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  • 2 settimane fa
In occasione della presentazione a Cannes 2019 di Dolor y Gloria, ecco la nostra intervista al protagonista del nuovo film di Pedro Almodovar, Antonio Banderas.
Trascrizione
00:00Siamo a Cannes, come potete vedere, in una fantastica ventosa giornata di maggio.
00:06Abbiamo appena intervistato Antonio Banderas, presente al festival con l'attesissimo ritorno di Pedro Almodovar, Dolori Gloria,
00:15che sarà presentato qui a Cannes. Sentite cosa ci ha appena detto.
00:19Come il tuo personaggio mi viene da chiederti di cosa odorava il cinema della tua infanzia?
00:25Il primo ricordo che ho avevo da mia infanzia allendo al cinema era la di un bambino che entrava in una burbuja di un mondo incredibile,
00:39che mi portava e mi portava a altri paesi, come tutti i bambini.
00:44Io mi ricordo vedere il Zorro con Tyron Power, hace molti anni,
00:49e quando entravano i mali, pateavamo nel cinema, e quando entravano i buoni, facciamo così.
00:57Che mi diceva a me allora che io lo interpretavo in Hollywood, era una cosa impensabile.
01:02Però no, in quei momenti aveva molta importanza, perché la televisione, per esempio, in España era minima,
01:11era un canal solamente e ofrecía una pelicula los sábados e ir al cinema era un acontecimento.
01:21Ora no, ora hai peliculas por todas partes, nel telefono che llevas ves una pelicula,
01:26osea la imagen nos ha invadido, il mondo della ficzione ha invadido totalmente nuestras realidades
01:33e il valore se ha diluito in altre cose, no?
01:36Per iso è importante questo festival, e per iso è importante ricordarle a la gente che ir al cinema
01:43è un ritual distinto a ver una pelicula.
01:48Ver una pelicula nel cinema è un ritual.
01:51Perché? Perché ves la pelicula in un luogo oscuro, con gente a la che non conosci,
01:55in una pantalla grande, non puoi preparare un sandwich, non puoi mandare mensaggi di testo mentre stai vedo la pelicula,
02:02ti devi concentrarti nella storia.
02:04È un'esperienza.
02:05È un'esperienza distinta, no?
02:07E questo devi rivoluzionarlo di nuovo o lo perdermos.
02:10C'è una scena, una scena particolarissima del film che mi ha fatto piangere tantissimo,
02:15è la scena in cui tu sei dal dottore in sala d'attesa, guardi in alto e vedi il cielo,
02:22il cielo finto della sala d'attesa che ti ricorda poi la casa dei tuoi genitori,
02:26la casa di quando eri piccolo, cioè la grotta.
02:29E mi ha fatto piangere perché succede a me quando magari vedo delle cose che per nessuno sono molto significative,
02:36però mi fanno piangere.
02:37Tu l'hai rappresentato con un leggerissimo accenno di un sorriso.
02:41E mi chiedevo se magari a te è capitato, che è successo.
02:45Sì, c'è qualcosa che mi interessava molto del personaggio e è che fosse, in qualche modo, testigo di sua propria storia.
02:56Che tuviera una certa distanza, che pudiera verla quasi come se si trattasse di una tercera persona.
03:03E' qualcosa che io ho praticato.
03:05Però mi parecia che, a pesar di che sia una storia molto specifica e molto concreta,
03:11è una storia che affetta a molta gente per le cose che tu mi hai detto.
03:15E' una esperienza che con questa storia ha stato sorprendente.
03:19Ved come la gente si te acerca e dicer,
03:21mi ha toccato il coraggio, in questo momento specifico o in questo momento,
03:25senza che sia una storia mia,
03:27si mi ha abierto un espacio che io entendo, emocionalmente.
03:34E' un logro non-menor.
03:39E' un logro non-menor.
03:41Che consiga che la gente, emocionalmente,
03:45conecte con la storia in molti momenti.
03:48E' hermoso.
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