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  • 16 ore fa
BARI (ITALPRESS) - La ricostruzione mammaria è un intervento chirurgico che ha lo scopo di ristabilire il volume, la forma e dove possibile l’estetica del seno dopo un tumore, malattia che in Italia colpisce una donna su nove nel corso della vita: si tratta di un percorso multidisciplinare che coinvolge senologi, chirurghi plastici, oncologi, radiologi, psicologi e comporta decisioni personalizzate in base alle caratteristiche fisiche della paziente e della malattia, alle cure e alle preferenze personali; per ridurre il più possibile l’impatto emotivo e per evitare il disagio di un secondo ricovero, in tutti i casi in cui è possibile, si esegue l’intervento ricostruttivo nella stessa sede operatoria di quello oncologico. In base alla tecnica utilizzata la ricostruzione mammaria si divide in due grandi categorie: con protesi ed espansioni e autologa, cioè con tessuti della paziente.
“La prevenzione è un pilastro per tutti i tumori, non solo quello al seno: per me significa soprattutto fare informazione, dire ai pazienti tutto quello che facciamo, quali sono i percorsi diagnostici e terapeutici. Un altro pilastro della prevenzione è la ricerca: voglio ringraziare le tante associazioni delle donne, che ci danno la possibilità di recuperare fondi per finanziare borse di studio o altro”, ha dichiarato Maurizio Ressa, direttore dell’Istituto Tumori di Bari, intervistato da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell'agenzia di stampa Italpress.
fsc/gsl

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00:00La ricostruzione mammaria è un intervento chirurgico che ha lo scopo di ristabilire il
00:08volume, la forma e, dove possibile, l'estetica del seno dopo un tumore, malattia che in Italia
00:14colpisce una donna su nove nel corso della vita. Si tratta di un percorso multidisciplinare che
00:20coinvolge senologi, chirurghi plastici, oncologi, radiologi, psicologi e comporta decisioni
00:27personalizzate in base alle caratteristiche fisiche della paziente e della malattia, alle
00:32cure e alle preferenze personali. Per ridurre il più possibile l'impatto emotivo e per evitare
00:37il disagio di un secondo ricovero, in tutti i casi in cui è possibile, si esegue l'intervento
00:42ricostruttivo nella stessa sede operatoria di quello oncologico. In base alla tecnica utilizzata,
00:48la ricostruzione mammaria si divide in due grandi categorie, con protesi ed espansioni e
00:54autologa, cioè con tessuti della paziente. Marco Klinger ha intervistato per il format
00:59TV Medicina Top, prodotto dall'Italpress, Maurizio Ressa, direttore dell'unità operativa
01:05di chirurgia plastica all'Istituto Tumori di Bari.
01:08Io lavorando in un istituto oncologico posso soltanto dire che la prevenzione è un pilastro
01:14per quanto riguarda tutti i tumori, non soltanto il tumore al seno. Ha diverse sfaccettature,
01:22per me la prevenzione è soprattutto informazione, nel senso che noi dobbiamo informare le nostre
01:32pazienti su tutto quello che facciamo, sui percorsi diagnostici e sui percorsi terapeutici
01:40e questo è molto importante. Un altro pilastro della prevenzione è la ricerca, la ricerca
01:47che chiaramente noi, se vediamo il PIL che abbiamo un po', voglio dire che non siamo
01:54molto contenti di tutto questo, perché la ricerca è vita, la ricerca ci dà la possibilità
02:01di lavorare con i giovani e qui mi sento di ringraziare le associazioni, le associazioni
02:08delle donne, che sono tante, che ci danno la possibilità di recuperare fondi per poter
02:15prendere in considerazione i borsi di studio o anche altre cose. Io dico che ormai siamo
02:22arrivati ad una terapia chirurgica personalizzata, nel senso che dipende sempre da dove si parte
02:31e dipende sempre da, se parliamo di mastectomia, da che tipo di mastectomia viene eseguita.
02:39Nel passato di tempo, quando avevamo delle mastectomie dove era impossibile fare, eseguire
02:47delle ricostruzioni, poi siamo passati ad una seconda fase dove avevamo le quadrantectomie.
02:56Ora possiamo dire che siamo in una terza fase dove ormai siamo nell'era della profilattica,
03:01quindi la mastectomia dobbiamo dire che è una terapia conservativa, anche noi conserviamo
03:08la cute, conserviamo l'areolea quando è possibile e quindi ci dà la possibilità a noi chirurghi
03:14plastici di fare delle buone ricostruzioni e quindi non è che perché la chirurgia plastica
03:20è cambiata e proprio perché è cambiata la tecnica della chirurgia sonologica noi ci
03:26siamo dovuti adeguare a tutto questo.
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