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  • 2 settimane fa
Trascrizione
00:00Cavarco i miei sandali cuci verso la terrazza, cavarco anche se non mi sento più in piedi,
00:07stretti, stretti come sono in questi, l'accetti in lappa dorata, super cool, muoio dentro,
00:14ma cavarco.
00:16Platea da tutto esaurito in San Barnaba per la seconda serata di spettacoli del Festival
00:21Le Dieci Giornate, che ha riportato a Brescia una delle artiste più acute e intelligenti
00:26nel panorama del cabaret e del teatro comico nel nostro paese, Arianna Porcelli Safonov,
00:31giunta nella nostra città con il suo spettacolo Omeofonì.
00:35Il progetto la vede sul palco con due musicisti, Renato Cantini e Michele Staino,
00:40che l'accompagnano in un costante dialogo nelle sue narrazioni.
00:44Omeofonì è un progetto che raccoglie al suo interno otto sfoghi quotidiani,
00:49scritti e interpretati dalla performer romana, otto favole che, come lei stessa ironicamente racconta,
00:54nascono dalla ricerca delle brutte persone che incontriamo tutti i giorni, ma che non siamo mai noi.
01:01Persone che brutte in realtà non sono, semplicemente rappresentano esempi dei vizi e delle assurdità contemporanei.
01:08Nella galleria c'è il designer che si muove per una Milano inquinata, con la bicicletta elettrica pieghevole,
01:13ma anche la finta appassionata di jazz, ossessionata dall'opinione altrui,
01:18oppure l'opportunista tutta apparenza, insieme ad altri personaggi,
01:22con cui la Porcelli Safonov tratteggia microcosmi potenti,
01:26con il suo tipico stile, tagliente e irriverente, tra le risate e gli applausi del pubblico.
01:31A me basta, a me basta, che si sappia che mi sento il jazz.
01:38Poi il mamarrone me la sento in cuffia a casa mia, Ria.
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