Torino, 7 nov. (askanews) - "Il Torino Film Festival è l'appuntamento più atteso dai torinesi, almeno per chi ama il cinema, è un momento di festa collettiva, soprattutto da quando Giulio Base ha preso la direzione artistica, perché la festa si colora anche di star importanti che permettono di far sognare; è una festa per i commercianti, perché arrivano perone dal tutto il mondo, e per chi ama il cinema, perché il TFF è da sempre un luogo di scoperta di nuove voci del cinema e dove si possono vedere film che spesso non escono poi in sala e a me piace ricordare che il cinema oggi più che mai è un 'sismografo', perché ci permette di capire dove va il mondo grazie al racconto dei registi".Così Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, a margine della presentazione a Roma del 43esimo Torino Film Festival che si terrà dal 21 al 29 novembre.
00:00Il Torino Film Festival è una, se non l'appuntamento, almeno per chi ama il cinema, più atteso dai torinesi.
00:08È un momento di festa collettiva e lo è soprattutto da quando Giulio Base ha preso la direzione
00:14perché questa festa si colora della presenza di star importanti che permettono a chi va al cinema e anche a chi non va al cinema di sognare.
00:22È una festa anche per i commercianti perché la città si riempie di persone che vengono anche da fuori.
00:30È una festa anche per chi ama il cinema perché oltre ad avere questo aspetto glamour, il Torino Film Festival, questo fa parte del suo DNA,
00:37è un luogo di scoperta, un luogo di scoperta di nuove voci del cinema, un luogo in cui si possono vedere film che non sempre poi usciranno in sala.
00:44A me piace ricordare che il cinema forse oggi più che mai è uno strumento per permetterci di capire come va il mondo.
00:50È un po' un sismografo delle linee di fondo, in un contesto in cui l'informazione è un po' abdicato al suo ruolo,
00:57il cinema attraverso i racconti dei registi ci permettono di essere in contatto con cosa accade in questo pianeta così fantastico e così a volte maltrattato.
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