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  • 2 giorni fa
Roma, 5 nov. (askanews) - "Prerogativa delle famiglie è la scelta di come e quando iniziare a parlare dei temi che hanno a che fare con l'educazione al sentimento dei propri figli. Nelle scuole si deve insegnare il rispetto del prossimo e della vita in generale. Cosa che non ha a che fare con l'educazione sessuale. I nostri ragazzi hanno bisogno di modelli che sono sicuramente quelli della famiglia e della scuola ma quest'ultima non può e non deve sostituirsi alle famiglie. Ci devono essere protocolli stilati con l'aiuto delle associazioni che si occupano delle famiglie che hanno disagi educativi al proprio interno. Educare i bambini al rispetto dell'altro è molto diverso dall'inculcare la teoria gender o Lgbtq+. E' fondamentale costruire un percorso condiviso con linee guida precise. Anche per questo all'interno delle riforme abbiamo previsto la facoltà del genitore di scegliere se far partecipare il proprio figlio a percorsi di questo tipo. La scuola è uno spazio dove si impara la socialità, la conoscenza di sè stessi con l'obiettivo di formare le giovani menti. Per questo deve essere protettiva a prescindere". Sono le parole di Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d'Italia in Commissione Bilancio a Montecitorio, nel corso del Cnpr forum "Scuola e famiglia: chi educa al sentimento?", promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca. Il ruolo della scuola è stato sottolineato da Ylenia Zambito (Partito Democratico), segretario della Commissione Affari sociali e Lavoro a Palazzo Madama: "La famiglia è il luogo principale per l'educazione dei figli e ciò non deve essere minimamente messo in discussione, soprattutto dalle istituzioni. Penso, tuttavia, che il contesto familiare non possa essere l'unico luogo di educazione. Del resto, la scuola non è solo un luogo dove si apprendono nozioni ma è il luogo dell'educazione per eccellenza. Io considero estremamente importante che a scuola si dedichi anche del tempo per l'educazione all'affettività e la sessualità. Dobbiamo tener presente che gli strumenti che i ragazzi hanno a disposizione sono potentissimi, di solito i giovani apprendono da soli attraverso Internet per cui non comprendo chi si professa contrario all'educazione all'affettività nelle scuole non considerando che forse sarebbe meglio che i nostri figli imparassero da lì piuttosto che sui siti pornografici. Troppo semplice criticare questa sorta di insegnamento curriculare partendo dall'idea che ci sia dell'improvvisazione, dovrebbero essere definiti dal Ministero degli standard nazionali con tutti gli esperti di queste materie. Non possiamo non partire dalle evidenze scientifiche". Fare rete sono le parole d'ordine per Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia nella Commissione parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza: "Spesso si registra molto pudore nel trattare questi temi, anche tra i giovani. Sono convinta che la famiglia sia rilevante ma deve collaborare con gli esperti del settore. Viviamo in un contesto dove i ragazzi entrano in contatto con queste tematiche sempre più precocemente attraverso i social. Devono essere per questo tutelati e l'unico modo per farlo è fare rete tra famiglie, scuola e l'ambiente sociale per educare e prevenire le violenze di genere. Bisogna altresì cercare di rispettare le tempistiche di crescita dei figli senza arrivare troppo presto e cercando il supporto degli esperti. L'importante è mantenere il ruolo centrale della famiglia. Alla Camera stiamo lavorando sul consenso informato per contrastare il vuoto educativo. La scuola deve elaborare i temi e avvisare le famiglie per condividere i programmi perché queste ultime possano svolgere a pieno anche il ruolo di controllo che hanno. Infine, serve una formazione attenta per chi opera a livello scolastico. I nostri insegnanti sono tra i migliori in assoluto ma dobbiamo metterli nelle condizioni di non arrivare in modo improvvisato su questi temi delicati". Strutturare la formazione dei ragazzi è la priorità per Gaetano Amato, deputato del M5s in Commissione Cultura e Istruzione: "La scuola ha sempre avuto il compito di formare le nuove generazioni, e questo compito spetta a persone qualificate, non al web. C'è una grande differenza tra una docente preparata e l'improvvisazione di chi si informa tra amici o sui social. Le famiglie oggi affrontano difficoltà quotidiane, spesso concentrate sul mettere il piatto in tavola, e non possono essere lasciate sole su temi educativi cruciali. E' necessaria una formazione strutturata, con programmi chiari, percorsi dedicati e una visione pedagogica unitaria, perché oggi regna la confusione e mancano regole condivise. La scuola è un presidio dello Stato, non un ufficio di collocamento: dovrebbe estendere il tempo pieno nelle aree più fragili, dove diventa rifugio, ascolto, punto di riferimento e occasione di riscatto. L'istituto scolastico deve essere una famiglia allargata, un luogo di crescita e valori, non un'azienda.

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Trascrizione
00:00Come si educa oggi ai sentimenti in un mondo che sembra averne sempre meno?
00:05Si torna a discutere di educazione affettiva e sessuale a scuola,
00:09dopo l'emendamento che limita i progetti nelle classi e riaccende il dibattito.
00:14Un tema che tocca la crescita, la libertà educativa e il ruolo stesso della scuola in una società che cambia.
00:21In un tempo in cui i ragazzi crescono tra emozioni e modelli spesso confusi,
00:25capire come accompagnarli è una sfida per tutti.
00:28Se ne è discusso nella nuova puntata dei forum CNPR Scuola e Famiglia, chi educa il sentimento?
00:36Sono intervenuti al forum di questa settimana, moderato da Anna Maria Belforte,
00:41Ilenia Lucaselli, Fratelli d'Italia, in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati.
00:46Io credo che nelle scuole debba essere insegnato più che altro il rispetto,
00:54non soltanto degli insegnanti, ma del prossimo.
00:58Ilenia Zambito, Partito Democratico in Commissione Affari Sociali del Senato.
01:03La scuola non è solo un luogo dove si apprendono nozioni, ma è il luogo dell'educazione per eccellenza.
01:12Ed è per questo che io considero molto, estremamente importante che anche a scuola si dedichi del tempo
01:21per l'educazione all'affettività, alla sessualità.
01:27Rosaria Tassinari, Forza Italia, membro delle commissioni Lavoro e Cultura e Istruzione alla Camera.
01:34È chiaro che viviamo in un contesto dove i giovani entrano in contatto con queste tematiche
01:39anche precocemente attraverso i nuovi mezzi di informazione, social, internet,
01:44e quindi da questo punto di vista sono convinta che debbano essere anche un po' protetti e tutelati.
01:50E Gaetano Amato, Movimento 5 Stelle, in Commissione Cultura e Istruzione alla Camera.
01:56Quindi crediamo che la famiglia non basti, assolutamente non basta.
02:01Spesso la famiglia è presa da altri problemi, è presa da come guadagnare per mettere un piatto a tavola
02:08e manco a farla apposta con questo governo questa necessità sta diventando sempre più impellente e urgente.
02:15Hanno partecipato inoltre i professionisti Elisabetta Polentini, dell'Ordine di Roma,
02:20e Paolo Longoni, consigliere dell'Istituto Nazionale Esperti Contabili.
02:26Grazie.
02:27Grazie.
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