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  • 2 giorni fa
«Non più solo monumenti da ammirare, ma spazi da vivere». Con questo intento la Sovrintendenza capitolina sta restaurando Porta Asinaria a San Giovanni, «una delle testimonianze più significative del passato imperiale di Roma». L'intervento che rientra nel progetto Caput Mundi ed è finanziato con i fondi del Pnrr,  prevede «il restauro delle murature - spiega  Ornella Amato della sovrintendenza capitolina -, il consolidamento delle strutture e la valorizzazione di quella che è la più significativa delle testimonianze di Roma. Saranno realizzati nuovi percorsi e spazi pubblici per garantirne l’utilizzo, quindi saranno rivitalizzati i percorsi interni anche con illuminazione per garantire visite serali». Porta Asinaria che ha preso il nome dalla strada che l'attraversa e conduce al collegamento con via Ardeatina, via Appia e via Latina, «ha una struttura originaria in laterizio che conserva feritoie, gallerie e dettagli originali - spiega Alessandra Cerrito della Sovrintendenza capitolina - . La porta viene monumentalizzata dopo l’imperatore Onorio nel corso del V secolo d. C. e viene rivestita di travertini in relazione alla presenza della Basilica costruita da Costantino nel IV secolo d. C., cattedrale di Roma e sede della fede cristiana».

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