare, che consiglio mi date? Grazie.
00:31:55Ecco, allora qui parliamo anche di una piccola articolazione che è vicino all'articolazione
00:32:02grossa della spalla, che è l'articolazione gleno-omerale, quindi tra l'omero e la glena.
00:32:07Qui in questo caso il paziente parla di una piccola articolazione che si chiama acromion claveare,
00:32:12che è un'articolazione che è qua in cima, che non è connessa tantissimo col movimento
00:32:17della spalla, quindi anche un evoluto danno artrosico non inficia il movimento. Va trattata
00:32:24solo e esclusivamente quando c'è una sintomatologia, c'è un sintomo, il primo approccio è sempre
00:32:30conservativo. Conservativo vuol dire terapia infiltrativa, fisioterapia, non tanto terapia
00:32:37di movimento ma eventualmente aiutarsi con della terapia fisica strumentale e poi nel caso
00:32:44in cui il paziente non dovesse trovare beneficio, allora si può valutare l'indicazione a un piccolo
00:32:49interventino che viene fatto per via artroscopica, quindi senza tagliare, facendo solo dei piccoli
00:32:54buchini, un intervento che sotto le nostre mani dura anche solo un quarto d'ora, anestesia
00:32:59plessica come diceva prima il dottor Stigliano e ha il paziente al 96-97% di possibilità di avere
00:33:07un buon risultato. Quali sono i vantaggi di questa anestesia plessica?
00:33:13È un'anestesia come tutte le anestesie locale e giornale che si associa a un controllo del dolore
00:33:19migliore rispetto all'anestesia generale classica, che si associa a una morbidità minore,
00:33:26cioè un rischio di complicanze derivanti dal lato anestesiologico minore e che permette
00:33:30anche una ripresa migliore da un punto di vista anche fisioterapico e funzionale.
00:33:37Quindi più veloce?
00:33:38Diciamo più veloce, non solo, ma ci sono stati degli studi che hanno dimostrato che facendo
00:33:42un intervento in anestesia generale e facendone uno in anestesia locoregionale, il dosaggio di alcune
00:33:48sostanze che sono legate all'infiammazione, è sostanzialmente più bassa negli interventi
00:33:53eseguiti in anestesia locoregionale. Quindi anche a livello molecolare sicuramente c'è
00:33:57un impatto benefico dell'anestesia locoregionale.
00:34:00Bene, grazie. Leggiamo ancora un messaggio, vediamo.
00:34:05Buonasera, ho 59 anni e da qualche tempo mi fa male il tendine della spalla sinistra.
00:34:12È normale che il dolore si estenda anche alla mano?
00:34:16Ci fanno... posso?
00:34:18Ci fanno delle domande molto interessanti.
00:34:21Bene, sono attenti.
00:34:23Sì, in effetti.
00:34:25Dopo magari.
00:34:25Sicuramente il dolore alla spalla può irradiarsi anche alla mano, ma in questo caso bisognerebbe
00:34:32un po' andare a valutare se non è un problema di spalla, ma è un problema di rachide cervicale,
00:34:38di discopatie. Molto spesso le due cose sono correlate, cioè i problemi di spalla sono legati
00:34:44a problemi di rachide cervicale e quindi bisognerebbe studiare bene con un esame clinico appropriato,
00:34:51un esame neurologico appropriato, se ci sono delle problematiche di tipo cervicale, quindi
00:34:57delle radicolopatie. La spalla di per sé non dovrebbe dare dolore alla mano, quindi probabilmente
00:35:03le due componenti si stanno in questo paziente associando.
00:35:07Benissimo. Vediamo un altro messaggio. Questo mi interessa. Già svirciato, ho visto un cane
00:35:13di taglia grossa, potrei essere io.
00:35:15Buonasera, per infiammazione sovraspinato dovuto al tiro del guinzaglio del cane di grossa taglia
00:35:20che tuttora devo portare a spasso, dopo un anno ancora dolore. Fatta fisioterapia, visite
00:35:25ortopediche, cortisone, peggiorato il dolore, acido ialuronico, nulla. Fatta RM magnetica risulta
00:35:33tutto ok, e comuscolo tendine a infiammazione tendine, che fare? PS. La risonanza era aperta
00:35:39perché soffro di claustrofobia. Può bastare o meglio farla anche chiusa? Grazie mille.
00:35:47Posso rispondere? Allora, secondo me in questo caso bisognerebbe andare a valutare bene qual
00:35:53è il trattamento che è stato eseguito dal paziente. Quindi l'infiammazione di per sé
00:35:58nella fase iniziale va bloccata, quindi a evitare che il processo infiammatorio degeneri
00:36:05in una tendinosi, quindi si formino delle microlesioni, delle lesioni del tendine.
00:36:10Quindi bisogna capire il trattamento che è stato eseguito, non soltanto per quanto riguarda
00:36:14la fisioterapia, ma anche la terapia fisica in questo caso, e capire se dalla risonanza
00:36:19emergono oltre a delle infiammazioni, soltanto infiammazioni, anche delle problematiche
00:36:25di piccole lesioni. Poi il trauma dello strattonamento del cane sicuramente ha determinato
00:36:36l'infiammazione, però intervenire in questa prima fase diventa molto importante, cioè
00:36:41la fase preventiva è fondamentale, quindi bisogna capire anche che tempo è trascorso
00:36:48da quando è avvenuto il trauma a quando ha cominciato la terapia, perché noi abbiamo
00:36:54una finestra di trattamento che è la prima fase in cui dobbiamo bloccare i fenomeni
00:36:59infiammatori, quindi intervenire con terapie che vadano in ogni modo possibile a bloccare
00:37:06questa degenerazione del tendine, quindi questa tendinosi. Nella prima parte molto spesso i
00:37:10pazienti hanno un effetto che si chiama warm up, cioè addirittura presentano dolore a riposo
00:37:16durante la notte e poi nel momento in cui si scaldano cominciano a sentire il dolore,
00:37:21quindi questa fase viene molto spesso trascurata perché il paziente dice la botta mi passa e
00:37:27via discorrendo, però in realtà è una fase in cui bisogna intervenire, quindi prestare
00:37:32attenzione a questi segnali e cercare proprio di intervenire prima possibile.
00:37:36È un dolore che può persistere?
