Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 7 ore fa
Belem, 18 nov. (askanews) - "Dovremo modificare notevolmente i nostri orari per poter continuare a lavorare di notte, durante le sessioni notturne". L'annuncio del presidente della Cop30 André Correa do Lago dà il segno dell'urgenza che accompagna questa seconda e ultima settimana della Conferenza Onu sul clima a Belem, nell'Amazzonia brasiliana.Si passa alla "modalità notturna", con la presidenza brasiliana che spera di raggiungere rapidamente degli accordi nonostante le persistenti divisioni tra i paesi."C'è la volontà di cercare di arrivare a un accordo entro mercoledì. È molto difficile, come tutti sapete, perché molti documenti e molti testi sono ancora in fase di discussione- ha aggiunto il presidente - ma tutti i soggetti coinvolti ritengono che valga la pena provarci".Fra i temi più spinosi la questione della tassa sul carbonio alle frontiere europee, che impone dazi per le emissioni su merci importate da Paesi extra Ue, contestata da Stati come Cina e India, ma dichiarata non negoziabile dall'Unione europea.

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Dovremo modificare notevolmente i nostri orari per poter continuare a lavorare di notte durante le sessioni notturne.
00:09L'annuncio del presidente della COP30, André Correa do Lago, dà il segno dell'urgenza che accompagna questa seconda e ultima settimana della conferenza ONU sul clima a Belem, nell'Amazzonia brasiliana.
00:20Si passa alla modalità notturna con la presidenza brasiliana che spera di raggiungere rapidamente degli accordi nonostante le persistenti divisioni tra i paesi.
00:30C'è la volontà di cercare di arrivare a un accordo entro mercoledì. È molto difficile, come tutti sapete, perché ci sono molti documenti e molti testi ancora in fase di discussione, ha aggiunto il presidente, ma tutti i soggetti coinvolti ritengono che valga la pena provarci.
00:46Fra i temi più spinosi, la questione della tassa sul carbonio alle frontiere europee, che impone dazzi per le emissioni su merci importate da paesi extra-UE, contestata da stati come Cina e India, ma dichiarata non negoziabile dall'Unione Europea.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato