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  • 5 settimane fa
ROMA (ITALPRESS) - La discesa dello spread tra BTP e Bund sotto i 100 punti base potrà garantire all'Italia risparmi fino a 5 miliardi di euro già nel 2025 e oltre 7-8 miliardi nel 2026 sulfronte degli interessi passivi. Il che si traduce in un "tesoretto" che può arrivare a 13 miliardi. È quanto emerge da una stima del Centro studi di Unimpresa, basata sulle condizioni attuali dei mercati e sul volume annuo di collocamenti del Tesoro, pari a circa 500 miliardi di euro. Dopo i picchi registrati tra il 2022 e il 2023, con differenziali sopra i 200 punti base e rendimenti del decennale oltre il 5%, la progressiva compressione del differenziale ha riportato i tassi in area 3,6-3,7%, generando un effetto positivo sulla spesa per interessi. La stabilizzazione dello spread su livelli contenuti potrebbe portare il costo medio del debito dal 3,3% verso il 3%, liberando risorse utili per ridurre il rapporto debito/PIL o sostenere la crescita.Con uno spread ridotto a circa 90-100 punti base, ogni punto base in meno implica un risparmio di circa 23-24 milioni di euro annui sul nuovo ammontare emesso. Dunque, una contrazione di 80-100 punti base rispetto ai picchi del 2022-2023, genera un risparmio annuo nell'ordine di 4,5-5 miliardi di euro già nel 2025.Nel 2026, gran parte dello stock di debito in scadenza, emesso in anni di elevato costo finanziario, verrà rifinanziato a condizioni migliori. Se lo spread restasse stabile a livelli contenuti, il risparmio potrebbe superare i 7-8 miliardi di euro, grazie alla maggiore quota di debito rinnovata e all'effetto cumulativo della riduzione del costo medio del debito.
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00:24una stima del centro studi di un'impresa basata sulle condizioni attuali dei mercati e sul volume
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