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  • 2 giorni fa
Firenze, 7 nov. (askanews) - Il cinema e le immagini in movimento sono sempre di più al centro dell'arte contemporanea e per questo è importante ricordare che un festival come Lo schermo dell'arte di Firenze da 18 edizioni sta raccontando proprio la relazione tra i film e le pratiche artistiche di oggi. Al Cinema La Compagnia, storico luogo del festival, è stata presentata l'edizione 2025."Sono oltre 30 film - ha spiegato ad askanews Silvia Lucchesi, direttrice de Lo schermo dell'arte - che sono per la maggior parte realizzati da artisti, ci sono poi ovviamente come sempre nel nostro programma anche dei documentari sull'arte contemporanea, però la parte principale del programma quest'anno effettivamente è stata dedicata al cinema d'artista, dove ci sono delle prime italiane e anche internazionali e dove presentiamo come già anche negli ultimi anni le produzioni che facciamo come Schermo dell'arte, realizzando opere di artisti under 35". Il festival è in programma dal 12 al 16 novembre in diversi luoghi di Firenze e, oltre ai film, ci saranno talk e incontri, oltre a due mostre, la prima di Valentina Furian e Claudia Losi alla Strozzina e quella di Armin Linke a Palazzo Grifoni Budini Gattai. E naturalmente i film ci porteranno anche dentro i temi dell'oggi. "La questione palestinese - ha aggiunto Lucchesi - sicuramente è un argomento che viene fuori in alcuni film fatti dagli artisti, come anche la blackness, come anche la questione di genere. Sono riflessioni che usano anche strumenti di narrazione super contemporanei, come l'intelligenza artificiale, il 3D, la ricostruzione di ricostruzione di situazioni della realtà attraverso attori non professionisti oppure l'uso addirittura del disegno animato". Parte integrante da anni de Lo schermo dell'arte è anche il progetto VISIO - European Programme on Artists' Moving Images che sostiene i giovani talenti. "Siamo arrivati alla quattordicesima edizione di VISIO - ci ha detto il curatore Leonardo Bigazzi - e mi piace pensarlo come un progetto che sta entrando nella sua adolescenza, quindi è diventato un po' inquieto, non si ferma solo alla settimana del festival, ma prosegue il suo lavoro durante tutto l'anno con le produzioni del Visio Production Fund. Quest'anno allo schermo dell'arte al festival vedremo due nuovi lavori, quello di Peng Zuqiang e quello di Valentin Noujaim, che sono appunto il frutto di un anno di lavoro di produzione con i due artisti e arriveranno otto nuovi artisti come ogni anno, giovani ma già con vari riconoscimenti internazionali, che nell'arco della settimana del festival saranno a Firenze per lavorare con noi, con i tutor e con una serie di ospiti invitati apposta per lavorare con loro e sviluppare dei nuovi progetti tra i quali sceglieremo tre nuovi lavori per poi produrli e presentarli l'anno successivo".Il focus dell'edizione 2025 del festival è dedicato a Randa Maroufi, mentre uno dei documentari in cartellone è dedicato al progetto del Padiglione Italia all'ultima Biennale d'arte di Venezia dell'artista Massimo Bartolini con Luca Cerizza come curatore.

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03:07come curatore tutto ciò che risuona in te ti permette di udire quindi uno dei risonatori
03:16maggiori nel corpo sono le ossa e sì se ti puoi tappare le orecchie certo non ti puoi tappare le ossa
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