00:37:38Il dolore può persistere, nel tempo ci sono dei segnali che dobbiamo attenzionare, quindi
00:37:43dei segnali che possono far pensare di passare di livello per quanto riguarda le indagini,
00:37:51quindi un dolore che persiste per più di 3-4 settimane è un dolore che va sicuramente
00:37:56segnalato, un dolore notturno che sveglia durante la notte, che determina una difficoltà
00:38:03nel dormire e poi un dolore che si accompagna di impotenza funzionale. Quando cominciamo ad avere
00:38:09non soltanto dolore ma limitazione nei movimenti, difficoltà a sollevare il braccio, a eseguire
00:38:15l'attività di vita quotidiana, allora lì bisogna cominciare un po' a prendere dei
00:38:19provvenimenti. I primi provvenimenti ovviamente sono quelli di fare un esame medico, una visita
00:38:24medica, in questo caso bisogna ovviamente andare a distinguere tutte le varie problematiche
00:38:29che molto spesso possono mimetizzare un po' il problema della spalla, ma possono essere anche
00:38:37problematiche associate, problematiche di rachide cervicale, contratture muscolari, quindi
00:38:43fare un inquadramento generale, quindi noi in genere ortopedici e fisiatri quando guardiamo
00:38:50i pazienti guardiamo non solo il riferito dal paziente, il dolore alla spalla, ma si cerca
00:38:56in genere di guardare il paziente più globalmente possibile, andare a guardare la colonna cervicale
00:39:02eccetera. E allora facciamo finta di essere in una situazione di multidisciplinarietà,
00:39:07chirurghi avete qualcosa da dire in merito a questo messaggio? A me piace questo messaggio
00:39:12e voglio ringraziare il telespettatore perché apre un campo interessante al di là della patologia
00:39:21di gestione clinica del paziente che ha ben descritto il dottor Bua, però parla di qualità
00:39:29di diagnostica per immagine, non tutte le risonanze magnetiche sono uguali, lo dobbiamo
00:39:35dire a voce alta perché ci sono le risonanze magnetiche a basso campo, sostanzialmente sono
00:39:42quelle aperte e le risonanze magnetiche ad alto campo, cosa cambia? La fermo un secondo perché
00:39:49questa questione è molto interessante perché personalmente io l'ho scoperto grazie a Obiettivo
00:39:54Salute e altri suoi colleghi in puntate passate quando si parlava proprio di ecografia
00:40:00hanno posto questa problematica e secondo me, come me, tanti non sanno il valore effettivo
00:40:07ma anche del macchinario e dove viene fatto, è vero?
00:40:11Assolutamente sì, infatti il paziente deve essere guidato anche nella diagnostica strumentale,
00:40:17cioè noi specialisti dobbiamo essere molto precisi e accurati nella diagnosi. La diagnosi clinica
00:40:23prima di tutto perché parte dalle nostre mani, però anche l'ausilio delle immagini
00:40:28che noi andiamo a cercare deve essere attenta, quindi dobbiamo dire al nostro paziente vai
00:40:33lì piuttosto che là perché io voglio, io esigo un'immagine perfetta, oggi possiamo
00:40:38averla, il paziente non è il suo mestiere, non può saperlo, molto spesso i medici base
00:40:44che devono occuparsi di mille problematiche non hanno la competenza così approfondita per
00:40:49poterlo dire al paziente e quindi siamo noi ortopedici, noi fisiatri che dobbiamo
00:40:53spiegare questo al paziente. Importante, quindi sì effettivamente dico la signora
00:40:58una risonanza magnetica chiusa, ovvero ad alto campo, è sicuramente dal punto di vista
00:41:06diagnostico strumentale nettamente superiore alla risonanza magnetica aperta.
00:41:10Benissimo, allora vi dicevamo appunto, vi dicevo che siamo entrate all'interno
00:41:15dell'Istituto Clinico San Rocco di Ome proprio per conoscere e capire che cosa avviene una
00:41:23volta diagnosticato un problema alla spalla e quindi il paziente va poi in sala chirurgica,
00:41:29poi in sala fisioterapica e quindi in palestra. Io mi soffermerei adesso sull'intervento della
00:41:39collega Federica Signorelli con la caposala della vostra unità operativa per capire insomma
00:41:47quali sono poi gli step una volta che si arriva alla conoscenza di dover fare questa operazione
00:41:56chirurgica. Sentiamo Federica. Sono in compagnia della dottoressa Magsa Voldelli, coordinatrice
00:42:02del reparto di ortopedia 3 dell'Istituto Clinico San Rocco di Ome. Salve dottoressa.
00:42:08Buongiorno a tutti. Io volevo chiederle come avviene la preparazione al paziente prima di un
00:42:14intervento alla spalla. Allora l'equip dell'ortopedia del dottor Vinanti si occupa di molti tipi di
00:42:21interventi tra cui in questo caso ortoscopie di spalla e protesi di spalla. Noi ci prendiamo in
00:42:27carico il paziente dall'inizio proprio da quando entra fino alla dimissione valutando appunto molte cose
00:42:34tra cui il bisogno del paziente. Si vede innanzitutto si parte dalle liste d'attesa e
00:42:41si valuta insomma la priorità dei pazienti. Si fa un pre ricovero dove il paziente viene
00:42:48valutata l'idoneità dell'intervento, vengono fatti degli esami e tutti gli accertamenti del
00:42:53caso e poi il paziente arriva da noi in reparto dove si fa l'accettazione, si inizia insomma
00:43:02l'iter pre intervento. Si viene spiegato al paziente il tipo di intervento che andrà ad
00:43:07eseguire e insomma il paziente è preparato con tutta l'informativa e insomma viene anche
00:43:14tranquillizzato perché a volte c'è agitazione e quindi il paziente viene un attimino informato
00:43:22e preparato per il tipo di intervento che andrà a eseguire e poi da parte mia viene
00:43:27fatta una valutazione poi per l'iter che verrà dopo l'intervento.
00:43:32Dottoressa adesso per la ripresa si parla di fast track, ci vuole spiegare cosa significa?
