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  • 2 settimane fa
Ospite d'onore e premio alla carriera del BTC, Carlo Verdone risponde alle domande di Sonia Serafini e confessa che, anche di fronte ad una situazione come quella contemporanea, in cui siamo tutti preoccupati per quello che sarà, "non dobbiamo mai perdere il senso dell'ironia".
Trascrizione
00:00Come credete cambierà il futuro del cinema, se cambierà a questo punto?
00:05Secondo me non cambierà, dobbiamo soltanto aspettare che questo momento passi,
00:12non cambierà niente secondo me, cambierà nel senso che saremo più accorti,
00:18saremo più dirigenti nella pulizia, dovremo essere più attenti a trattare bene la natura, l'ambiente,
00:32perché questo virus come altri che verranno dipenderanno sempre da uno squilibrio dell'ambiente,
00:37da uno squilibrio tra il mondo animale e il mondo umano, le foreste che vengono abbattute in Amazzonia,
00:48gli incendi che distruggono un quarto dell'Australia, queste sono le cose che fanno un asce di virus,
00:56lo smog, l'inquinamento, dovremo abbattare molto l'ambiente, però ho la sensazione che non cambierà nulla,
01:04è cambiato qualcosa dopo l'AIDS, è stato trovato, non il vaccino, sono stati trovati dei farmaci,
01:11non ci si muore più, certo ci si combatte, però poi alla fine, anzi mi sembra pure che siamo tornati
01:18come prima se non in maniera più sconsiderata di prima, no, non cambierà nulla, deve soltanto passare
01:27questo momento, però ci sarà probabilmente più attenzione da parte delle persone, ecco sì.
01:33Tu sai che la fa ridere adesso, oggi, al giorno d'oggi?
01:38Ma poche cose, dico la verità, non è che mi fa ridere tanto, non vedo in giro dei grandi comici
01:45che mi fanno ridere, perlomeno non hanno fatto dei film che mi hanno portato alla gran risata,
01:51mi fanno spesso ridere le persone quelle più grigie, quelle più anonime, che magari hanno
01:57dei tic, delle cose che guardo solo io, osservo solo io, poi se c'è qualche amico che è sintonizzato
02:03bene con me, ti facciano dare quella cosa e magari li diamo insieme, però sono, è la gente comune,
02:09è la gente, quella anonima, che ha delle, spesso delle, dei tic, delle debolezze che mi portano
02:20a far ridere, così. C'è molto poco da ridere perché è un periodo dove siamo tutti
02:28molto preoccupati, quindi siamo poco portati alla cosa, però non bisogna mai perdere, insomma,
02:34anche il senso e l'ironia, sennò veramente si diventa lucubri e questo non va bene.
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