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  • 2 months ago

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00:00Sognavo il cinema nel senso che avevo un'adorazione per Brando, perciò andavo a vedere tutti i
00:13suoi film, mi piaceva molto quello che faceva. In effetti sognavo il cinema così, come un
00:21sogno. Io volevo girare l'Africa, volevo fare l'esploratrice come tanti bambini,
00:30penso. Mi interessava andare giù nel deserto, sempre affascinata dal silenzio e dalla bellezza
00:40del paesaggio, da queste dune, da questo cielo, da questa luna.
00:46Più che altro avevo modelli maschili, perché mi piaceva Brando, mi piaceva James Dean, le
00:52donne mi sembravano sempre molto debole, mal di testa, io volevo essere una donna forte
01:01e allora ammiravo soprattutto gli uomini forti sullo schermo. Mi piaceva anche molto Bougie
01:08di Bardot, perché era un fenomeno mitico. Io vivevo in Tunisia, la mia educazione era
01:15francese e vedevo molto un cinema francese. Anche se ho scoperto Desicca, Sofia Loren, proprio
01:23in Tunisia, nel cinema.
01:24Io stavo al collège Paul Cambon, a scuola, sono stata fermata davanti alla scuola come
01:33succede nei romanzi, Rosa, vuol fare il cinema, mi hanno chiesto. Naturalmente gli ho mandato
01:39a quel paese, perché mi sembrava una domanda molto ovvia, banale e scontata, perciò non l'ho
01:47preso sul serio. Poi invece era una cosa veramente seria, sono andati a parlare con mio padre e ho
01:52fatto questo piccolo ruolo di araba in un aranceto, ricordo questo.
02:02Ero lì in una festa di beneficenza, mia madre faceva parte di questa serata di beneficenza,
02:10io vendevo, collaboravo, sono stata spinta sul palco e sono stata eletta la più bella italiana
02:18di Tunisia, era presente l'Unitalia Film, che c'era la settimana di cercare l'italiano
02:24in Tunisia e mi hanno offerto un viaggio durante il Festival di Venezia, cioè tutto una cosa,
02:29tutto un caso insomma.
02:32Ho avuto molte proposte di cinema, però mi sembrava una follia perché io non sapevo recitare,
02:39non avevo mai studiato recitazione, mi sembrava una cosa un po' superficiale.
02:43Poi ho deciso di, su invito dell'Unitalia Film, che mi aveva invitata a questo Festival,
02:51di seguire il centro sperimentale. Naturalmente ero negata, nel senso che quando ho fatto gli
02:57esami mi rifiutavo di rispondere o di recitare qualsiasi cosa e poi ne hanno dedotto che avevo
03:07un temperamento fortissimo, visto che rifiutavo di aprire bocca e sono stata promossa tra i
03:14migliori allievi del centro. È curioso, come dicevo prima, sembravo predestinata.
03:23Cristaldi, c'erano anche altri produttori come dei Laurentiis, ma Cristaldi mi offrì
03:30questo contratto all'americana per sette anni e con la proposta di questo primo film
03:38che era I soliti ignoti con Mario Monicelli. Non ricordo molto bene il film perché ero
03:46traumatizzata dalla paura, ero circondata da tanti grandi attori, io non capivo bene italiano,
03:55parlavo francese, ero abbastanza persa, però Monicelli capì benissimo questo mio carattere,
04:06tant'è vero che nel film interpretavo quasi me stessa, questa ragazza assolutamente introversa,
04:14diffidente, ero perfetta per Carmela. I primi film, come dicevo prima, ero sotto shock,
04:22ricordo poche cose, ricordo delle immagini, ma ricordo soprattutto questo occhio della
04:27macchina da presa che mi seguiva e questo terrore la notte dormivo con il mio copione
04:34sotto il cucino perché avevo paura di dimenticare le battute e infatti sul set parlavo sempre
04:42a bassissima voce perché non volevo essere sentita, perché dicevo se mi sento si rendono
04:49conto che io non sono capace di recitare e mi mandano via.
04:54Germi è stato di una pazienza incredibile con me, mi ha insegnato moltissimo, mi ha dato
05:03anche la possibilità di interpretare un personaggio che mi era molto estraneo perché una donna,
05:10una ragazza romana con una gestualità assolutamente, una gestualità assolutamente diversa da quello
05:17che avevo io, che ero piuttosto chiusa, introversa, perciò ho dovuto proprio costruire questo personaggio
05:23e anche un personaggio molto drammatico. Germi mi ha anche regalato qualcosa di straordinario
05:34perché ho avuto la mia prima critica importante che è stata scritta da Pasolini quando è uscito
05:43proprio quel film, una critica magnifica che mi riguardava. Sono stata un po' o angelo
05:51o demonio, ho fatto un po' tutti i ruoli femminili, non sono stata mai un cliché, non ho mai fatto
05:59un tipo di personaggio, ma Bolognini mi ha sempre visto in un modo come la perdizione
06:06e altri mi hanno visto invece come un personaggio molto dolce. È stata questa la mia fortuna,
06:12di essere vista in modi diversi.