00:43:37Allora sì, rispetto a una volta adesso i tempi di degenza sono molto meno proprio perché
00:43:44grazie all'innovazione della tecnologia gli interventi sono appunto meno invasivi, di conseguenza
00:43:50appena il paziente sale dall'intervento subito dopo viene già fatta della fisioterapia
00:43:57quindi viene già iniziata una fase per cui il paziente inizia già la riabilitazione e recupera
00:44:06già quindi la parte della sua autonomia che poi avrà anche a casa in maniera completa.
00:44:12Quindi un fast track vuol dire riprendersi più velocemente, una volta si diceva bisogna
00:44:20riposare e invece adesso bisogna subito muovere la spalla, subito.
00:44:25Noi abbiamo sviluppato insieme con i colleghi del reparto di ortopedia un percorso riabilitativo
00:44:32che inizia alcune ore dopo l'intervento se non addirittura prima dell'intervento nel senso
00:44:38che abbiamo già un primo approccio con il paziente che prevede una prima educazione
00:44:44tra virgolette nel senso che si spiega al paziente quale sarà l'iter, quale sarà la
00:44:48presa in carico, come avverranno i primi momenti del trattamento.
00:44:53Dopo l'intervento chirurgico avviene la prima valutazione da parte dei nostri fisioterapisti
00:44:58che spiegano al paziente la modalità con cui dovrà gestire il tutore in genere e i primi
00:45:05movimenti che sono consentiti, le prime mobilizzazioni per prevenire quelle che sono le rigidità
00:45:14quindi la mobilizzazione del polso, del gomito e le prime mobilizzazioni che bisognerà fare
00:45:19sulla spalla.
00:45:20Poi si passa al percorso successivo che è quello della presa in carico riabilitativa
00:45:26che avviene a livello della palestra con una visita fisiatrica all'elaborazione di un
00:45:31progetto riabilitativo. Il progetto riabilitativo consente poi la presa in carico da parte del
00:45:36servizio di fisioterapia per gli esterni e quindi inizia il percorso riabilitativo
00:45:40vero e proprio. Tutto questo riusciamo a farlo coordinando insieme la nostra attività di
00:45:46riabilitazione con quella dei chirurghi ovviamente per cui cerchiamo di mantenere uno scambio costante
00:45:52di comunicazioni, di informazioni in modo tale che qualsiasi passaggio da una fase all'altra
00:45:58venga in un certo senso condiviso da parte degli ortopedici, condiviso da parte del fisioterapista,
00:46:05condiviso dal fisiatra. Si cerca di valutare le indicazioni che vengono date dal chirurgo
00:46:12che ha visto da dentro la spalla ma poi ovviamente si cerca di andare a elaborare un percorso che
00:46:21viene personalizzato, che viene ritagliato su misura per il paziente. La presa in carico
00:46:27poi si sviluppa con il progetto riabilitativo all'interno del nostro servizio di riabilitazione
00:46:33con un percorso che dura in genere dai due mesi ai tre mesi e che prevede un trattamento di
00:46:41tre sedute la settimana sviluppate ovviamente sempre in maniera personalizzata sul paziente.
00:46:47Sì, dottor Bua, una volta fatta l'operazione voi fate iniziare subito la fisioterapia,
00:46:54quindi per quanto tempo c'è l'adegenza?
00:46:55Allora, l'adegenza dura in relazione a quello che è l'intervento, uno, due giorni, tre giorni al massimo
00:47:02a seconda un po' della gravità dell'intervento, ma i tempi appunto come diceva la caposala prima
00:47:08si sono accorciati. Noi iniziamo il trattamento in prima giornata con delle valutazioni che vengono fatte
00:47:14dal fisioterapista, il paziente poi ritorna a casa. E quindi il paziente poi si reca in ospedale?
00:47:19Si reca in ospedale ambulatorialmente da esterno, in genere le indicazioni per l'inizio della fisioterapia
00:47:26vengono date dall'ortopedico in relazione allo stato della spalla stessa, per cui in genere dai 15 ai 20 giorni
00:47:35dopo l'intervento inizia il percorso riabilitativo che prevede diversi passaggi che sono sostanzialmente
00:47:42un primo approccio è quello di recupero della motilità, dell'articolarità della spalla
00:47:48sostanzialmente di tipo passivo, quindi fisioterapia manuale con la quale il fisioterapista recupera
00:47:56l'articolarità mobilizzando la spalla. E tra poco vedremo proprio alcuni esercizi, faremo vedere
00:48:01che abbiamo rubato dalle fisioterapiste. In questa fase possiamo attuare delle terapie adibite a controllare
00:48:10il dolore, quindi la nostra terapia fisica con le applicazioni di terapia quali laser,
00:48:16tecar eccetera, quindi terapie che servono a contenere l'infiammazione normale dopo un intervento.
00:48:23Poi iniziamo con la mobilizzazione passiva e il recupero articolare. Quando la spalla ha
00:48:30recuperato una buona articolarità e siamo sicuri che i tendini, quindi queste strutture
00:48:36elastiche siano resistenze abbastanza, elastici abbastanza da sopportare il rinforzo muscolare
00:48:42e ovviamente confrontandoci con l'ortopedico, quindi che in un certo senso dà il nulla osta
00:48:49ai passaggi successivi, cominciamo un po' con il rinforzo muscolare, che anche lì viene fatto gradualmente
00:48:55con un recupero che viene eseguito aumentando via via lo stress che il tendine va a subire.
00:49:03Quindi prima parte di esercizi che si chiamano isometrici, in cui il tendine non si allunga
00:49:08ma il muscolo si contrae rimanendo fermo, poi si passa a esercizi di tipo eccentrico e esercizi
00:49:14concentrici, quindi una successione di stress sul tendine fino a recuperare una normale forza,
00:49:22una normale funzionalità della spalla.
00:49:24Benissimo. Prima di mandare una pubblicità leggo ancora un messaggio, vediamo.
00:49:28Allora, buonasera, sono Federica, 51 anni, da 10 mesi soffro di sindrome della spalla congelata,
00:49:37ho fatto fisioterapia, tecar, massaggi, infiltrazioni, sto facendo ancora fisioterapia,
00:49:42il dolore però è continuo e non passa. Cosa mi consigliate di fare? Grazie e buona serata.
00:49:47La domanda mi nasce spontanea. Dopo tutto ciò, non è quasi chiaro che si debba intervenire
00:49:55chirurgicamente oppure no, non è detto?
00:49:58Non è forse ancora detto.
