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  • 2 ore fa
Trascrizione
00:00San Francesco ha vissuto tempi tormentati come tormentati sono i nostri. La terza guerra mondiale
00:10combattuta a pezzi, evocata da Papa Francesco, si sta consumando in modo spaventoso. Sono 56 i
00:20conflitti in corso nel mondo, il numero più alto dalla fine della seconda guerra mondiale. La pace,
00:27il dialogo, la diplomazia sembrano non riuscire più a convincere e a vincere e l'uso della
00:32forza prevale in troppe occasioni sostituendosi alla forza del diritto. Eppure questo scenario
00:39all'apparenza cupo irreversibile non può e non deve spingerci alla resa, ad arrenderci
00:46cioè all'idea che non ci sia altra opzione oltre la guerra. Solo che la pace ci ricorda
00:53sempre San Francesco non si materializza quando la si invoca, ma quando la si costruisce con
01:02impegno, pazienza e coraggio. Ci si arriva mettendo un mattone dopo l'altro con la forza
01:07della responsabilità e l'efficacia della ragionevolezza. E quanto ci auguriamo stia accadendo
01:14in queste ore in Palestina, in quella terra che San Francesco ha voluto conoscere e che lo
01:19ha profondamente segnato. Il piano di pace statunitense, già approvato da Israele, condiviso
01:24dagli Stati europei, da molti Stati islamici, dall'autorità nazionale palestinese, grazie
01:30alla mediazione di alcuni paesi arabi, particolarmente del Qatar, che penso tutti dobbiamo ringraziare,
01:37potrebbe essere accolto anche da Hamas. Questo vorrebbe dire tornare finalmente alla pace in
01:42Medio Oriente, vedere cessare le sofferenze della popolazione civile palestinese, vedere
01:48il rilascio degli ostaggi israeliani trattenuti da ormai due lunghissimi anni. Una luce di
01:54pace squarcia la tenebra della guerra e abbiamo tutti il dovere di fare quanto è nelle nostre
02:01possibilità affinché questa preziosa e fragile opportunità abbia successo. E sono fiera del
02:10contributo al dialogo che ha saputo dare l'Italia, in prima linea nel sostegno umanitario alla
02:16popolazione palestinese e al contempo interlocutore credibile per tutti gli attori coinvolti, senza
02:22cadere nella trappola della contrapposizione frontale che pure molti, spesso più che per
02:27interesse che per convinzione, invocavano. È questa la visione che caratterizza da sempre
02:33l'identità dell'Italia, la sua azione sullo scenario globale e che ci consente di essere
02:38riconosciuti come interlocutori privilegiati e costruttori di pace, umanità, solidarietà.
02:44È la nostra tradizione, è il solpo in cui anche questo Governo opera.
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