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  • 4 mesi fa
«Perché ci comportiamo come se la morte non esistesse?». A volte le parole, specie quelle degli artisti più sensibili, suonano come una profezia. Questa domanda se la poneva l’attrice spagnola Veronica Echegui, qualche tempo fa, consapevole che la sua vita si stava consumando molto più velocemente di quanto desiderato. Oggi, quelle stesse parole risuonano con una forza struggente nell'apprendere della sua scomparsa a soli 42 anni, dopo una malattia vissuta con estrema riservatezza. Il cinema spagnolo, e non solo, perde un'anima ribelle e un talento luminoso, un'attrice capace di passare dalla commedia al dramma con un'autenticità che lascia il segno.

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La carriera di Veronica Echegui, che stregò Bigas Luna
Tutto iniziò su un binario, con un chándal giallo e un paio di orecchini a cerchio giganti. Era il 2006 e Bigas Luna, scopritore di talenti come Penélope Cruz e Javier Bardem, scelse Veronica Echegui tra 3.000 candidate per Yo soy la Juani. Fu un debutto folgorante che la consacrò subito come icona, regalandole la prima di quattro candidature ai prestigiosi Premi Goya. In quel ruolo c'era già tutta la sua essenza: una forza istintiva, una «fame e passione» che avrebbero illuminato ogni sua interpretazione successiva.



 










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Il successo in Italia con Toni Servillo
La sua versatilità l'ha portata a esplorare personaggi complessi e profondi in pellicole come El patio de mi cárcel e Katmandú, un espejo en el cielo. Ma il pubblico italiano la ricorda soprattutto per la sua incontenibile energia nella commedia Lasciati andare del 2017. Al fianco di un gigante come Toni Servillo, era Claudia, una personal trainer spagnola vulcanica e irresistibile, un ruolo che dimostrò la sua capacità di brillare anche nei registri più leggeri, confermata poi nel musical Ballo, Ballo ispirato alle canzoni di Raffaella Carrà.

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Veronica Echegui, il Goya da regista
Veronica Echegui non era solo un'interprete straordinaria. La sua creatività l'ha spinta dietro la macchina da presa, dove ha trasformato un'esperienza personale in un potente manifesto contro la violenza di genere. Con il suo cortometraggio Tótem loba ha vinto il Premio Goya nel 2022, un riconoscimento che ne celebrava non solo l'arte, ma anche il coraggio e l'impegno civile. Un'artista completa, capace di usare il cinema come strumento di denuncia e riflessione.



 










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L'ultimo saluto del mondo dello spettacolo
La notizia della sua prematura scomparsa ha scosso profondamente la Spagna. «Ho appreso con grande shock la notizia della scomparsa di Veronica Echegui, un'attrice di grande talento e umiltà, che se ne va troppo giovane», ha scritto il premier spagnolo Pedro Sánchez. Un dolore a cui si è unito Antonio Banderas: «Oggi il cinema spagnolo è in lutto». Parole toccanti anche da parte della collega María Castro: «Notizie che ti lasciano senza fiato e ti ricordano che siamo solo di passaggio. Vola alto, Vero».

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