00:49:59Non è detto.
00:50:00Questa è la paziente classica, donna di 50 anni, sarebbe bello capire se ci sono delle concause,
00:50:06può spesso associarsi per esempio alla tendite calcifica, come abbiamo parlato prima,
00:50:10o ad altre patologie come il diabete, come problematiche di tipo ormonale. Sicuramente
00:50:16è un orizzonte temporale di quasi un anno, comincia a far pensare forse alla possibilità
00:50:22che nel caso in cui al di là del dolore la spalla sia ancora francamente rigida, potrebbe
00:50:29anche iniziare ad essere uno di quei rarissimi casi in cui si può arrivare anche addirittura
00:50:35a una soluzione chirurgica per sbloccare la spalla, in questo caso chirurgicamente.
00:50:39Quindi rarissimi casi?
00:50:41Sono rari, sì. Dieci mesi di solito la capsulità adesiva nella stragrande maggioranza dei casi
00:50:47è risolta, con tutto quello che ha fatto che mi sembra un percorso ideale, quindi ha già
00:50:52fatto effettivamente tutto quello che si poteva fare, poi c'è sempre da capire come l'ha
00:50:56fatto, quanto, però in linea di massima mi sembra che sia stato fatto quasi tutto quello
00:51:01che è possibile.
00:51:02Grazie. Noi ci fermiamo per una breve pausa, tra poco.
00:51:09Eccoci di nuovo in diretta, parliamo di spalla, di problematiche legate alla spalla, di chirurgia,
00:51:24fisioterapia e altro. Leggiamo, continuiamo a leggere i vostri messaggi, vediamo.
00:51:29Allora, sono stato operato alla spalla tre anni fa, operazione perfetta, ottimo ciclo
00:51:35di fisioterapia. Purtroppo a distanza di così tanto tempo la spalla fa male se sottoposta
00:51:41a sforzo, ripercuotendosi sulla nervatura del braccio. Da cosa potrebbe dipendere?
00:51:47Che cosa posso fare? Quindi dopo tre anni?
00:51:50Beh, dopo tre anni bisogna sapere esattamente quale tipo di intervento ha fatto la signora.
00:51:57Prevediamo una riparazione della cuffia dei rotatori, può esserci una recidiva. Questo
00:52:01è il grosso problema di questo tipo di patologia. Cioè nel momento in cui noi andiamo a riparare
00:52:06uno di questi tendini, nella maggior parte dei casi i pazienti pensano che, visto che il
00:52:12tendine è stato riparato, possa reggere per tutta la loro vita. Ma non è così.
00:52:16il tendine se si rompe da sano, figuriamoci un po' quando viene riparato. Quindi in letteratura
00:52:23scientifica si parla di un tasso di recidiva anche del 50%. Quindi è sempre bene, e io lo
00:52:30faccio e noi lo facciamo, spiegare al paziente che la spalla va un po' gestita. Soprattutto
00:52:36quando la lesione che è stata riparata è una lesione piuttosto ampia, è un paziente che
00:52:42magari fa un lavoro pesante. Ecco, deve starci un pochettino attento. Quindi non è a 4-5
00:52:48mesi stai bene, sei guarito, puoi fare quello che vuoi. Il messaggio non deve essere mai
00:52:52questo, ma il paziente deve essere sempre un pochettino guidato al recupero funzionale.
00:52:56Quindi attenzione alle recidive di lesione della cuffia dei rotatori. Questo potrebbe essere
00:53:01un caso come questo. Va fatta una risonanza magnetica per capire come mai questa paziente
00:53:07ancora male. Gli sport incidono, immagino bene, un nuovo tendine, faccio sport. Ci sono
00:53:18gli sport da evitare? Il tendine non è nuovo. Il tendine non è nuovo, ma è lo stesso che
00:53:25si porta dietro da 40-50 anni quel paziente ed è semplicemente stato riparato. Quindi
00:53:32alcuni sport sì, sono assolutamente consigliabili. Ad esempio mi viene in mente il tennis o il
00:53:37padel? Il tennis, io ho tanti pazienti che faccio giocare a tennis liberamente. Per esempio
00:53:43giocare da fondo campo a farle voler a tennis non è un problema. Gli studi elettromiografici
00:53:47ci dimostrano anche questo. È un grosso problema il servizio. Quindi operare un cinquantenne
00:53:54che magari è ancora classificato e vuole tornare a un certo tipo di livello potrebbe essere
00:53:59un problema perché se pensa di non servire come sinner, quindi a 220 km all'ora, però
00:54:05i suoi 150 km all'ora può essere un problema perché questo gesto ripetuto tante volte può
00:54:11portare un ulteriore cedimento del tendine. Quindi giocare a tennis sì, ma come va discusso.
00:54:17Bene. E sport, il padel che va tanto in questo periodo?
00:54:21Il padel prevede comunque una gestualità col braccio sopra la testa, con dei movimenti
00:54:26bruschi. Se parliamo di cuffie rotatori, un paziente 50-60enne, anche qui è un qualche
00:54:34cosa che va un pochettino spiegato. Quindi se si fa il classico doppietto della domenica
00:54:38con gli amici è un conto. Se invece è un agonista bisogna entrare bene in sintonia
00:54:46col paziente per spiegargli come arrivare, tornare all'agonismo e con quali eventualmente
00:54:55dubbi o attenzioni.
00:54:57Ultima domanda sugli sport, che so che interessano tanta casa. Il nuoto rimane ancora l'eccellenza
00:55:02per come se fosse una fisioterapia? L'acqua aiuta?
00:55:08No, no, no. L'acqua è una fisioterapia, solo che invece di lavorare sotto le mani magiche
00:55:15dei bravissimi terapisti ci si aiuta anche con la spinta idrostatica dell'acqua. Quindi
00:55:21l'acqua aiuta molto sia alla spalla, in certe fasi, non sempre, in certe fasi postoperatorie,
00:55:28sia agli altri arti. È un ottimo mezzo per allenare la muscolatura vertebrale, è un ottimo
00:55:35mezzo per poter allenare la muscolatura agli arti inferiori. Per esempio dopo una protesi
00:55:40di ginocchio, perché mi occupo anche di questo tipo di patologia, io consiglio molto spesso
00:55:45di fare dei programmi riabilitativi in acqua.
