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  • 1 giorno fa
New York, 10 nov. (askanews) - Eni ha celebrato presso la sede del New York Stock Exchange (Nyse) il trentesimo anno di quotazione negli Stati Uniti con la presenza dell'amministratore delegato, Claudio Descalzi, e del top management di Eni.In occasione dell'evento, l'Ad di Eni ha fatto il punto con la comunità finanziaria statunitense sull'avanzamento della strategia della società, che "fa leva sui propri punti di forza competitivi nel contesto di un mercato energetico in rapida evoluzione, sviluppando un portafoglio di attività consolidate, nuove ed emergenti che generano una crescita altamente competitiva e rendimenti attrattivi per gli azionisti".Sin dall'Ipo di Eni, gli investitori statunitensi sono stati parte della società: a oggi rappresentano il 25% del flottante azionario di Eni, vale a dire il Paese singolarmente con maggior peso al di fuori dell'Italia, e circa il 40% degli investitori istituzionali nella società. Eni, sottolinea la società, trae un valore significativo dal confronto con i propri investitori, e dal loro sostegno e riscontro mentre prosegue nell'esecuzione della propria strategia."Abbiamo costruito una strategia - ha aggiunto - che dimostra di generare crescita, efficienza e creazione di valore per i nostri azionisti, e al contempo l'abbiamo adattata ai mercati energetici in evoluzione e a una visione di lungo periodo. Continuiamo a investire nel nostro business dell'esplorazione e produzione, di eccellenza a livello mondiale, sviluppando nel contempo la diversificazione del nostro mix energetico, della presenza geografica, delle rotte di approvvigionamento e degli ambiti di decarbonizzazione - attività che nel futuro garantiranno un business sostenibile. Abbiamo ancora davanti a noi obiettivi importanti da raggiungere, e il grande lavoro fatto finora ci posiziona al meglio per poterlo fare".

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00:0030 anni fa è stato fatto un passo molto intelligente, perché una società di Stato che va in borsa
00:27e non si accontenta di andare in borsa nel proprio paese, ma decide di andare negli Stati Uniti, dove ci sono regole allora,
00:37adesso sono paragonabili, molto più stringenti, ha fatto un passo coraggioso che ci ha aiutato molto, perché devi pensare che adesso
00:45il 25% dei nostri investitori sono negli Stati Uniti e il 40% degli istituzionali sono negli Stati Uniti.
00:54Chi è venuto da noi per acquisire il 30% di Plenitude e di Nelive sono fondi, importanti fondi statunitensi,
01:07quindi questo ci ha dato una grossa mano, è una mano anche essere, con le regole molto stringenti della borsa americana,
01:17essere più trasparenti, avere un reporting pesante perché è doppio, è differente, ne presentiamo due bilanci,
01:26però ci ha permesso di essere più credibili, più trasparenti, quindi io penso che sia un bilancio estremamente positivo.
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