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  • 2 giorni fa
Le recenti dichiarazioni di Francesca Albanese in un'intervista a Fanpage sono al centro della nuova puntata della video rubrica «Palomar» di Antonio Polito. «Ci sono almeno tre vere e proprie aberrazioni che tradiscono una banalizzazione dell'Olocausto», commenta. «Innanzitutto - dice -, l'ironia nell'usare l'espressione 'pietra d'inciampo logica' contro chi contesta l'uso della parola 'genocidio' per ciò che sta avvenendo a Gaza. La seconda è l'aver sostenuto che non bisogna chiedere ai sopravvissuti dell'Olocausto un giudizio sull'uso della parola genocidio perché "chi ha un tumore va a farsi curare da un oncologo e non da un sopravvissuto"». Infine la terza: «Albanese sostiene che Liliana Segre non dovrebbe intervenire nel dibattito perché non imparziale - conclude - Albanese può dire ciò che vuole, ma non può negare l'unicità dell'Olocausto e offendere chi di quella tragedia è un nobile simbolo vivente».

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Trascrizione
00:00nella breve intervista che francesca albanese ha concesso a fanpage ci sono almeno tre vere
00:09proprie aberrazioni perché tradiscono rivelano una sottovalutazione una banalizzazione addirittura
00:19una irrisione dell'olocausto cioè dello sterminio degli ebrei europei da parte dei nazisti la prima
00:27aberrazione sta in un gioco di parole nascosta in un gioco di parole che immagino voleva essere
00:33spiritoso francesca albanese dice che chi contesta l'uso della parola genocidio a proposito dello
00:41sterminio di civili palestinesi a gaza cade in una apro virgolette pietra d'inciampo logica ora come
00:51tutti sappiamo le pietre d'inciampo sono quelle targhetti di ottone che ricordano nelle nostre
00:56città i luoghi da cui gli ebrei furono deportati verso i campi di sterminio nazisti proprio come
01:03accadde anche a liliana segra la senatrice segre alla sua famiglia dunque aver usato quella metafora
01:10polemica non è affatto casuale la seconda aberrazione sta nel sostenere che non bisognerebbe
01:18chiedere ai sopravvissuti dell'olocausto un giudizio sull'uso della parola genocidio a proposito
01:24la tragedia palestinese perché dice anche qui tra virgolette l'albanese se uno ha un tumore non
01:31va da un sopravvissuto a quella malattia per farsi curare ma da un oncologo il che equivale a paragonare
01:39l'olocausto più o meno a una malattia che dunque non dà alcun diritto a chi per caso ne è guarito di dire la sua
01:47la terza aberrazione è conseguente a queste prime due e consiste nel dire che non bisognerebbe chiedere
01:56un giudizio a liliana segre perché anche qui apro virgolette emotivamente coinvolta e dunque non può
02:04essere imparziale né lucida il che equivale a dire a liliana segre che deve stare zitta perché gli ebrei
02:14sopravvissuti all'olocausto hanno perso il diritto di parola in seguito a ciò che gli israeliani stanno
02:21facendo ai palestinesi a gaza ora la giurista francesca albanese può dire quello che naturalmente
02:28quello che ritiene cosa che tra l'altro fa abbondantemente ovunque ma una cosa non la può dire
02:35non la può proprio dire e cioè non può negare l'unicità dell'olocausto meno che mai combattute di
02:44macabro gusto che offendono una persona come liliana segre che di quella tragedia della storia è un nobile simbolo vivente
02:54vivente
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