00:55:48Benissimo. Allora, ci chiedono ancora da casa, sono tanti messaggi, vediamo. Buonasera, ci scrivono
00:55:55ho fatto l'intervento di acromioplastica eseguito dal dottor Rossato il 19 settembre. Sto facendo
00:56:02la fisioterapia, devo dire che il decorso è molto doloroso. Devo fare i miei complimenti al
00:56:07dottor Rossato e a tutta l'equip del dottor Vinanti. Bene, prendetevi i complimenti.
00:56:13Grazie, grazie per i complimenti. Di solito questo tipo di decorso in realtà non è così
00:56:19tanto doloroso, quindi magari questo paziente ha avuto un'infiammazione.
00:56:23Quindi il 19 settembre.
00:56:24Siamo un paio di mesi, immagino si riferisca, immagino si riferisca magari alle prime settimane
00:56:30o ai primi giorni postoperatori. Dopo due mesi di un intervento di quel tipo, normalmente
00:56:35il paziente sta già piuttosto bene. Quindi dovrebbe fare una visita in ambulatorio?
00:56:39Sicuramente l'avrò già visto, però magari i primi giorni, qualche volta, possono essere
00:56:44un po' fastidiosi. C'è il tutore, si dorme col tutore, quindi questo può essere fastidioso.
00:56:49Il paziente magari deve dormire semiseduto e qualcuno ne soffre un pochettino, anche proprio
00:56:54per la gestione della quotidianità, della gestualità, perché avendo il braccio nel tutore
00:56:58c'è un pochettino da imparare a come sopportare le prime settimane.
00:57:04Però grazie per i complimenti e speriamo che vada tutto bene.
00:57:08Assolutamente. Dottor Vinanti, torno a lei perché allora le faccio la domanda in quali
00:57:12casi è indicata la protesi alla spalla.
00:57:16Per semplificare l'argomento che può essere di per sé complesso ai nostri telespettatori,
00:57:23esistono due grandi mondi. Il primo mondo è dell'artrosi che si chiama concentrica, cioè
00:57:29quando si usura la cartilagine. È una patologia solitamente di tipo degenerativo, quindi la
00:57:36cartilagine come dell'anca, come del ginocchio, un po' alla volta si consuma. L'altro mondo
00:57:42di patologie della spalla che può portare ad un'indicazione protesica è proprio l'evoluzione
00:57:49di una lesione della cuffia ai rotatori. Quindi i tendini della cuffia ai rotatori non funzionano
00:57:55più. La testa omerale di conseguenza tende a risalire. Come vedete bene in questa immagine,
00:58:03vedete che tra l'acromion che l'ossicino che è sopra la testa dell'omero c'è quella striscia
00:58:09bianca. Perché c'è quella striscia bianca? Perché lì non ci sono più i tendini della cuffia
00:58:13e rotatori. Il tendine rimasto della cuffia e rotatori, in particolare del tendine sovraspinato,
00:58:20è quel pallino nero che vedete al centro quasi dello schermo. Quindi in questo caso è una
00:58:27lesione vecchia, inveterata dalla cuffia e rotatori, in particolare del tendine sovraspinato,
00:58:32ne consegue che la testa omerale risale e comincia a consumarsi sotto quell'ossicino che c'è
00:58:36là in cima che si chiama cromion. La patologia si chiama artropatia centrica ed è una conseguenza
00:58:43diretta di una lesione non trattata dalla cuffia dei rotatori. Quindi o la cartilagine
00:58:48si consuma o i tendini si rompono e portano poi la spalla a non funzionare come dovrebbe
00:58:55perché si usura progressivamente.
00:58:58Torno un attimo all'anestesia e vorrei farle queste domande perché mi piacerebbe capire come
00:59:06viene monitorato la sicurezza del paziente durante l'anestesia per la chirurgia della
00:59:14spalla.
00:59:15Certo. Allora, diciamo la prima condizione di sicurezza è la presenza dell'anestesista
00:59:21in sala operatoria.
00:59:22Sì, quindi lei non abbandona dalla pre-operazione fino alla fine.
00:59:26Durante l'intervento no, non mi muovo mai dalla sala operatoria. Sono coadiuvato dalla mia
00:59:31nurse di anestesia, le nostre nurse di anestesia che saluto sono tutte bravissime, quindi ci
00:59:36danno un supporto fondamentale nella gestione dell'anestesia. Poi ci sono una serie di monitor
00:59:43che banalmente vanno a valutare i parametri vitali del paziente, quindi la frequenza cardiaca,
00:59:50la saturazione arteriosa che ormai conoscono tutti purtroppo dopo le vicende del Covid, la
00:59:56pressione arteriosa, il ritmo cardiologico già detto e anche gli atti respiratori che il
01:00:00paziente durante la sedazione compie. Per cui noi durante la sedazione facciamo una serie
01:00:05di farmaci che hanno il compito di addormentare in maniera dolce il paziente, però riusciamo
01:00:11a monitorare attraverso i nostri ventilatori come il paziente respira, quindi possiamo modulare
01:00:17l'anestesia, l'analgo sedazione di cui parlavamo prima, in base a quello che sono i parametri
01:00:24vitali del paziente. Sono una serie di monitoraggio standard previsto dalla società italiana di
01:00:31anestesia, rianimazione e terapia intensiva che si applica praticamente in quasi in tutte
01:00:36le chirurgie mondiali. Però ecco, la presenza dell'anestesista con la sua
01:00:42nel senso dell'operatorio è fondamentale.
01:00:44Grazie. Continuiamo a leggere da casa. Che lunghi i vostri messaggi, vedo interesse. Vediamo.
01:00:50Allora, da un anno ho un forte dolore alla spalla sinistra. Ho eseguito un'ecografia che ha evidenziato
01:00:56un boriste cronico con spessore di due centimetri e mezzo. Nella fase acuta ho eseguito due iniezioni
01:01:02di cortisone che mi hanno attenuato il dolore. Ho poi eseguito anche una radiografia che non ha
01:01:08evidenziato il danno. Ho eseguito tecar, fisioterapia, ma non è passato il dolore.
01:01:13Quando apro il braccio ed eseguo movimenti tipo indossare una giacca, quando dormo la notte
01:01:17in posizione prona col braccio sotto il cuscino, la mattina fa malissimo. Dovrei eseguire una
01:01:23risonanza?
