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  • 1 week ago
"Incontri come questo servono per ridisegnare la possibilità di ottimizzare la terapia antiretrovirale tenendo conto della qualità di vita del paziente. Non più una terapia obbligata e indicata dal medico, ma una possibilità per il paziente di scegliere le modalità migliori e più adeguate al proprio stile di vita e alla propria vita lavorativa”. Sono le parole di Roberto Gulminetti, responsabile unità semplice Hiv Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, che ha presieduto il convegno organizzato, all’università degli Studi di Pavia, ‘Ridefinire il presente per vincere le sfide del futuro nella terapia dell’Hiv’. 

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00:00Incontri come questo servono a riprogrammare quello che è l'approccio terapeutico convenzionale,
00:12quindi ridisegnare quello che è la possibilità di ottimizzare la terapia antiretrovirale tenendo
00:21conto però di un dato importante, cioè che è la qualità di vita del paziente che diventa
00:26fondamentale nella gestione di questi trattamenti. Non più una terapia che è obbligata e indicata
00:34dal medico ma la possibilità per il paziente di scegliere le modalità migliori e più adeguate
00:43al proprio stile di vita e alla propria vita lavorativa o meno della terapia antiretrovirale
00:49per riuscire in questo modo a ottenere quello che è l'obiettivo primario, cioè la
00:56cura dell'infezione ad HIV. Gli spunti più interessanti di questo confronto sono cercare
01:03di modificare l'approccio medico al trattamento antiretrovirale e cioè coinvolgere il paziente,
01:12quindi educare e tranquillizzare il medico che questo tipo di terapie nuove sono terapie
01:19che hanno lo stesso risultato delle terapie orali, se non ancora meglio, migliori, e fondamentalmente
01:28cercare di strutturare dei ambulatori per la somministrazione e la gestione di queste terapie
01:38long-acting injectable in maniera tale da permettere a tutti gli ospedali, compresi gli ospedali
01:47non ricchi, a poter permettere a iso-risorse questo tipo di somministrazione di farmaco che
01:55deve essere comunque per ora ospedaliere. L'augurio per il futuro di queste terapie è che si raggiungano
02:01delle somministrazioni ultra-long-acting in maniera da liberare il paziente dagli obblighi
02:10di frequenza che sono sempre impegnativi nell'era moderna per svincolarli dal fatto che si considerino
02:23dei malati e in realtà sono dei portatori sani di virus addormentato.
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