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  • 2 days ago
La Madonna dell’Esilio, opera ad olio del pittore zaratino Andrea Fossombrone, è stata svelata nella chiesa di San Marco Evangelista a Roma, al termine di una cerimonia ufficiale con Santa messa alla presenza delle autorità locali, istituzionali, religiose, civili e militari. 

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00:00La Madonna dell'esilio, opera d'olio del pittore zaratino Andrea Fossombrone, è stata svelata
00:09nella chiesa di San Marco Evangelista a Roma. Il progetto di restauro, curato e coordinato
00:14dal Comitato Scientifico dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Roma,
00:18ha riguardato il recupero e la valorizzazione della pala dell'altare, che ora potrà essere
00:23di nuovo ammirata nella chiesa di piazza Giuliani e Dalmati, luogo di culto per i residenti del
00:27quartiere. Sicuramente aver restaurato quest'opera è un grandissimo risultato per la comunità
00:34Giuliano Dalmata, che si identifica in qualche modo in questa pala d'altare. Ha un valore
00:42proprio identitario con tutti i piccoli particolari che sono racchiusi nella pala, dalle colonnine
00:50davanti agli angeli con gli stemmi delle province perdute al termine della Seconda Guerra Mondiale,
00:57ai Santi, San Girolamo in mezzo, che scrive e che è il protettore di Zara, quindi della
01:05Dalmazia. Ma poi San Tommaso che gli sta accanto e tiene in mano l'arena di Pola, quindi rappresentando
01:12tutta l'Istria. E dall'altra parte San Vito che tiene sotto la sua mano protettrice la torre
01:19civica di Fiume e quindi Fiume e il Quarnaro. Per cui tutto il mondo esule si è sentito
01:26identificato in quest'opera, così come in effetti la voleva il pittore, che anche lui era
01:32esule da Zara e che ha realizzato moltissime di queste opere, soprattutto con delle madonne,
01:40ma in questo caso ha voluto proprio ricordare l'esilio e chi più di una madre, di Maria,
01:48di una Madonna con un bambino che va in esilio può rappresentare il senso della difficoltà,
01:55del disagio e del dolore che si prova in questo tipo di circostanze per chi le ha vissute così
02:01tragicamente. L'opera era stata donata nel 1950 alla comunità Giuliano Dalmata dai coni
02:07Eugenina Salata e Delio Bracco, il redentista istriano e fondatore nel 1927 del gruppo Bracco
02:13ed è stata svelata durante una cerimonia ufficiale con Santa Messa alla presenza delle autorità
02:18locali, istituzionali, religiose, civili e militari. Sono molto emozionata perché ho ritrovato
02:23i miei nonni e quello spirito che avevano di esuli, anche mio papà e quindi è un momento
02:29molto particolare per me. Noi siamo sempre stati vicini alla comunità e siamo andati
02:37varie volte a trovare quando è stato possibile, perché prima non era possibile, prima del 68.
02:46Posti bellissimi, ho ritrovato là una sorella di una mia bisnonna, insomma anche di persone
02:54molto longevi, è un posto che si vede che fa bene la salute.
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