06:15Registi e non registi, che poi parlino francese, italiano, inglese o spagnolo, non me ne importa
06:21niente. Quello che mi importa è il regista. È sempre più raro trovarlo, trovare quella passione,
06:30quella grande avventura che è il cinema. Diventa sempre più prodotto e meno arte. Ma io sono
06:46un'ottimista. Penso che sono cicli.
06:50Come parlare di Lucchino? Maestro di attori, un grande regista. Noi sapevamo durante Il Gatto
07:05Pardo che sarebbe stato un film assolutamente mitico, perché si sente, noi attori lo sentiamo,
07:14è qualcosa di impalpabile, ma si sente quando è una cosa importante. Poi Lucchino,
07:19sempre curato molto la recitazione, è impossibile per un attore non essere bravo con Lucchino. Anche
07:29uno non dotato diventava bravissimo. Poi Lucchino curava tutto, dal costume al trucco, ai capelli
07:40in minimi particolari. Si lavorava come a teatro, si preparava la scena intorno a un tavolo,
07:49e i tecnici entravano dopo, cioè le luci e tutto. Ma prima si parlava e si approfondiva
07:55il personaggio.
07:57Ricordo il primo incontro con Lancaster, questo famoso ballo che è durato un mese, la preparazione
08:10meticolosa di ogni scena. Prima di andare sul set abbiamo lavorato per qualche giorno in albergo
08:16intorno a un tavolo, abbiamo letto la sceneggiatura, come a teatro. Ricordo un momento di, non so,
08:32di beatitudine, cioè quando uno si trova in questa situazione, quando un attore incontra un maestro,
08:40è un momento di enorme, immensa felicità. Ero molto intimidita perché avevo di fronte
08:49a me un gigante come Bert Lancaster e io ero comunque una giovane attrice.
08:57Lucchino mi ha sempre molto difesa e mi ha sempre molto amata. Non è stato mai duro,
09:05come sempre molto tenero. Ricordo solo cose difficili anche perché il film, anche la lavorazione
09:18non è stata mica facile. Si lavorava moltissimo, c'era un gran caldo, non mi potevo sedere,
09:27il vestito era molto ingombrante, il trucco durava tre ore, capelli e tutto. Però è stato
09:36un film, ed è tutto, era un film mitico.
09:40È stato uno dei miei maestri, sono stati tanti perché ho parlato anche di Germi, di Valerio
09:48Zurlini, di Monicelli, di Bolognini, tanti e di Comencini. Certo che Lucchino è stato
09:57la svolta della mia vita di attrice, è stato il salto. Praticamente io sono andata poi a lavorare
10:12a Hollywood in tutto il mondo per questa immagine viscontiana. Anche molto dopo, Herzog per
10:19Fitzcarraldo. Molti registi mi hanno scelta proprio perché avevano ancora in mente queste
10:25immagini di Angelica.
10:28Alain io l'ho incontrato molti anni prima, quando ancora non facevo del cinema e quando
10:35sono andata a Venezia per questo famoso viaggio premio, lui stava su una gondola e io stavo
10:41su un'altra gondola, ci siamo incrociati e lui si è ricordato di me quando ci siamo
10:45ritrovati sul set. Io pensavo di incontrarlo per la prima volta e lui mi ha detto no, ci
10:52siamo visti a Venezia, ci siamo incrociati, ci siamo guardati e ci siamo ricordati dopo
10:58quando siamo diventati attori.
11:02Con Valerio era impossibile non calarsi nel personaggio. Io non ero Claudia sul set, ero
11:10a Ida. Infatti quando ho terminato quel film ho avuto una grossa crisi, non sapevo più
11:21chi ero perché ero diventata Ida. Lui era anche lui un grande regista di attori, cioè
11:30si preparava la scena e lui dava molta importanza alla recitazione. Lui mi ha insegnato tantissimo,
11:40è stato il mio, forse il mio vero, primo impegno cinematografico.
