Arriva nei cinema giovedì 28 agosto, "in pieno" Festival di Venezia. Ma Enzo, scritto da Laurent Cantet e completato e diretto da Robin Campillo, viene da un altro festival. Il film in uscita ha infatti aperto la sezione Quinzaine des cinéastes del Festival di Cannes, a maggio. Un bel film, storia di passaggio dall'adolescenza all'età (semi) adulta di Enzo (Eloy Pohu, corpo e volto bellissimo: da cinema!). Siamo nella Francia meridionale, sotto il sole della Costa Azzura, in una villa con piscina. Enzo ha 16 anni e ha lasciato la scuola: un fratello maggiore troppo bravo (lo aspetta una prestigiosa università), due genitori (Pierfrancesco Favino ed Élodie Bouchez) che lo amano ma non sanno bene come "prenderlo". Lo amano, lo ascoltano, accettano l'idea che faccia l'apprendista muratore, anche se loro sono professionisti/intellettuali. E relativamente giovani per non saper/poter fare i genitori conservatori. E allora è tutto ancora più difficile, forse. Crescere, intendiamo. Per Enzo che non sa bene cosa vuole e cosa non vuole, ma incontra persone (operai, ragazze e uomini che hanno lasciato la guerra in Ucraina e da cui sentirsi attratto) che lo cambieranno per sempre. Forse. O forse no. Difficile per lui. Ma anche per chi lo ama: genitori, amici, fratello... Umanissimo, Enzo è l'ultimo film di Laurent Cantet, il regista francese di La classe (Palma d'oro al Festival di Cannes 2008) morto nel 2024. Il film è "passato" a Robin Campillo (co-sceneggiatore di La classe e Grand Prix Speciale al Festival di Cannes 2017 per 120 battiti al minuto): a un certo punto il "passaggio" lo senti. Il film prende un'altra strada. Forse. Ma va bene lo stesso: l'umanità di tutti i personaggi, i loro umanissimi errori e paure/fragilità, valgono il biglietto.
00:21No, niente di grave, si figuri, volevo parlarvi di Enzo.
00:25Niente di allarmante, è giusto la mia impressione che
00:27il cantiere non sia esattamente il luogo adatto a Enzo, ecco.
00:32Sicuramente è un ragazzo intelligente, ma non ha grande manualità
00:36e non è neanche motivato, mi pare.
00:38Scusi, quello che ci sta dicendo è che volete mandarlo via?
00:43No, no, no, assolutamente, io lo dico per lui.
00:46Io penso che forse dovrebbe riflettere meglio su ciò che vuole fare.
00:52Qualcos'altro che gli si addica di più del muratore.
00:54Al centro, al centro di formazione i professori sono d'accordo, ecco.
01:01Beh, parliamoci chiaro.
01:03Quando Enzo ha scelto questo indirizzo, ci ha colti di sorpresa, ecco.
01:08Sì, ma ha fatto questa scelta perché non se la cavava alle scuole superiori.
01:12Sì, era in difficoltà, sì.
01:14Comunque, è una tua scelta.
01:17Sì.
01:20Vuoi dire qualcosa?
01:24Beh, a me va.
01:27Che significa?
01:29Che cos'è che ti va?
01:32Fare il muratore.
01:34Non saprei, ma il signor Corelli dice che non sembra un posto adatto a te.
01:40Sì, è solo perché ho perso un po' di tempo oggi, ma non vuol dire che non mi piaccia.
01:44Sì, è solo perché ho perso un po' di tempo oggi, ma non mi piaccia che non mi piaccia che non mi piaccia che non mi piaccia che non mi piaccia che non mi piaccia che non mi piaccia.
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