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  • 11 ore fa
Milano, 25 ott. (askanews) - In anteprima il video "L'attimo prima del tempo" di Beril, tratto dall'omonimo album, si tratta del brano più "sperimentale" del disco che contiene brani in italiano e in inglese, con testi e musica della stessa Beril, mentre la produzione è di Maieutica Dischi, il video è firmato da Chiara Segatel, fotografa e videomaker, gli arrangiamenti sono di Mirko Di Cataldo. Beril, all'anagrafe Antonella Benanzato, nota pittrice e giornalista italiana spiega che si tratta di un progetto che nasce in parallelo con un più esteso manifesto artistico che coinvolge arti visive e performative. "L'attimo prima del tempo", come è evidente dal concetto ispiratore, costituisce il momento creativo per eccellenza.Quello che ogni artista sperimenta e ha la fortuna di incontrare sul suo cammino. E' un istante che giunge in uno spazio-tempo indefinibile che cristallizza il frangente dell'intuizione che precede l'opera. Beril abita questo istante, questo spazio-tempo indefinito. Lo attraversa con agilità, in una rapida successione di scenari che ne raccontano la genesi e la vicenda umana e artistica.Beril pratica un alfabeto universale, porta con sé un sillabario bilingue come la sua anima divisa in sfaccettature molteplici, che si riconducono ad un'unica urgenza: la creatività vissuta a tutto tondo, fino alle più intime pieghe di un'esistenza inapparente e in superficie.Questo primo lavoro, frutto di una preparazione durata anni, rappresenta la presa di coscienza di un'espressione musicale che nasce da molto lontano; che ha superato il giudizio più feroce, quello della stessa Beril.Nata prima con la musica che con la parola, finalmente l'artista ritrova e fa pace con ciò che è sempre stata. Ecco arrivare quindi "L'attimo prima del tempo", una narrazione musicale in cui il linguaggio è duplice: italiano e inglese o forse prima l'inglese e poi l'italiano. Un bilinguismo naturale che appartiene alla visione poetica della vita e dell'arte dell'autrice. E' necessario guardare il proprio mondo in solitudine per decifrarne l'essenza profonda.Questo album nasce nella solitudine di un ritiro forzato definito lockdown, in un'epoca in cui la riflessione diventa chiave di lettura di un'intera vita. Un dialogo interiore all'ombra del quale, al pianoforte, nascono quasi tutti i brani in italiano. Un gesto creativo vissuto in simbiosi, seppur a distanza, con la produttrice e cantautrice Veronica Marchi sulla scrittura e l'ideazione. Un cammino al quale si è unito anche il contributo fondamentale, negli arrangiamenti, di Mirko Di Cataldo, musicista e a sua volta produttore. Di Cataldo, con Beril, ha dato l'impronta del sound soprattutto nei brani in inglese. Un viaggio a tre che ha portato a un distillato musicale che emerge dal silenzio ed esplode in sonorità sempre diverse.L'opera della copertina compare per gentile concessione dell'artista.

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