11:46Cartouche è stato il film che mi ha dato la notorietà in Francia perché è stato un
11:54grandissimo successo. Con Belmondo avevamo già girato insieme prima La Viaccia con Bolognini,
12:02perciò ci siamo ritrovati sul set e ci siamo divertiti sempre molto insieme perché molto
12:09simili, tutti e due arieti, perciò ci si capiva. Prima del Ciac era sempre una follia
12:19pazzesca e poi ci si concentrava rapidamente sul personale. La prima era la follia, succedeva
12:26di tutto sul set, prima che arrivasse il momento fatidico dello Ciac.
12:33Cosa ricordi di Federico Fellini?
12:38Ricordo l'assenza di Copione, ricordo le nostre passeggiate per la campagna romana, si parlava
12:50di tutte e altre cose, io cercavo di capire che tipo di personaggio dovesse interpretare
12:57ma non c'era niente da fare, si sognava, si parlava, si delirava un po' e sono ritrovata
13:10sul set senza sapere cosa dovesse interpretare. Ricordo di Federico un grande amore per me
13:20e per tutti gli attori che lui aveva, ci si sentiva le persone più importanti del mondo,
13:31questa passione. Poi ho interpretato un personaggio unico, ho fatto me stessa l'attrice
13:39e l'ideale femminile e lui amava molto trasformare i suoi personaggi, anche con il trucco fisicamente,
13:48invece io non sono stata trasformata. Infatti mi diceva Claudia perché non partiamo per la
13:54Turchia, partiamo in Oriente, andiamo via, questi deliri così, ma un personaggio che mi
14:04manca molto anche perché ricordo i suoi momenti di silenzi che non erano silenzi perché lui
14:11cantichiava sempre qualcosa e lui lì rifletteva la scena, si girava nella confusione, era tutto
14:25caotico, urla e lui lì trova la sua ispirazione, contrariamente a Visconti dove era il silenzio
14:35assoluto e la concentrazione totale.
14:38Io ero impaurita perché con questa voce curiosa, strana, diversa, sono sempre stata doppiata
14:48ai primi film, avevo una voce particolare, poi avevo anche un accento francese, non parlavo
14:55bene, invece Federico non gli importava niente, voleva la mia voce. Infatti anche adesso quando
15:01vedo il film mi rendo conto che ci sono un sacco di errori, di italiano, parlo molto
15:07strano, però certamente autentico perché ero così.
15:17Ho cominciato ovviamente il cinema con il contratto Vides e con l'incontro con Franco
15:23Cristaldi, è stato sicuramente uno dei produttori più importanti italiani, un vero produttore,
15:31un grande produttore. Sicuramente ho interpretato dei personaggi straordinari quando stavo alla
15:42Vides, cosa posso dire altro? Sì è stato molto importante, è stato determinante nella
15:53mia carriera, certamente, ma era un contratto, un contratto di esclusiva, molto rigido e a
16:02un certo momento anche molto difficile, difficile perché mi sentivo anche un po' prigioniera
16:13di questo contratto. Ho avuto voglia di romperlo e poi l'ho rotto. Nel West la donna ha sempre
16:20avuto un ruolo molto minimo, piccolo, lì invece era il perno del film, personaggio forte, come
16:28poi amo io, interpretare. Donne di questo tipo mi interessano di più interpretare sullo schermo.
16:37È un personaggio mitico, poi l'incontro con Sergio è stato anche molto importante, Sergio
16:45amava molto gli attori e li curava particolarmente. Sergio era un grande direttore di attori, anche
16:56aveva una tecnica assolutamente straordinaria, il taglio delle inquadrature, ha fatto scuola,
17:07mi sono trovata sempre bene con Sergio, anche al di fuori del film, dopo siamo diventati
17:13anche molto amici e ricordo tante proiezioni e tante discussioni perché c'era la passione
17:21del cinema e l'amore per il cinema e mi manca.
17:26Pasquale Squitieri è un grande regista di attori, viene lui stesso dal teatro, ha cominciato
17:36con il teatro, era attore anche lui, con Patrone Grifio ha fatto teatro. Un attore si trova
17:46benissimo con Pasquale perché sa di che cosa parla e sa anche come scavare dentro di te e
17:55tirare fuori anche le cose più remote, è molto esigente ed è quello che mi piace perché
18:05un regista deve essere esigente, non si deve accontentare mai.
18:08siamo incontrati sui guappi e era predestinato evidentemente perché io dal primo momento ho pensato
18:20che era la persona giusta per me. Con Pasquale vorrei ricordare forse uno dei film più difficili che ho interpretato
18:29che è Claretta, Claretta Petacci. Forse credo uno dei più difficoltosi per me, un personaggio molto costruito, un film che io amo molto, questa Claretta e anche il personaggio di questa donna.
