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  • 3 mesi fa
Milano, 25 nov. (askanews) - Alessandro Impagnatiello è stato condannato all'ergastolo con 3 mesi di isolamento diurno per l'omicidio di Giulia Tramontano, uccisa il 27 maggio 2023 a Senago, incinta al settimo mese e all'epoca compagna di Impagnatiello.

Le accuse sono omicidio pluriaggravato (dalla premeditazione, dal legame affettivo e dalla crudeltà), interruzione non consensuale di gravidanza e occultamento di cadavere aggravato.

[idarticle id="2453239" title="25 novembre 2024: richieste e condanne esemplari, la battaglia contro la violenza sulle donne continua"]

Alla lettura della sentenza un applauso appena accennato subito si spegne nel silenzio dell'Aula, perché, come dice Giovanni Cacciapuoti, legale di parte civile della famiglia Tramontano, "non è una vittoria", perché i familiari sono stati sconfitti quando "Giulia ha smesso di vivere".

[idarticle id="2141940" title="Giulia Tramontano, 29 anni, incinta, è stata uccisa dal compagno. Un altro tragico femminicidio"]

"A nostro modesto avviso non poteva essere altrimenti, stante la mole mastodontica di prove riguardo Impagniatiello e di tutti gli altri approfondimenti svolti di carattere mentale e psichiatrico. Non c'era altra possibilità che si concludesse con una pieno riconoscimento delle responsabilità e con la condanna all'ergastolo".

[idarticle id="2439725" title="Perché è tempo di cancellare la parola amore dai resoconti dei femminicidi"]

La sentenza in primo grado della Corte d'Assise di Milano è arrivata nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

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Trascrizione
00:00Alessandro Impagnatiello è stato condannato all'ergastolo con tre mesi di isolamento di urno per l'omicidio di Giulia Tramontano,
00:07uccisa il 27 maggio 2023 a Senago, incinta al settimo mese e all'epoca a compagna di Impagnatiello.
00:13Le accuse sono omicidio pluriaggravato, interruzione non consensuale di gravidanza e occultamento di cadavere aggravato.
00:20E' una condannata all'altore dell'ergastolo e all'altore del 27 per l'usore del caso 2G.
00:27Alla lettura della sentenza un applauso appena accennato subito si spegne nel silenzio dell'aula
00:32perché come dice Giovanni Cacciapuoti, legale di parte civile della famiglia Tramontano,
00:37non è una vittoria perché i familiari sono stati sconfitti quando Giulia ha smesso di vivere.
00:42Non si sono messi a vivere, ma qui sono un po' diversi,
00:45perché stante vanno le massometri di prove riguardo l'impegiativo e di tutti gli approfondimenti
00:52spogli anche di carattere dentale, psichiatrico, che hanno escluso assolutamente
00:57che a fronte di un comportamento positivo, lucido e perseverato all'abolizione della morte di Giro
01:04per un bambino non c'era una possibilità che si concludesse con una piena riconoscenza delle responsabilità.
01:11La sentenza in primo grado della Corte d'Assise di Milano è arrivata nella giornata internazionale
01:15per l'eliminazione della violenza contro le donne.
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