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  • 7 settimane fa
«Non più solo monumenti da ammirare, ma spazi da vivere». Con questo intento la Sovrintendenza capitolina sta restaurando Porta Asinaria a San Giovanni, «una delle testimonianze più significative del passato imperiale di Roma». L'intervento che rientra nel progetto Caput Mundi ed è finanziato con i fondi del Pnrr,  prevede «il restauro delle murature - spiega  Ornella Amato della sovrintendenza capitolina -, il consolidamento delle strutture e la valorizzazione di quella che è la più significativa delle testimonianze di Roma. Saranno realizzati nuovi percorsi e spazi pubblici per garantirne l’utilizzo, quindi saranno rivitalizzati i percorsi interni anche con illuminazione per garantire visite serali». Porta Asinaria che ha preso il nome dalla strada che l'attraversa e conduce al collegamento con via Ardeatina, via Appia e via Latina, «ha una struttura originaria in laterizio che conserva feritoie, gallerie e dettagli originali - spiega Alessandra Cerrito della Sovrintendenza capitolina - . La porta viene monumentalizzata dopo l’imperatore Onorio nel corso del V secolo d. C. e viene rivestita di travertini in relazione alla presenza della Basilica costruita da Costantino nel IV secolo d. C., cattedrale di Roma e sede della fede cristiana».

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Trascrizione
00:00Porta Sinaria è una delle testimonianze più interessanti, seppure meno celebrate,
00:10del passato imperiale di Roma. Inserita nel circuito delle mura aureliane rappresenta
00:16un incrocio simbolico tra la difesa militare e l'evoluzione della città. A differenza delle
00:21grandi porte monumentali, Porta Sinaria non sfoggia decorazioni celebrative, presentandosi
00:27fin dalle origini con una struttura sobria, essenziale, un singolo arco affiancato da torri
00:33quadrate, poi trasformate in torri semicircolari nel corso del V secolo con l'imperatore Onorio.
00:41Perché si chiama Porta Sinaria? Perché da Porta Sinaria usciva la via omonima, la via Asinaria,
00:49che era una strada diretta verso la via Ardeatina, che quindi in senso trasversale collegava la
00:55via Appia, la via Ardeatina e probabilmente anche la via Latina e fungeva da raccordo tra questi
01:02assi stradali. La struttura originaria in Laterizio conserva ancora feritoie, gallerie e dettagli
01:08originali. Soltanto in un momento successivo, quindi con gli interventi, con i restauri dell'inizio
01:16del V secolo d.C., sotto l'imperatore Onorio, la porta viene monumentalizzata. Quindi si realizzano
01:25i due torrioni semicircolari che vedete addossati alle torri rettangolari e la porta viene anche
01:34rivestita di travertini, avvellita e resa quindi una porta più importante e monumentale, forse proprio
01:42in relazione alla presenza della cattedrale, cioè della basilica costruita da Costantino
01:49nel IV secolo d.C., che era appunto la cattedrale di Roma.
01:54La sovrintendenza capitolina sta coordinando importanti lavori di restauro nella zona di
01:59Porta Asinaria, nel tratto di mura che collega Piazza San Giovanni a Viale Castrense, un intervento
02:06che fa parte del progetto Caputmundi ed è finanziato con fondi del PNRR.
02:12L'intervento ha come obiettivo il restauro delle murature, il consolidamento delle strutture
02:17e la valorizzazione di quella che è sicuramente una delle più significative testimonianze
02:24archeologiche della città di Roma. Non solo si è previsto il restauro delle superfici
02:31con trattamento biocida, ristilatura dei giunti, ma saranno proprio realizzati nuovi percorsi
02:39e spazi pubblici per garantirne l'utilizzo e la connessione con il tessuto urbano contemporaneo.
02:48Quindi verranno rivalorizzati i percorsi interni attraverso la realizzazione di percorsi in cacciopesso
02:55con posa flottante che possano accogliere anche impianti di illuminazione in modo da poter garantire
03:01anche alcune visite serali.
03:05Un progetto che adotta un approccio moderno e innovativo nella gestione del patrimonio
03:10archeologico, non più monumenti da contemplare a distanza ma spazi da vivere.
03:15Restituire Porta Sinari ai cittadini significa far dialogare l'architettura di III secolo
03:20con le esigenze di una città contemporanea, dimostrando che la tutela e la valorizzazione
03:26di un bene del passato non è solo testimonianza della memoria di un territorio, ma è risorsa
03:32viva per il presente e per il futuro della città.
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