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  • 7 settimane fa
Trascrizione
00:00Per questa riapertura autunnale abbiamo deciso di presentare tre mostre personali dedicate al lavoro
00:10di artisti internazionali di giovani generazioni, Oliver Osborne dell'85, Lewis Hammond dell'87
00:18e Isabella Costabile, un'artista italiana, del 91. Il fil rouge che tiene insieme queste tre mostre
00:24è un po' un'indagine mossa dagli artisti attraverso le loro pratiche rispetto a quale può essere il ruolo dell'arte contemporanea
00:32oggi in un presente così complesso, così stratificato, così critico.
00:38In particolar modo ci troviamo ora all'interno della mostra di Lewis Hammond, un artista inglese di base a Berlino
00:43che utilizza la pittura per esplorare i propri paesaggi interiori, le proprie instabilità sia emotive che più sociali, più collettive.
00:54Il tema è quello della fede e della speranza. L'artista si interroga e ci interroga in quanto spettatori
01:01su come possa esistere al giorno d'oggi effettivamente ancora un senso di fede, un senso di speranza sia individuale che collettivo.
01:11Ci sono diversi riferimenti al mondo religioso cristiano-cattolico, ci sono delle immagini iconografiche
01:16che riprendono l'iconografia dell'arte antica e che lui trasporta all'interno del suo lessico visivo pittorico.
01:25Tendenzialmente sono quasi sempre figure individuali ma ci sono anche dei momenti più corali,
01:30delle immagini collettive proprio a testimoniare quasi un po' una direzione di ritrovamento di questo senso di fede
01:38proprio attraverso la collettività. Per quanto riguarda la mostra di Isabella Costabile allestita nella Project Room
01:44raccoglie cinque opere realizzate prevalentemente tra il 2025 e il 2024 appositamente per la mostra.
01:52Utilizzano un linguaggio più essenziale, quasi chirurgico rispetto alle composizioni realizzate in precedenza,
01:59un assemblaggio di oggetti diversi fino a formare delle nuove figure, degli esseri antropomorfi con degli elementi quasi alieni.
02:07In questo caso vediamo che le figure, le creature sono più essenziali, riusciamo facilmente a riconoscere quali sono gli oggetti
02:16che le hanno composte, eppure c'è anche un elemento molto autobiografico, poiché appunto sono tendenzialmente oggetti
02:23che l'artista ha recuperato da garage di famiglia o nella sua città. Poi l'artista si interroga su qual è il senso
02:31di avere una pratica artistica oggi e riprende proprio il titolo di chi sono questi oggetti
02:37dopo che sono stati alterati dall'artista e c'è un interrogarsi sull'autorialità e sulla proprietà dell'opera.
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