18:53Zeffirelli è una persona che io stimo molto sia per il cinema che ha fatto e anche come persona, abbiamo dei rapporti di grande amicizia.
19:06Io non posso dimenticare che Franco Zeffirelli è il primo che mi ha fatto girare dopo la rottura del contratto con la Vides dove quando dicevano che io non avrei più girato, più fatto un film perché ero un'attrice finita, perché avevo interrotto un contratto e Zeffirelli è stato il primo a rompere questo silenzio.
19:30Io non posso dimenticare questo. Con Liliana ho sempre avuto una stima, una grande stima, molto forte per il cinema che ha fatto, anche per la sua intelligenza.
19:48Il set di Liliana è un set da grande professionista dove un attore non può che sentirsi molto bene.
19:56Mi sono trovata benissimo.
19:57Con Herzog le difficoltà c'erano, sì, sì, tantissime. È stato un film particolare perché è girato in un ambiente molto difficile, in Amazonia.
20:10È un film che è partito con un attore, Jason Roberts e con Mick Jagger, che poi abbiamo dovuto interrompere per difficoltà di ambientazione, perché Jason aveva dei problemi.
20:29E abbiamo ricominciato tutto da capo con Klaus Kinski e lì sono cominciate le avventure divertenti perché tra Klaus e Herzog ci sono dei rapporti un po' sadomaso, insomma, si insultano, si distruggono.
20:44Si distruggono. E si distruggevano ormai perché Klaus purtroppo non c'è più.
20:51Un attore che io ho amato moltissimo, Klaus Kinski, grande attore.
20:56Quell'immagine di Fitzcarraldo con lui sul rio delle Amazone che con la musica di Caruso credo che sia un'immagine assolutamente indimenticabile.
21:10È stato un bellissimo film.
21:12Dieci persone sul set, comprese gli attori, tre, quattro lampade, una macchina da presa e noi con la natura.
21:22Bellissimo.
21:26Per me non ha importanza lavorare per la televisione e per il cinema.
21:30Basta girare, come abbiamo girato d'altronde con Luigi, cioè si faceva un film, non si faceva un sceneggiato, un film.
21:40Con i tempi del film, con la preparazione, con la...
21:43Io con, oltretutto, con Luigi avevamo già girato insieme tanti anni prima, vent'anni prima, La ragazza di Bube.
21:56Questo film, la storia, è un film che ha avuto un grosso successo, anche all'estero, anche in tutto il mondo.
22:08È una grande interpretazione, è un personaggio straordinario.
22:13Purtroppo Elsa Morante è scomparsa durante la lavorazione del film e non ha potuto anche dire come avevo rappresentato questo personaggio.
22:30Spero che non l'abbia delusa.
22:32La sofferenza è sempre qualcosa di difficile, certo, però è inevitabile.
22:48Tutti hanno dei momenti difficili.
22:52Non mi posso certo lamentare perché la mia vita è stata una bellissima avventura.
23:02Senza sofferenze non si è nulla.
23:07Poi non potrei neanche interpretare dei personaggi senza aver vissuto veramente delle cose,
23:14senza aver amato o pianto.
23:16Questo è importante per interpretare altre vite, altre donne.
23:24Io certamente non ho sofferto quanto altre donne.
23:27Sono stata molto privilegiata.
23:31Sono arrivata in un momento giusto, certamente.
23:35Un momento magico del cinema italiano.
23:37E ho avuto il privilegio di incontrare grandi registi che mi hanno capita e che mi hanno fatto interpretare dei personaggi
23:47che sono rimasti nella storia del cinema.
23:51Ma sono stata sicuramente privilegiata.
23:55Il mio corpo fa parte così.
23:59E quello che ho, che mi ha dato la natura,
24:03sono stata anche fortunata perché ho un viso fotogenico.
24:12Sono un personaggio cinematografico, certamente, da primo piano.
24:16Sì, questo lo sono cosciente.
24:19E spesso la macchina da presa mi fa dei regali.
24:22Perché spesso ho l'impressione di non dare abbastanza.
24:26E poi, quando vado in proiezione, mi rendo conto che la macchina ha preso delle cose molto remote
24:33e esistono lì, anche se in quel momento ero un po' fuori.
24:39Perciò mi fa anche dei regali.
24:41Questa è la magia della fotogenia.
24:46Che cosa sono io?
24:47Eh, io sono tutto questo.
24:51Tutto questo.
24:52Una madre, una donna, un'attrice.
24:56Un essere umano.
25:00Sì, tutto questo messo insieme.
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