01:01:26Sì.
01:01:28Bene. Abbiamo capito questa sera che la risonanza è importante.
01:01:31No, no, assolutamente. Intanto sì, la patologia è una borsita e quindi parla di un quadro
01:01:36infiammatorio. Però ovviamente attraverso la risonanza magnetica abbiamo un quadro, un
01:01:44approfondimento diagnostico più completo. L'iter seguito dai colleghi è un iter corretto, quindi
01:01:50di fronte a una borsita è andare a eseguire una o due infiltrazioni di cortisone, non di
01:01:54più. È corretto. Andare a fare della fisioterapia, corretto. Quindi tutto bene, però non va bene
01:02:02il risultato e quindi dobbiamo capire il perché. Quindi ovviamente il paziente va rivisto in
01:02:07ambulatorio, va controllato. Bisogna vedere com'è la funzionalità della spalla e poi ci
01:02:12mettiamo un punto di domanda su quanto effettivamente ci ha dimostrato l'ecografia, perché magari può
01:02:20essere un falso negativo. Cioè dice che non c'è un danno tendineo quando magari effettivamente
01:02:25c'è e la risonanza ci può dar conferma di questo. La borsite può sparire da sola? La borsite può
01:02:33sparire da sola nelle fasi iniziali, quando si cronicizza, quando una borsite è ipertrofica, soprattutto
01:02:41magari mantenuta da patologie di tipo reumatico, metabolico, è molto più difficile che possa sparire
01:02:47da sola. Quindi bisogna aiutarsi con dei farmaci o addirittura arrivare a un interventino. E invece è vero
01:02:54che alcune lesioni tendine non guariscono da sole? Se parliamo di lesioni che fai dei rotatori,
01:03:02tendenzialmente non guariscono, mai o quasi mai. Per cui anzi, abbiamo detto prima, tendono ad avere
01:03:08un carattere di evolutività. Per cui la guarigione è difficile, a meno che non siano lesioni proprio
01:03:14piccolissime, però diciamo che tendenzialmente no, non guariscono, anzi tendono ad evolvere nel tempo.
01:03:19Allora, domanda per il dottor Vinanti. Buonasera, vorrei chiedere al dottor Vinanti che tipo di protesi
01:03:27e come funziona la protesi inversa. Grazie.
01:03:32Allora, la protesi inversa è una protesi proprio inversa, nel senso che noi proviamo a immaginare
01:03:39com'è la nostra spalla normalmente. Abbiamo una palla alla fine dell'omero e abbiamo una scodellina
01:03:45nella parte più laterale della scapola e la nostra spalla si muove proprio così. La protesi
01:03:53inversa invece prevede di mettere una palla a livello della scapola e una scodellina sull'omero
01:04:00e questo permette alla spalla di mantenere un certo tipo di funzionalità pur non avendo
01:04:08la cuffia dei rotatori. Quindi è la protesi che viene impiantata nei casi in cui il paziente
01:04:16abbia un'artropatia eccentrica, quella patologia che raccontavo prima, che è una conseguenza di una lesione
01:04:21non trattata dalla cuffia dei rotatori.
01:04:25Dottor Bua, dopo la diagnosi che ruolo ha la riabilitazione? Perché lei diceva ha un ruolo sia post-intervento
01:04:31ma anche post-diagnosi?
01:04:33Certo, allora innanzitutto dipende ovviamente dalla diagnosi.
01:04:37Ovviamente.
01:04:38In genere la prima operazione che noi come riabilitatori abbiamo è quella di cercare di evitare
01:04:47che il paziente arrivi all'intervento chirurgico.
01:04:49Quindi è un po' quello che stiamo leggendo anche questa sera, no?
01:04:52Esatto.
01:04:52Tutto quello che stanno facendo i telespettatori.
01:04:53Tutto quello che viene fatto per evitare che il paziente arrivi alla soluzione chirurgica
01:04:58perché immagino che quella sia la fase in cui per il paziente i tentativi di trattamento conservativo sono finiti.
01:05:07Quindi sicuramente è una fase preventiva del danno.
01:05:11Quindi intervenire, come dicevo prima, sulle infiammazioni, evitare che ci sia questa degenerazione,
01:05:17bloccare un po' il processo che porta poi alla lesione dei tendini, alla lesione della cuffia dei rotatori.
01:05:24Nel momento invece in cui c'è la diagnosi e si prevede un intervento chirurgico,
01:05:30la fase riabilitativa ha importanza perché aiuta poi alla buona riuscita dell'intervento chirurgico.
01:05:36Quindi in un certo senso prepariamo il paziente all'intervento chirurgico.
01:05:41Per cui qui interveniamo sulla spalla per quanto riguarda il recupero dell'articolarità
01:05:48perché intervenire su una spalla che ha già delle rigidità può portare poi a delle conseguenze
01:05:54che nel postoperatorio significano allungare i tempi di recupero, rischiare di avere complicanze.
01:06:02Poi lavorare sui muscoli che ancora funzionano bene e poi fare un lavoro di tipo posturale
01:06:08che anche quello risulta essere molto importante in quanto strettamente correlato poi con i problemi della spalla.
01:06:14Allora sei d'accordo? Io manderei il servizio che ha fatto la nostra Federica Signorelli
01:06:20con Matteo Berta proprio all'interno della palestra dell'ospedale. Vediamo.
01:06:27Sono in compagnia della dottoressa Sonia Leoci, coordinatrice del servizio di fisioterapia.
01:06:33Buonasera dottoressa.
01:06:34Buonasera, buonasera a voi.
01:06:35Volevamo chiederle quanto tempo dura la fisioterapia dopo l'operazione.
01:06:40Dopo l'operazione la fisioterapia per gli interventi di spalla è abbastanza a lungo termine
01:06:45nel senso che bisogna considerare mesi di terapia, anche tre mesi o anche un attimino di più
01:06:52a seconda della tipologia di intervento che ha fatto il paziente.
01:06:57Le sedute vengono eseguite mediamente tre volte alla settimana
01:07:01anche per lasciare il tempo al paziente sia del recupero sia del riposo tra una seduta e l'altra.
