Un po' serendipity, un po' il bisogno di soddisfare le proprie voglie. Tutto è cominciato nel 2021, quando Sarah Hamouda, fondatrice della Fix Dessert Chocolatier, incinta e in preda a voglie irresistibili, ha avuto un’intuizione destinata a cambiare il panorama dolciario mondiale. Da una semplice combinazione di cioccolato al latte, crema di pistacchi e pasta Kataifi, ingrediente tipico di molti dolci tradizionali mediorientali, come il knafeh, è nata la barretta “can’t get knafeh of it”, quello che oggi è celebre in tutto il mondo come "cioccolato di Dubai". Il nome è un gioco di parole che riecheggia la frase “non ne ho mai abbastanza” ed è diventato un mantra per migliaia di fan del prodotto. Un piccolo esperimento casalingo si è così trasformato in un fenomeno globale. [idgallery id="2510070" title="Pistacchio: i benefici di questo alimento e come portarlo in tavola"]
Da TikTok al mondo: il cioccolato di Dubai diventato virale Nel giro di pochi mesi, il Dubai chocolate è passato da creazione artigianale a star dei social media. Il boom è scoppiato nel 2022, quando TikTok si è riempito di video che mostravano persone intente a scartare, assaggiare o provare a riprodurre in casa la celebre barretta verde. In pochi giorni, le visualizzazioni hanno toccato cifre inimmaginabili. Il format è sempre lo stesso: un verde ripieno alla crema di pistacchi viene mostrato in camera e accompagnato dallo stupore negli occhi di chi lo prova. La viralità ha spinto la domanda alle stelle, al punto che nei supermercati di Dubai e in vari store online il prodotto è diventato introvabile. La “voglia” di Sarah è diventata quella di milioni di persone. [idarticle id="1579890,2510067,2306517" title="La ricetta della Delizia al limone e pistacchi. Dessert irresistibile,Giornata del pistacchio: come e perché inserire l’oro verde nella dieta,Uova di Pasqua: come scegliere il cioccolato sano senza rinunciare al gusto"]
Pistacchi come oro: l’effetto collaterale del successo Dietro la dolcezza di questa storia si nasconde una tensione più concreta: la crisi dell’approvvigionamento di pistacchi. La California, uno dei principali esportatori mondiali, ha vissuto stagioni difficili, anche a causa dei recenti incendi, con raccolti ridotti e costi in crescita. In appena due anni, il prezzo dei pistacchi negli Stati Uniti è aumentato del 26%, mettendo in difficoltà interi comparti della pasticceria industriale. All’opposto, l’Iran – storico produttore rivale – ha visto le sue esportazioni verso gli Emirati Arabi aumentare del 40%, grazie all’enorme richiesta interna. Mentre l’“oro verde” si fa sempre più raro, i produttori lo trattano come un bene di lusso. E tutto, come spesso accade nelle strane logiche del web, è partito da una semplice barretta diventata virale.
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