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  • 1 giorno fa
ROMA (ITALPRESS) - Supportare l'internazionalizzazione delle imprese italiane: è la mission di SIMEST, parte del gruppo Cassa Depositi e Prestiti e "braccio operativo" del Ministero degli Affari Esteri.
"Lavorare con l'Africa è necessario", ha spiegato all'Italpress Francesca Alicata, Chief External Relations SIMEST, alla presentazione della seconda edizione dell'Africa Champion Program, l'iniziativa di SACE che uniMilano (ITALPRESS) - sce formazione specialistica e opportunità di business, dedicata alle imprese italiane che desiderano crescere e operare con successo nei Paesi prioritari del Piano, attraverso lo sviluppo di competenze strategiche, relazioni commerciali e partenariati internazionali. "Abbiamo creato il Plafond Africa, uno strumento molto interessante che ha una capacità di circa 200 milioni di euro e che permette alle aziende italiane di poter finanziare una trasformazione ecologica e digitale dei propri processi produttivi e di coprire anche tutto ciò che riguarda la formazione del personale e il capitale umano". Si tratta di "un finanziamento concesso a un tasso di interesse dello 0,3% per tutta la sua durata" e che "garantisce una parte a fondo perduto, che può andare dal 10% al 20%".
xi2/fsc/gsl

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Trascrizione
00:00Simest è parte del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, la nostra mission è quella di supportare
00:09l'internazionalizzazione delle aziende italiane con un particolare focus alle piccole e medie imprese.
00:15Siamo il braccio operativo del Ministero degli Affari Esteri e come tali seguiamo delle linee guida
00:19che ci vengono date proprio dal MAECI e sicuramente l'Africa è uno di quei paesi che non può mancare
00:25nella lista di paesi con cui dobbiamo e è necessario lavorare. Abbiamo creato un plafon chiamato
00:33Plafon Africa, uno strumento molto interessante che ha una capacità di circa 200 milioni di Euro
00:42che permette alle aziende italiane di poter finanziare una trasformazione ecologica e digitale
00:48dei propri processi produttivi e coprire anche tutto ciò che riguarda la formazione del personale,
00:54quindi tutto ciò che riguarda il capitale umano, quindi personale africano che può essere
01:00formato sia in Italia che in Africa e che potrà essere poi utilizzato sia in Italia che in Africa
01:06o in altre parti del mondo. È un finanziamento concesso ad un tasso di interesse dello 0,3%
01:13per tutta la durata, è un finanziamento che garantisce una parte a fondo perduto che può andare
01:20dal 10 al 20%, esenzione di garanzia ed è un finanziamento che non va in centrali rischi,
01:27quindi non va a intaccare la disponibilità che l'azienda ha nei confronti del sistema bancario.
01:32Non per ultimo, importantissimo, abbiamo anche il progetto filiera di impatto, un progetto
01:39molto interessante che permette a tutte quelle aziende italiane che vogliono investire comunque
01:44in Africa ma che non hanno un export e di poter usufruire dei nostri finanziamenti. Abbiamo anche
01:50tutto ciò che riguarda lo strumento dell'equity e lo strumento del credito fornitore, vorrei
01:56sottolineare che il credito fornitore in sinergia con Sace dà l'opportunità alle aziende italiane
02:01che esportano macchinari ed impianti di poter garantire alla controparte di le azioni di pagamento
02:07dai 2 ai 5 anni è un tasso di interesse molto vantaggioso. Abbiamo aperto un ufficio
02:13in Egitto a El Cairo e un ufficio in Marocco, degli uffici molto attivi che prendono per
02:19mano l'azienda insieme agli altri attori del sistema paese e li supportano in quello che
02:24è il percorso di internazionalizzazione dalle prime fasi alle fasi di sviluppo più concreto.
02:32Questo dimostra l'interesse per il continente africano e la forza e la cooperazione e collaborazione
02:40che abbiamo con gli altri attori del sistema paese che è sempre più forte che mai.
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