01:07:09Viene svolto a partire dai primissimi giorni dopo l'intervento
01:07:15o comunque a seconda dell'indicazione ortopedica.
01:07:19Proprio dietro di noi c'è la dottoressa Carolina Cartelli
01:07:22che sta effettuando la fisioterapia proprio su una paziente.
01:07:26Buongiorno dottoressa.
01:07:27Buongiorno.
01:07:28Come si svolgono gli esercizi di fisioterapia? Ci può far vedere qualche esercizio?
01:07:33Assolutamente. In questo momento stiamo mobilizzando la paziente per il recupero dell'articolarità
01:07:38e come fase in questo momento che siamo ancora in una fase iniziale
01:07:43gli esercizi consigliati sono esercizi di mobilizzazione autogestita
01:07:48puoi afferrare il braccio con la mano opposta, quindi provo a afferrare
01:07:53e comincia a salire sfruttando, bravissima, quello che riesci fuori dal dolore
01:08:01quindi lei si può mobilizzare la spalla in questa maniera
01:08:06benissimo, in modo da sfruttare l'azione dell'altro braccio
01:08:12lei è già al secondo mese post-operatorio quindi possiamo anche impostare degli esercizi attivi
01:08:17A casa i pazienti poi continuano la fisioterapia con degli esercizi?
01:08:21Esatto, il paziente viene educato per proseguire gli esercizi che vengono svolti durante la seduta
01:08:27lasciamo esercizi sia di mobilizzazione autogestita e a seconda della fase in cui il paziente
01:08:33poi anche degli esercizi attivi da gestire a letto
01:08:37anche eventualmente davanti allo specchio di modo che riescano a controllare bene il movimento da fare
01:08:42Perfetto, vediamo anche l'esercizio col bastone
01:08:45Allora, con calma, bravissima, tiene le braccia leggermente
01:08:50esatto, prova a salire cercando di controllare bene la spalla
01:08:53Ovviamente gli esercizi variano rispetto alla fase in cui il paziente
01:08:58rispetto al dolore e rispetto anche al protocollo e l'intervento che viene effettuato dal chirurgo
01:09:03Grazie mille dottoressa
01:09:04Quindi abbiamo visto veramente una multidisciplinarità
01:09:09io questa sera lo dico sempre, ci sono poche sedie qua a Obiettivo Salute
01:09:13ma poi c'è un lavoro grande di squadra
01:09:17abbiamo visto la chirurgia, l'anestesia, la fisioterapia, tutta la parte infermieristica
01:09:23ne parliamo tra poco dopo la pubblicità
01:09:27gli ultimi minuti li dedichiamo anche agli ultimi messaggi
01:09:30a tra poco
01:09:31Eccoci di nuovo in diretta, vediamo i vostri messaggi
01:09:48Allora leggiamo
01:09:51Salve, ho subito una lussazione alla clavicola con un primo intervento nell'aprile del 2024
01:09:56dove mi hanno inserito due bacchette immobilizzato per 45 giorni
01:10:00dopo 5 mesi ho subito un altro intervento con la costruzione tramite treccia dei legamenti
01:10:06la riduzione della clavicola di un centimetro e l'inserimento di una vite successivamente dopo 3 mesi
01:10:11un terzo intervento di pulizia per aderenza
01:10:14continuo però ad avere dolore dopo 4 mesi dall'intervento
01:10:18ora mi dicono che devo fare un RM perché non capiscono il dolore che persiste
01:10:24cosa dovrei fare?
01:10:25Questa è una spalla un po' sfortunata
01:10:30sicuramente la storia di questo paziente è una storia discretamente pesante
01:10:34ha già subito tre interventi
01:10:37purtroppo l'articolazione cromon claveare quando si lussa
01:10:41e non è l'articolazione glenomerale
01:10:44quindi non è la classica lussazione in spalla
01:10:47è la lussazione in questa piccola articolazione che raccontavo prima che c'è qua sopra
01:10:54quando si lussa la clavicola si lussa perché tira forte forte un muscolo che c'è qua sopra
01:11:01che è il trapezio
01:11:02e questo muscolo è fortissimo
01:11:05e riuscire a vincere questa attrazione attraverso dei mezzi chirurgici
01:11:11per andare a ricostruire i legamenti che tengono giù la clavicola non è sempre facile
01:11:15devo dire che per esperienza forse il primo intervento è stato insufficiente
01:11:21tant'è che il paziente poi è dovuto essere rioperato
01:11:26poi perché siano falliti gli altri interventi il paziente continua ad avere dolore
01:11:31è bene approfondirlo attraverso una risonanza magnetica
01:11:34i motivi possono essere diversi
01:11:36per esempio anche a un semplice quadro infiammatorio
01:11:40molto spesso e frequente negli esiti di questi interventi
01:11:44e eventualmente anche lesioni associate alla spalla
01:11:50che si possono vedere eventualmente attraverso la risonanza magnetica
01:11:54benissimo
01:11:56altro messaggio
01:11:57esistono dei collageni sia marino sia bovino
01:12:02che funzionano davvero come aiuto ai dolori articolari
01:12:05o delle cartilagini?
01:12:06sicuramente ci sono in commercio tantissimi prodotti
01:12:12ecco partiamo dal fatto che secondo me questa domanda
01:12:15adesso io ne avevo sentito parlare proprio sul web
01:12:19e quindi credo che il telespettatore o la telespettatrice si riferisca a qualcosa
01:12:23che derivi da lì
01:12:25ci sono tantissimi prodotti in commercio
01:12:27allora la spalla in genere e tutti i tendini del corpo umano sono poco vascolarizzati
01:12:35quindi qualsiasi prodotto viene somministrato per bocca
01:12:39viene assorbito
01:12:40pochissimo di quello che si assume va sul tendine
01:12:45il tendine è una struttura poco vascolarizzata
01:12:48e quindi si riesce a nutrire poco
01:12:50quindi sicuramente poco beneficio da questi trattamenti
01:12:56tanto che come hanno detto prima i colleghi
01:12:58una lesione del tendine evolve, non guarisce
01:13:02e prima o poi ha bisogno di essere trattata chirurgicamente
01:13:05quindi per quanto mi riguarda non ci sono particolari risultati
01:13:11poi sicuramente in commercio, ripeto, ci sono molti prodotti
01:13:16per cui bisogna un po' andare a valutare bene
01:13:19il tipo di prodotto che viene venduto e che viene acquistato
01:13:22grazie
01:13:23vediamo il prossimo messaggio
01:13:25buonasera
01:13:28buonasera
01:13:29circa un mese fa mi è scivolato una cassetta d'acqua
01:13:32della scansa del super
01:13:34forte dolore al muscolo, metà dell'omero
01:13:36dolore ancora alla palpazione, dolore nei movimenti
01:13:38cosa consiglia?
