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  • 1 settimana fa
Messina per un giorno sarà la capitale europea della lotta alla mafia. Un convegno con personalità di primo grado per approfondire i temi della giustizia nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale. Serve una normativa unica in europa. Ospiti la presidente dell'europarlamento Metsola e il ministro Piantedosi

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Trascrizione
00:00Messina, 70 anni dopo aver messo le fondamenta per la nascita dell'Europa, adesso ha una nuova
00:05missione internazionale e domani arriva questo appuntamento, quello utile appuntare ad un
00:10aggiornamento ormai improcrastinabile della normativa sulla lotta alla mafia, non più
00:14solo quella siciliana, calabrese o campana, ma quella che da decenni ha varcato i confini
00:19non solo del Mezzogiorno ma anche dell'Italia. E domani mattina ci saranno anche la Presidente
00:23del Parlamento Europeo Roberta Mezzola, il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi e
00:28il Procuratore Antimafia Siciliani e di Reggio Calabre, oltre al Procuratore Nazionale Antimafia
00:32e Antiterrorismo Melillo, insieme ai direttori delle principali agenzie investigative europee,
00:37sviscereranno i temi del continuo sviluppo della criminalità verso forme di speculazione e
00:42reati sempre più sofisticati anche tecnologicamente, per esempio con le criptovalute e dal convegno
00:48di domani verrà fuori un documento con cui gli attori principali della lotta alla mafia
00:51chiederanno che sia riconosciuto in tutta Europa il profilo del reato associativo anche fuori
00:57dai confini italiani.
00:58Le mafie sono globalizzate e deve essere globalizzata anche la lotta, anche l'armonizzazione
01:04dei sistemi penali occorre che si comprenda che questa è l'occasione, così come questo
01:10convegno che deve essere fonte di ispirazione anche per le attività legislative che noi
01:15stiamo portando avanti in Parlamento Europeo. A breve arriverà da parte del Commissario
01:20Europeo la rivisitazione della norma sul crimine organizzato transnazionale che è datata
01:242008. Abbiamo voluto fortemente che sugli scranni possano sedere studenti appartenenti
01:33alla scuola secondaria di secondo grado e all'università, naturalmente una rappresentanza in tutti i livelli
01:42di formazione, da quella degli studenti a quella avanzata dei dottorati, perché proprio noi
01:47siamo fermamente convinti che questi sono i luoghi in cui si forma la coscienza civile
01:54della futura generazione.
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