01:13:39grazie Mario da Brescia
01:13:41questo potrebbe essere uno di quei casi in cui
01:13:44l'ecografia potrebbe avere una buona indicazione
01:13:47perché sembra un trauma muscolare
01:13:48immagino si possa essere riferibile a un trauma del bicipite omerale
01:13:54potrebbe aver avuto uno strappo muscolare per cui farei innanzitutto un accertamento diagnostico per capire se può essere quella la causa
01:14:02quindi un'ecografia potrebbe essere sufficiente
01:14:05se fosse uno strappo muscolare o uno stiramento muscolare sicuramente un inquadramento dal fisiatra per impostare un trattamento conservativo con delle terapie fisiche una riabilitazione potrebbe essere la strada in questo caso
01:14:17mi aggancio per dire per puntualizzare una cosa nel senso che se il dolore è proprio a metà del braccio verso il gomito è un conto
01:14:27ma se in questa regione il dolore non so se il telespettatore riesce a vedere
01:14:32quindi in regione si dice del tuo idea
01:14:34la regione può richiamare una problematica a carico del tendine muscolo del sovraspinato
01:14:40che tipicamente anatomicamente corre qui dietro e si attacca qua
01:14:44però non fa male proprio esattamente dove si attacca ma un pochettino più distalmente
01:14:49quindi verso la metà del braccio
01:14:51quindi anche il punto esatto fa un po' la differenza
01:14:54benissimo grazie
01:14:56vediamo il prossimo messaggio
01:14:59buonasera ho 54 anni
01:15:01faccio la parrucchiera da 40 anni
01:15:04avevo la spalla dolorante e ho effettuato un RM
01:15:07da cui è risultato una manifestazione artrosica dell'articolazione acromion claveale
01:15:13con diffuso edema delle limitazioni osse affrontate e riduzione dello spazio subacromiale
01:15:20destrutturato il tendine del sovraspinato con lesione a tutto spessore
01:15:25delle fibre intermedia interiori estesa per 11 mm sul versante bursale
01:15:31vorrei sapere se è consigliata l'operazione grazie
01:15:35assolutamente sì
01:15:37sì
01:15:37assolutamente sì perché in questo caso abbiamo due problemi
01:15:42abbiamo un'artrosi evoluta dell'articolazione acromion claveale
01:15:46che ha dato anche un edema osseo
01:15:48in pratica in risonanza magnetica si vede sia la cromion che la clavicola
01:15:54bianchi, infiammatissimi
01:15:56e questo sicuramente causa gran parte del dolore alla paziente
01:16:00e allora andiamo a fare quel intervento che raccontavo prima
01:16:04si chiama Mini Manford
01:16:05con le sondine senza tagliare
01:16:07si va a pulire l'articolazione
01:16:09e questo dà un notevole sollievo dal dolore
01:16:14e poi però c'è anche un problema tendineo
01:16:16parla di una lesione piuttosto estesa
01:16:19quasi di un centimetro
01:16:21quindi assolutamente indicazione chirurgica
01:16:23fa un mestiere che poi non l'aiuta
01:16:25perché la parrucchiera è micidiale per la spalla
01:16:28come il prossimo
01:16:30perché è un artigiano edile di 54 anni
01:16:33vediamo
01:16:34ho la lussazione del capolungo del bicipite
01:16:37rottura sovraspinato senza trauma
01:16:40mi consigliano tenotomia del CIL-LB
01:16:43e riparazione del tendine del sovraspinato
01:16:45è corretto
01:16:46mi spaventa un po' la perdita del tendine del bicipite
01:16:49perché non so se perderò la manualità
01:16:52è paura per un artigiano
01:16:54allora intanto anche in questo caso
01:16:56un paziente giovane con un'altra richiesta funzionale
01:17:00e con una lesione
01:17:01pochi secondi per la risposta
01:17:02perché abbiamo quasi finito
01:17:04perfetto
01:17:04sì l'hanno consigliato bene
01:17:06e la perdita del capolungo del bicipite
01:17:08non determina un significativo deficit di forza
01:17:11temo che possa avere anche qualcosa al sottoscapolare
01:17:14perché per lussarsi il capolungo del bicipite
01:17:16spesso è coinvolto anche il sottoscapolare
01:17:18quindi potrebbe avere una lesione
01:17:19anche peggio di quello che c'è scritto lì
01:17:22aiuto
01:17:23mi spiace se non siamo riusciti a rispondere a tutti i messaggi
01:17:26come sempre vola il tempo
01:17:30quando ci sono tante domande
01:17:31io sono felice perché abbiamo azzeccato l'argomento
01:17:34un po' meno perché tante persone soffrono di dolori alla spalla
01:17:39io ringrazio la mia regia Paolo Bergamaschi
01:17:41Paolo Trevini Bellini
01:17:43Matteo Berta
01:17:44anche per il servizio in esterna
01:17:47con Federica Signorelli
01:17:48Francesca Marmaglio
01:17:50per messaggi e telefonate
01:17:52io ringrazio i medici qui in studio
01:17:55ricordo dunque il dottor Giovanni Battista Vinanti
01:17:58che è responsabile di Ortopedia 3
01:18:00dell'Istituto Clinico San Rocco
01:18:01il dottor Alberto Rossato
01:18:03il dottor Giovanni Bua
01:18:04responsabile invece della riabilitazione
01:18:06il dottor Nicola Stigliano
01:18:08anestesista e rianimatore
01:18:10grazie mille per essere stati qui con me questa sera
01:18:14io ringrazio anche il pubblico a casa
01:18:16sempre presente con tantissime domande
01:18:19ci rivediamo settimana prossima
01:18:21parleremo di Ictus
01:18:22buona serata a tutti e buonanotte
01:18:24arrivederci
01:18:36grazie a tutti
01:18:51grazie a tutti
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